The perspective of this work is the theoretical and practical prevention and promotion of mental health according to the context of south-east Balkan looking to a United Europe . The analysis describes the process of de-institutionalization and adaptation to European standards, the activities carried out to promote social change in terms of greater awareness and reducing the stigma towards mental illness in general. Very important, in the process of responsible management of mental health launched by Serbia, was the role played by Caritas: since 1998 he has supported activities in emergency situation. Serbia, since 2007, through economic intervention of European Union, has initiated a process of promoting mental health, which has resulted in activity of de-institutionalization, implementation of best practices, approaches and methods for improvement, as well as empowerment of the operators and advocacy towards institutions. The work is concluded by a quantitative survey to assess the level of stigma, to date widespread and deeply rooted in the serbian population . The social stigma related to mental illness, is a risk factor and chronicity: on one hand, it takes away those one who need care organizations which produce a delay between onset of pathological configurations and possible therapeutic interventions and, on the other hand, it feeds the vicious circle of marginalization . Do prevention, that is identify risk factors and change social, cultural and psychological conditions that affect communities and individuals, is way that may lead Serbia to the responsible management of mental health.
La prospettiva del presente lavoro è quella teorico-pratica della prevenzione e promozione della salute mentale, relativamente al contesto del sud-est balcanico che guarda all'Europa unita. L'analisi descrive il processo di de-istituzionalizzazione, di adeguamento agli standard europei e le attività condotte a promozione del cambiamento sociale in termini di maggior consapevolezza e riduzione dello stigma nei confronti del disturbo mentale in generale. Fondamentale, nel processo di gestione responsabile delle salute mentale avviato dalla Serbia, è stato il ruolo svolto da Caritas che, fin dal 1998, ha supportato attività di risposta alle emergenze del comparto. A partire dal 2007, grazie all'intervento economico dell' Unione Europea, si è dato avvio ad un processo di promozione della salute mentale, che si è tradotto in attività di de-istituzionalizzazione, applicazione di best practices, approcci e metodi migliorativi, nonché in empowerment degli operatori e advocacy verso le istituzioni. Conclude il lavoro un'indagine quantitativa volta ad individuare il livello di stigma sociale, a tutt'oggi diffuso e radicato nella popolazione serba. Lo stigma connesso alla malattia mentale, costituisce un fattore di rischio e di cronicizzazione: da una parte, allontana i soggetti in stato di bisogno dalle organizzazioni di cura producendo un ritardo fra insorgenza di configurazioni patologiche e possibili interventi terapeutici e, dall'altra, alimenta i circoli viziosi della marginalizzazione. Fare prevenzione, cioè identificare i fattori di rischio ed agire sulle condizioni ambientali, sociali, culturali e psicologiche che influiscono sulla collettività e sui singoli soggetti, è la strada che può condurre la Serbia ad una gestione davvero responsabile della salute mentale.
Persone per un altro mondo: la sofferenza mentale in un'Europa plurale
BRUNO, BIANCA
2014/2015
Abstract
La prospettiva del presente lavoro è quella teorico-pratica della prevenzione e promozione della salute mentale, relativamente al contesto del sud-est balcanico che guarda all'Europa unita. L'analisi descrive il processo di de-istituzionalizzazione, di adeguamento agli standard europei e le attività condotte a promozione del cambiamento sociale in termini di maggior consapevolezza e riduzione dello stigma nei confronti del disturbo mentale in generale. Fondamentale, nel processo di gestione responsabile delle salute mentale avviato dalla Serbia, è stato il ruolo svolto da Caritas che, fin dal 1998, ha supportato attività di risposta alle emergenze del comparto. A partire dal 2007, grazie all'intervento economico dell' Unione Europea, si è dato avvio ad un processo di promozione della salute mentale, che si è tradotto in attività di de-istituzionalizzazione, applicazione di best practices, approcci e metodi migliorativi, nonché in empowerment degli operatori e advocacy verso le istituzioni. Conclude il lavoro un'indagine quantitativa volta ad individuare il livello di stigma sociale, a tutt'oggi diffuso e radicato nella popolazione serba. Lo stigma connesso alla malattia mentale, costituisce un fattore di rischio e di cronicizzazione: da una parte, allontana i soggetti in stato di bisogno dalle organizzazioni di cura producendo un ritardo fra insorgenza di configurazioni patologiche e possibili interventi terapeutici e, dall'altra, alimenta i circoli viziosi della marginalizzazione. Fare prevenzione, cioè identificare i fattori di rischio ed agire sulle condizioni ambientali, sociali, culturali e psicologiche che influiscono sulla collettività e sui singoli soggetti, è la strada che può condurre la Serbia ad una gestione davvero responsabile della salute mentale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/13727