The following paper, entitled: '' Popperian epistemology and the search for truth '', aims to investigate the logical bases and founding principles of the scientific thought of Karl Raimund Popper, starting from the main assumption that a theory it is scientific if, and only if, it is falsifiable. How do you get true science and how do you get certainties and truths? The purpose of the paper is to answer this question with particular reference to the criteria of deduction and falsifiability. Pursuing certainty is not part of the objectives of science, as according to Popper, the latter has the sole purpose of refuting the various hypotheses by subjecting them to the principle of falsification. A small part of the literature on Popper's epistemological doctrine will be examined around which the author's reflection on the intrinsically fallible nature of our knowledge revolves. The purpose of this paper is to investigate the main limits of Popper's epistemology which has distanced itself from subjective theories of truth based on individual beliefs and convictions. The work analyzes the central problem of epistemology which is the understanding of the evolution of knowledge, limited and partial as it is not always reachable in a certain way. Is it possible to distinguish what is science from what is not? According to Popper, pseudosciences are all those theories that do not satisfy the requirement of falsifiability. The main ones will be illustrated: historicism, utopias and psychoanalysis and the limits of these concepts will be presented. Finally, part of Popper's degree thesis entitled '' On the problem of the method of the psychology of thought '', published in 1928, will be examined and the question will be answered about the possibility or not of making an accurate description of psychic facts. Starting from the assumption that the psychology of thought also deals with intrinsic and underlying mental processes of awareness, the author's observations will be presented on the possibility of coordinating the processes of the psychic sphere with the physical ones. The aim of this paper is to demonstrate that the dynamic vision of scientific knowledge must always be accompanied by the awareness that the risk of making mistakes is intrinsic in human beings. This perspective has led individuals to question themselves and acquire a critical perspective. The key to achieving greater awareness lies in dialogue, in the refutation of hypotheses and in the desire to learn.
Il seguente elaborato, dal titolo: ‘‘L’epistemologia popperiana e la ricerca della verità’’, ha l’obiettivo di indagare le basi logiche ed i principi fondanti del pensiero scientifico di Karl Raimund Popper, partendo dall’assunto principale che una teoria è scientifica se, e solo se, essa è falsificabile. Come si ottiene vera scienza e come si arriva a raggiungere certezze e verità? Il proposito dell'elaborato è rispondere a tale interrogativo con particolare riferimento ai criteri di deduzione e di falsificabilità. Verrà presa in esame una piccola parte della letteratura sulla dottrina epistemologica popperiana attorno alla quale ruota la riflessione dell’autore sul carattere intrinsecamente fallibile della nostra conoscenza. Il lavoro analizza il problema centrale dell’epistemologia che è la comprensione dell’evoluzione della conoscenza, limitata e parziale in quanto non sempre raggiungibile in modo certo. Scopo di tale elaborato è di indagare i limiti principali dell’epistemologia popperiana che ha preso le distanze dalle teorie soggettive della verità basate su credenze e convinzioni individuali. È possibile distinguere ciò che è scienza da ciò che non lo è? Secondo Popper, le pseudoscienze sono tutte quelle teorie che non soddisfano il requisito della falsificabilità. Si illustreranno le principali: storicismo, utopie e psicanalisi e verranno presentati i limiti di tali concezioni. Infine, verrà esaminata una parte della tesi di laurea di Popper dal titolo ''Sul problema del metodo della psicologia del pensiero'', pubblicata nel 1928 e si risponderà all’interrogativo circa la possibilità o meno di fare una descrizione accurata dei fatti psichici. Partendo dal presupposto che la psicologia del pensiero tratta anche di processi mentali intrinsechi e sottesi alla consapevolezza, verranno presentate le osservazioni dell’autore circa la possibilità di coordinare i processi della sfera psichica con quelli fisici. L'obiettivo di tale elaborato è dimostrare che la visione dinamica del sapere scientifico deve sempre essere accompagnata dalla consapevolezza che il rischio di commettere degli errori è intrinseco negli esseri umani. Quest’ottica ha portato gli individui a mettersi in discussione e ad acquisire una prospettiva critica. La chiave per arrivare ad una consapevolezza maggiore sta nel dialogo, nella confutazione delle ipotesi e nella voglia di imparare.
L'epistemologia popperiana e la ricerca della verità
SANTORO, GIULIA
2021/2022
Abstract
Il seguente elaborato, dal titolo: ‘‘L’epistemologia popperiana e la ricerca della verità’’, ha l’obiettivo di indagare le basi logiche ed i principi fondanti del pensiero scientifico di Karl Raimund Popper, partendo dall’assunto principale che una teoria è scientifica se, e solo se, essa è falsificabile. Come si ottiene vera scienza e come si arriva a raggiungere certezze e verità? Il proposito dell'elaborato è rispondere a tale interrogativo con particolare riferimento ai criteri di deduzione e di falsificabilità. Verrà presa in esame una piccola parte della letteratura sulla dottrina epistemologica popperiana attorno alla quale ruota la riflessione dell’autore sul carattere intrinsecamente fallibile della nostra conoscenza. Il lavoro analizza il problema centrale dell’epistemologia che è la comprensione dell’evoluzione della conoscenza, limitata e parziale in quanto non sempre raggiungibile in modo certo. Scopo di tale elaborato è di indagare i limiti principali dell’epistemologia popperiana che ha preso le distanze dalle teorie soggettive della verità basate su credenze e convinzioni individuali. È possibile distinguere ciò che è scienza da ciò che non lo è? Secondo Popper, le pseudoscienze sono tutte quelle teorie che non soddisfano il requisito della falsificabilità. Si illustreranno le principali: storicismo, utopie e psicanalisi e verranno presentati i limiti di tali concezioni. Infine, verrà esaminata una parte della tesi di laurea di Popper dal titolo ''Sul problema del metodo della psicologia del pensiero'', pubblicata nel 1928 e si risponderà all’interrogativo circa la possibilità o meno di fare una descrizione accurata dei fatti psichici. Partendo dal presupposto che la psicologia del pensiero tratta anche di processi mentali intrinsechi e sottesi alla consapevolezza, verranno presentate le osservazioni dell’autore circa la possibilità di coordinare i processi della sfera psichica con quelli fisici. L'obiettivo di tale elaborato è dimostrare che la visione dinamica del sapere scientifico deve sempre essere accompagnata dalla consapevolezza che il rischio di commettere degli errori è intrinseco negli esseri umani. Quest’ottica ha portato gli individui a mettersi in discussione e ad acquisire una prospettiva critica. La chiave per arrivare ad una consapevolezza maggiore sta nel dialogo, nella confutazione delle ipotesi e nella voglia di imparare.File | Dimensione | Formato | |
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