Questo elaborato analizza in prospettiva semiotica la tanto controversa quanto peculiare figura di Woody Allen, cercando di evidenziare in quali termini essa possa essere considerata esemplare in modo tale da offrire un prototipo di stile di vita. A tal proposito vengono prese in esame le sue opere, alcune sue interviste e in primo luogo la sua autobiografia “A proposito di niente”, colonna portante del presente lavoro. Chi scrive intende sottolineare che, dietro la peculiarità e l’ironia del personaggio, si nascondono aspetti di grande tormento e ineguatezza nei confronti della vita sofferti dalla persona di Woody Allen. L’analisi è articolata in due capitoli: il primo espone la metodologia semiotica utilizzata, l’importanza dei segni e dei significati, i vari metodi di approccio possibili per condurre osservazioni semiologiche cercando di comprendere quando una figura possa realmente essere considerata “esemplare”. Il secondo capitolo applica il suddetto esame semiotico al personaggio, per poi arrivare alla conclusione che Woody Allen, così versatile, così prolifico dal punto di vista lavorativo, un vero genio, ha poi rappresentato tanto nella sua autobiografia quanto nelle sue opere un uomo problematico, nichilista e costantemente alla ricerca di un senso da dare alla propria esistenza, un senso che non ha mai trovato. Rivelando così una contraddizione, un ossimoro e un paradosso in tutti i campi della sua essenza, dichiarando e smentendo se stesso in continuazione, restando coerente nell’incoerenza, per dirla a suo modo; e risultando così, suo malgrado, una vera e propria figura esemplare tale da offrire un prototipo di stile di vita.
ANALISI SEMIOTICA DI STILI DI VITA E DI FIGURE ESEMPLARI: WOODY ALLEN
LAROSA, NOEMI
2021/2022
Abstract
Questo elaborato analizza in prospettiva semiotica la tanto controversa quanto peculiare figura di Woody Allen, cercando di evidenziare in quali termini essa possa essere considerata esemplare in modo tale da offrire un prototipo di stile di vita. A tal proposito vengono prese in esame le sue opere, alcune sue interviste e in primo luogo la sua autobiografia “A proposito di niente”, colonna portante del presente lavoro. Chi scrive intende sottolineare che, dietro la peculiarità e l’ironia del personaggio, si nascondono aspetti di grande tormento e ineguatezza nei confronti della vita sofferti dalla persona di Woody Allen. L’analisi è articolata in due capitoli: il primo espone la metodologia semiotica utilizzata, l’importanza dei segni e dei significati, i vari metodi di approccio possibili per condurre osservazioni semiologiche cercando di comprendere quando una figura possa realmente essere considerata “esemplare”. Il secondo capitolo applica il suddetto esame semiotico al personaggio, per poi arrivare alla conclusione che Woody Allen, così versatile, così prolifico dal punto di vista lavorativo, un vero genio, ha poi rappresentato tanto nella sua autobiografia quanto nelle sue opere un uomo problematico, nichilista e costantemente alla ricerca di un senso da dare alla propria esistenza, un senso che non ha mai trovato. Rivelando così una contraddizione, un ossimoro e un paradosso in tutti i campi della sua essenza, dichiarando e smentendo se stesso in continuazione, restando coerente nell’incoerenza, per dirla a suo modo; e risultando così, suo malgrado, una vera e propria figura esemplare tale da offrire un prototipo di stile di vita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/137013