The idea of this thesis was to link two fields dear to me: that one of disability, which I have known since childhood, and that one of team sport, a great passion of mine. Given my work experience in recent years in a football team for athletes with cognitive-relational disabilities, Juventus For Special, I wanted to investigate whether there were, and if so identify and quantify any motor and cognitive effects related to a sports motor intervention. After choosing the intervention area, the team sport, and the intervention sample, individuals in evolutionary age affected by autism spectrum disorder (ASD), I collected some papers that showed what and how many were the advantages of practice 3 different team sports in children who have this type of disorder, which mainly presents difficulties in social, motor, communication and cognitive skills. Through the analysis of 6 scientific papers on 3 different team sports, 2 on Australian football, 2 on basketball and 2 on football, the results showed a significant improvement in all the children who actively participated. The main results, evaluated through the use of questionnaires and physical tests, the results of which were measured by precise scales and suitable tools applicable in the world of cognitive disabilities, concern sports practice effects on motor skills, on technical-tactical fundamentals of the sports and on social and cognitive skills. In particular, the improvements regarding cognitive and social skills were significant: the children were able to overcome their difficulties such as, for example, establishing lasting relationships with the coaches and with each other. I have experienced these clear improvements firsthand in my experience as a coach in Juventus FS where, being with the athletes for a whole sporting season and experiencing defeats and victories, I really understood how much sport can help children, adolescents and adults with cognitive, relational and social disabilities in everyday life. The hope is that over time not only the world of sport but also the institutions will realize the benefits and importance of investing in events and inclusion projects in order to make them become the normality and no longer an exception. With this work I would like to give an opportunity to think about the fact that everyone has the right to pursue their dreams and practice the sport they love despite the difficulties that everyone may have, whether motor or cognitive. Sport, therefore, in addition to giving great motor and mental benefits to those who practice it, represents an opportunity for personal redemption from all the difficulties that every individual with disabilities has had to face in the course of his/her life.
L’idea di questo elaborato finale è stata quella di legare due mondi a me cari: quello della disabilità, che conosco sin da piccolo, e quello dello sport di squadra, una mia grande passione. Date anche le mie esperienze lavorative degli ultimi anni legate ad una squadra di calcio per atleti con disabilità cognitivo-relazionale, la Juventus For Special, è nato in me il desiderio di approfondire se ci fossero, e in caso identificare e quantificare, degli effetti motori e cognitivi legati ad un intervento motorio sportivo. Dopo aver scelto la tipologia di intervento, lo sport di squadra, e il campione d’intervento, soggetti in età evolutiva con disturbo dello spettro autistico (ASD), ho raccolto dei testi la cui analisi ha mostrato quali e quanti fossero stati i benefici della pratica di allenamenti di 3 sport di squadra nei bambini che hanno questa tipologia di disturbo, che presenta principalmente delle difficoltà nelle capacità sociali, motorie, comunicative e conoscitive. Attraverso l’analisi di 6 testi scientifici su 3 sport di squadra differenti, 2 sul football australiano, 2 sul basket e 2 sul calcio, i risultati hanno mostrato un notevole miglioramento in tutti i bambini che hanno partecipato in modo attivo ai diversi interventi motori. I risultati principali, valutati attraverso l’uso di questionari e test fisici, i cui risultati sono stati misurati grazie a precise scale e strumenti idonei applicabili nel mondo delle disabilità cognitive, riguardano gli effetti della pratica sportiva sulle abilità motorie, sui fondamentali tecnico-tattici dei singoli sport e sulle abilità sociali e cognitive. In modo particolare, sono stati significativi i miglioramenti riguardanti le abilità cognitive e sociali. Infatti, grazie all’intervento sportivo, i bambini sono riusciti a superare le loro difficoltà come ad esempio, tra queste, instaurare relazioni durature con il prossimo, con gli allenatori e tra di loro. Questi netti miglioramenti li ho vissuti in prima persona nella mia esperienza da allenatore nella Juventus FS dove, stando con gli atleti per una stagione sportiva intera, vivendo sconfitte e vittorie, ho davvero capito quanto lo sport possa aiutare bambini, adolescenti ed adulti con disabilità cognitive, relazionali e sociali nella vita di tutti i giorni. La speranza è che con il tempo non solo il mondo dello sport ma anche le istituzioni si accorgano dei benefici e dell’importanza di investire su eventi e progetti d’inclusione in modo da farli diventare la normalità e non più una rarità. Con questo lavoro vorrei regalare un’occasione di riflessione: tutti hanno il diritto di inseguire i propri sogni e praticare lo sport che più amano già da bambini, nonostante le difficoltà che ognuno possa avere, di carattere motorio o cognitivo che siano. Lo sport dunque, oltre a dare a chi lo pratica grandi benefici motori e psichici, rappresenta un’occasione di riscatto personale verso tutte le difficoltà che ogni individuo con disabilità ha dovuto affrontare nel corso della sua vita.
