L’obiettivo di questo lavoro è individuare, analizzare e commentare verbi parasintetici attestati per la prima volta nella Commedia di Dante. Il secondo capitolo conterrà l’analisi di alcuni verbi parasintetici, divisi per cantica ed esaminati in ordine alfabetico. Alla conclusione della trattazione per schede sarà presente un elenco alfabetico, con riferimento numerico alle stesse, dei verbi parasintetici trattati. Per ciascun verbo sarà riportata ed analizzata la posizione di cinque commentatori antichi - Iacomo della Lana, l’Ottimo, Benvenuto da Imola, Francesco da Buti e Cristoforo Landino – per poi procedere con l’esposizione critica delle considerazioni lessicografiche. In particolare, saranno prese in esame le notizie fornite dal Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, dal Dizionario Etimologico Italiano, dall’Enciclopedia Dantesca, dal Grande Dizionario della Lingua Italiana e, tra gli strumenti di consultazione online, dal TLIO e dal Vocabolario Dantesco. Si è deciso, al fine di ottenere un quadro il più ampio possibile di considerazioni, di prendere in esame, tra i moltissimi commenti medievali, due, quello di Iacomo della Lana e quello dell’Ottimo, molto prossimi alla data di composizione della Commedia; uno, quello di Benvenuto da Imola, in latino e due, quelli di Francesco da Buti e Cristoforo Landino, quattrocenteschi. Quanto ai repertori lessicografici, si è ritenuto di consultare, oltre all’Enciclopedia Dantesca, due dizionari etimologici ed un dizionario della lingua italiana che fornisse indicazioni circa la diffusione del verbo in esame. Inoltre, si sono interrogati due corpora online: il TLIO, che ha consentito di verificare la diffusione dei verbi nell’italiano delle Origini, e il Vocabolario Dantesco, che, per quanto ancora in fase di realizzazione, ha reso possibile un ulteriore approfondimento circa l’uso propriamente dantesco dei singoli parasintetici, fornendo anche, in alcuni casi, indicazioni sulla fortuna posteriore a Dante del verbo in questione. Le schede, che prendono il proprio titolo dal parasintetico analizzato, menzionano le occorrenze nella Commedia del verbo; è quindi riportata la terzina all’interno della quale è collocato il verbo in esame, così da renderne più agevole la contestualizzazione. Seguono le posizioni dei commentatori medievali, proposte in ordine cronologico, e i rilievi lessicografici. I verbi parasintetici esaminati sono stati selezionati in virtù della loro, secondo l’opinione di chi scrive, capacità di manifestare l’originalità dantesca nella parasintesi. Infatti, come si legge in Brenda Deen Schildgen (1989) «Dante's neologisms assert the fluidity of language rather than its stable, universal condition, but at the same time the word creations are efforts to capture the stable and eternal metaphysical realities for which language may be insufficient». Inoltre, si esamineranno, per offrire uno sguardo completo al processo di parasintesi, verbi parasintetici di base aggettivale, come avvivare e trasumanare, nominale, come arruncigliare ed assiepare, e pronominale, come inluiarsi e disunare.

Le parole di Dante nella Commedia: i verbi parasintetici

MULASSANO, ANNA
2021/2022

Abstract

L’obiettivo di questo lavoro è individuare, analizzare e commentare verbi parasintetici attestati per la prima volta nella Commedia di Dante. Il secondo capitolo conterrà l’analisi di alcuni verbi parasintetici, divisi per cantica ed esaminati in ordine alfabetico. Alla conclusione della trattazione per schede sarà presente un elenco alfabetico, con riferimento numerico alle stesse, dei verbi parasintetici trattati. Per ciascun verbo sarà riportata ed analizzata la posizione di cinque commentatori antichi - Iacomo della Lana, l’Ottimo, Benvenuto da Imola, Francesco da Buti e Cristoforo Landino – per poi procedere con l’esposizione critica delle considerazioni lessicografiche. In particolare, saranno prese in esame le notizie fornite dal Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, dal Dizionario Etimologico Italiano, dall’Enciclopedia Dantesca, dal Grande Dizionario della Lingua Italiana e, tra gli strumenti di consultazione online, dal TLIO e dal Vocabolario Dantesco. Si è deciso, al fine di ottenere un quadro il più ampio possibile di considerazioni, di prendere in esame, tra i moltissimi commenti medievali, due, quello di Iacomo della Lana e quello dell’Ottimo, molto prossimi alla data di composizione della Commedia; uno, quello di Benvenuto da Imola, in latino e due, quelli di Francesco da Buti e Cristoforo Landino, quattrocenteschi. Quanto ai repertori lessicografici, si è ritenuto di consultare, oltre all’Enciclopedia Dantesca, due dizionari etimologici ed un dizionario della lingua italiana che fornisse indicazioni circa la diffusione del verbo in esame. Inoltre, si sono interrogati due corpora online: il TLIO, che ha consentito di verificare la diffusione dei verbi nell’italiano delle Origini, e il Vocabolario Dantesco, che, per quanto ancora in fase di realizzazione, ha reso possibile un ulteriore approfondimento circa l’uso propriamente dantesco dei singoli parasintetici, fornendo anche, in alcuni casi, indicazioni sulla fortuna posteriore a Dante del verbo in questione. Le schede, che prendono il proprio titolo dal parasintetico analizzato, menzionano le occorrenze nella Commedia del verbo; è quindi riportata la terzina all’interno della quale è collocato il verbo in esame, così da renderne più agevole la contestualizzazione. Seguono le posizioni dei commentatori medievali, proposte in ordine cronologico, e i rilievi lessicografici. I verbi parasintetici esaminati sono stati selezionati in virtù della loro, secondo l’opinione di chi scrive, capacità di manifestare l’originalità dantesca nella parasintesi. Infatti, come si legge in Brenda Deen Schildgen (1989) «Dante's neologisms assert the fluidity of language rather than its stable, universal condition, but at the same time the word creations are efforts to capture the stable and eternal metaphysical realities for which language may be insufficient». Inoltre, si esamineranno, per offrire uno sguardo completo al processo di parasintesi, verbi parasintetici di base aggettivale, come avvivare e trasumanare, nominale, come arruncigliare ed assiepare, e pronominale, come inluiarsi e disunare.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/137230