The introduction of nuclear weapons has upset human history: it granted men the unprecedented faculty of being able to annihilate all forms of life on the planet. This same faculty, however, has given rise to a paradox for which men, despite being endowed with the most powerful weapons ever developed, were unable to use them, due to their inherent destructiveness. The danger of an atomic conflict during the Cold War made it necessary to resort to military strategy, to prevent war from exploding. The thesis aims to illustrate the stance of Henry Kissinger, who supported the cause of an active but limited use of nuclear weapons, while examining lights and shadows starting from Kissinger’s biographical and ideological traits and the historical context, providing a critical framework devoid of partisan evaluations, in order to arouse reflections that may still be valid today.
L’introduzione delle armi nucleari ha sconvolto la storia dell’umanità: con essa, è stata concessa all’uomo la facoltà inedita di poter annientare ogni forma di vita sul pianeta. Questa stessa facoltà, tuttavia, ha originato un paradosso per il quale l’uomo, dotato delle più potenti armi mai sviluppate, è risultato impossibilitato ad impiegarle, per via della loro insita distruttività. Durante la Guerra Fredda, l’alea di un conflitto atomico ha reso quanto mai necessario il ricorso alla strategia militare, allo scopo di impedirne la deflagrazione. La tesi intende illustrare l’indirizzo di Henry Kissinger, il quale ha avvalorato la causa del ricorso attivo, seppur limitato, alle armi nucleari, esaminandone luci ed ombre a partire dai tratti biografici e ideologici di Kissinger e dal contesto storico, fornendo un quadro critico privo di valutazioni di parte, allo scopo di suscitare delle riflessioni che possano risultare valide tutt’oggi.
Guerra nucleare limitata e guerra fredda: Kissinger e la risposta al paradosso dell'era atomica
AUBRY, SIMONE
2021/2022
Abstract
L’introduzione delle armi nucleari ha sconvolto la storia dell’umanità: con essa, è stata concessa all’uomo la facoltà inedita di poter annientare ogni forma di vita sul pianeta. Questa stessa facoltà, tuttavia, ha originato un paradosso per il quale l’uomo, dotato delle più potenti armi mai sviluppate, è risultato impossibilitato ad impiegarle, per via della loro insita distruttività. Durante la Guerra Fredda, l’alea di un conflitto atomico ha reso quanto mai necessario il ricorso alla strategia militare, allo scopo di impedirne la deflagrazione. La tesi intende illustrare l’indirizzo di Henry Kissinger, il quale ha avvalorato la causa del ricorso attivo, seppur limitato, alle armi nucleari, esaminandone luci ed ombre a partire dai tratti biografici e ideologici di Kissinger e dal contesto storico, fornendo un quadro critico privo di valutazioni di parte, allo scopo di suscitare delle riflessioni che possano risultare valide tutt’oggi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/137042