I benefici degli sport di squadra nei soggetti in età evolutiva con Disturbo dello Spettro Autistico
FABBRI, MATTIA
2021/2022
Abstract
L’idea di questo elaborato finale è stata quella di legare due mondi a me cari: quello della disabilità, che conosco sin da piccolo, e quello dello sport di squadra, una mia grande passione. Date anche le mie esperienze lavorative degli ultimi anni legate ad una squadra di calcio per atleti con disabilità cognitivo-relazionale, la Juventus For Special, è nato in me il desiderio di approfondire se ci fossero, e in caso identificare e quantificare, degli effetti motori e cognitivi legati ad un intervento motorio sportivo. Dopo aver scelto la tipologia di intervento, lo sport di squadra, e il campione d’intervento, soggetti in età evolutiva con disturbo dello spettro autistico (ASD), ho raccolto dei testi la cui analisi ha mostrato quali e quanti fossero stati i benefici della pratica di allenamenti di 3 sport di squadra nei bambini che hanno questa tipologia di disturbo, che presenta principalmente delle difficoltà nelle capacità sociali, motorie, comunicative e conoscitive. Attraverso l’analisi di 6 testi scientifici su 3 sport di squadra differenti, 2 sul football australiano, 2 sul basket e 2 sul calcio, i risultati hanno mostrato un notevole miglioramento in tutti i bambini che hanno partecipato in modo attivo ai diversi interventi motori. I risultati principali, valutati attraverso l’uso di questionari e test fisici, i cui risultati sono stati misurati grazie a precise scale e strumenti idonei applicabili nel mondo delle disabilità cognitive, riguardano gli effetti della pratica sportiva sulle abilità motorie, sui fondamentali tecnico-tattici dei singoli sport e sulle abilità sociali e cognitive. In modo particolare, sono stati significativi i miglioramenti riguardanti le abilità cognitive e sociali. Infatti, grazie all’intervento sportivo, i bambini sono riusciti a superare le loro difficoltà come ad esempio, tra queste, instaurare relazioni durature con il prossimo, con gli allenatori e tra di loro. Questi netti miglioramenti li ho vissuti in prima persona nella mia esperienza da allenatore nella Juventus FS dove, stando con gli atleti per una stagione sportiva intera, vivendo sconfitte e vittorie, ho davvero capito quanto lo sport possa aiutare bambini, adolescenti ed adulti con disabilità cognitive, relazionali e sociali nella vita di tutti i giorni. La speranza è che con il tempo non solo il mondo dello sport ma anche le istituzioni si accorgano dei benefici e dell’importanza di investire su eventi e progetti d’inclusione in modo da farli diventare la normalità e non più una rarità. Con questo lavoro vorrei regalare un’occasione di riflessione: tutti hanno il diritto di inseguire i propri sogni e praticare lo sport che più amano già da bambini, nonostante le difficoltà che ognuno possa avere, di carattere motorio o cognitivo che siano. Lo sport dunque, oltre a dare a chi lo pratica grandi benefici motori e psichici, rappresenta un’occasione di riscatto personale verso tutte le difficoltà che ogni individuo con disabilità ha dovuto affrontare nel corso della sua vita.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
926776_tesidefinitivafabbrimattia.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.94 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.94 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/137219