Social withdrawal, also known as hikikomori, is a phenomenon that consists in a progressive isolation and withdrawal of young people in their own home. It was first documented in Japan in the 80s, however with the beginning of the new millennium it spread on a global scale. Despite the differences between the Japanese and Italian culture, it's possible to notice some analogies on a social and familial level that can be a cause of social withdrawal, such as: gender-specific roles, the relationship between mother and child, adults still living with their parents and the importance of group acceptance. The hikikomori phenomenon mostly occurs during adolescence. In fact, the passage from childhood to adulthood consists of a series of changes concerning the physical, mental and behavioural sphere, In order to become adults, adolescents must face a series of evolutionary tasks and as a result, they are often under social and academic pressure. The inability to meet these expectations is a cause of frustration, shame and fear of failure. Consequently, they manifest a defense mechanism involving social withdrawal consisting firstly in the interruption of their education and secondly in the disruption of their social relationships. This mechanism allows them to limit negative emotions and to be safe from the judgement of their peers. Furthermore, the hikikomori phenomenon is multidimensional since in addition to adolescents it also affects families and society as a whole. Additionally, in each one of these dimensions there are different factors that can promote or combat social withdrawal. In fact, possible causes can derive from the individual, their family, their school or social media. Over time, social withdrawal can become a major problem not only for the individual's family, but for society as well. As a matter of fact this self-enclosure can have effects on the individual's health, on the well-being of their family and it can also have an impact on the individual's abilities to socialize and to complete evolutionary tasks required in order to become self-sufficient. At an institutional and societal level it is very important to recognize social withdrawal as a social problem so as to respond adequately by developing projects with the help of professionals. The ultimate goal is to encourage young people to participate in society and to restore their families' balance.
Il ritiro sociale, o hikikomori, è un fenomeno che consiste in un progressivo isolamento e ritiro nella propria abitazione da parte dei giovani. Tale fenomeno viene individuato in Giappone negli anni ‘80 del Novecento e, con l’avvento del nuovo millennio, si è diffuso in molti paesi del il mondo. Nonostante la cultura nipponica e quella italiana siano differenti, si sono riscontrate alcune analogie a livello sociale e familiare che possono favorire il ritiro sociale: la forte divisione di ruoli legati al genere, il legame madre-figlio, vivere a casa dei genitori anche se adulti e l’importanza dell’accettazione da parte del gruppo. Il fenomeno dell’hikikomori insorge principalmente durante l’adolescenza, la quale è un periodo di passaggio dall’età dell’infanzia all’età adulta, dove avvengono grandi cambiamenti a livello fisico, mentale e comportamentale. Gli adolescenti devono affrontare una serie di compiti evolutivi per riuscire a diventare adulti, percependo spesso forti pressioni sociali e scolastiche dalla famiglia e dalla società, che li carica di aspettative sulla propria realizzazione personale. L’incapacità di adempiere a tali attese, produce nei giovani un senso di frustrazione, vergogna e paura di fallire. Spinti da questi sentimenti, la loro reazione difensiva si può manifestare attraverso un atteggiamento di fuga, un progressivo ritiro sociale che si concretizza con l’abbandono scolastico e in un secondo momento con l’interruzione dei rapporti sociali. Questo permette loro di contenere le emozioni negative e allontanarsi dagli sguardi dei pari che vengono percepiti come giudicanti. L’hikikomori, quindi, è un fenomeno multidimensionale, in quanto non riguarda solo il singolo individuo, ma anche la sua famiglia e l’intera società. In ognuna di queste dimensioni si trovano diversi fattori che possono favorire o contrastare il ritiro sociale; in particolare sono stati esaminati le possibili cause nella sfera individuale, familiare, scolastica e dei social media. Se il ritiro sociale si protrae per lunghi mesi, può diventare un problema importante non solo per la singola famiglia, ma per l’intera società. Infatti, la condizione di autoreclusione, oltre alle ripercussioni sulla salute dell’individuo e sul benessere della famiglia, non permette ai ragazzi di socializzare e di portare a termine i compiti evolutivi necessari all’autonomia. A livello istituzionale e sociale il ritiro sociale è opportuno che venga riconosciuto come problema sociale così da poter agire in modo adeguato per sviluppare progetti e interventi con professionisti al fine di reintegrare i giovani nella società e ristabilire il benessere familiare.
Il ritiro sociale tra gli adolescenti: correlazione tra fenomeno e contesti di vita
RIERA, ANNA
2021/2022
Abstract
Il ritiro sociale, o hikikomori, è un fenomeno che consiste in un progressivo isolamento e ritiro nella propria abitazione da parte dei giovani. Tale fenomeno viene individuato in Giappone negli anni ‘80 del Novecento e, con l’avvento del nuovo millennio, si è diffuso in molti paesi del il mondo. Nonostante la cultura nipponica e quella italiana siano differenti, si sono riscontrate alcune analogie a livello sociale e familiare che possono favorire il ritiro sociale: la forte divisione di ruoli legati al genere, il legame madre-figlio, vivere a casa dei genitori anche se adulti e l’importanza dell’accettazione da parte del gruppo. Il fenomeno dell’hikikomori insorge principalmente durante l’adolescenza, la quale è un periodo di passaggio dall’età dell’infanzia all’età adulta, dove avvengono grandi cambiamenti a livello fisico, mentale e comportamentale. Gli adolescenti devono affrontare una serie di compiti evolutivi per riuscire a diventare adulti, percependo spesso forti pressioni sociali e scolastiche dalla famiglia e dalla società, che li carica di aspettative sulla propria realizzazione personale. L’incapacità di adempiere a tali attese, produce nei giovani un senso di frustrazione, vergogna e paura di fallire. Spinti da questi sentimenti, la loro reazione difensiva si può manifestare attraverso un atteggiamento di fuga, un progressivo ritiro sociale che si concretizza con l’abbandono scolastico e in un secondo momento con l’interruzione dei rapporti sociali. Questo permette loro di contenere le emozioni negative e allontanarsi dagli sguardi dei pari che vengono percepiti come giudicanti. L’hikikomori, quindi, è un fenomeno multidimensionale, in quanto non riguarda solo il singolo individuo, ma anche la sua famiglia e l’intera società. In ognuna di queste dimensioni si trovano diversi fattori che possono favorire o contrastare il ritiro sociale; in particolare sono stati esaminati le possibili cause nella sfera individuale, familiare, scolastica e dei social media. Se il ritiro sociale si protrae per lunghi mesi, può diventare un problema importante non solo per la singola famiglia, ma per l’intera società. Infatti, la condizione di autoreclusione, oltre alle ripercussioni sulla salute dell’individuo e sul benessere della famiglia, non permette ai ragazzi di socializzare e di portare a termine i compiti evolutivi necessari all’autonomia. A livello istituzionale e sociale il ritiro sociale è opportuno che venga riconosciuto come problema sociale così da poter agire in modo adeguato per sviluppare progetti e interventi con professionisti al fine di reintegrare i giovani nella società e ristabilire il benessere familiare.File | Dimensione | Formato | |
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