Il gene delle monoamino ossidasi A (MAO A) è stato soprannominato in gergo “gene guerriero” per il fatto che numerosi studi hanno portato a constatare che livelli alterati della sua espressione genica e di conseguenza l’effetto dei suoi prodotti genici, gli enzimi monoamino ossidasi, conducono all’insorgenza di comportamenti aggressivi negli individui di sesso maschile. Invece, nel sesso femminile è stato determinato che un’elevata espressione genica di MAO A porta a stati di depressione e ansia. L’attività del gene MAO A è governata da variazioni epigenetiche come il numero variabile di ripetizioni in tandem del polimorfismo VNTR e da meccanismi epigenetici come la metilazione del DNA sul promotore di tale gene. Le donne portatrici dell'allele con 3 ripetizioni hanno mostrato livelli più elevati di stabilità emotiva e quindi un nevroticismo inferiore rispetto a quelle non portatrici di questo allele. Tale dimostrazione è legata alla degradazione della serotonina, “l’ormone del buonumore”, da parte degli enzimi monoamino ossidasi. Di conseguenza, una maggiore produzione di questi enzimi comporta inevitabilmente livelli inferiori di serotonina e quindi un calo dell’umore legato a diverse patologie mentali, come la depressione, disturbi di ansia, di personalità ecc. Nella letteratura scientifica è stata studiata la relazione tra le modificazioni epigenetiche dovute anche a fattori ambientali e i livelli alterati degli enzimi monoamino ossidasi ed è stato riscontrato che, ad esempio, i bambini vittime di abusi in età infantile mostrano livelli differenti di MAO A rispetto a bambini che hanno goduto di cure materne. Questo sottolinea la possibile reversibilità dell’epigenoma. Un esempio riconducibile alla reversibilità dell’epigenoma riguarda uno studio condotto su donne affette da disturbo ossessivo compulsivo in cui si è notato che la risposta al trattamento andava di pari passo con un aumento della metilazione di MAO A. La dimostrazione di una correlazione tra la metilazione del gene MAO A e l’effetto del suo prodotto genico rende, quindi, l’epigenetica una nuova frontiera in cui la biologia e la psicologia possono unirsi per portare ad importanti scoperte in ambito terapeutico.
MAO A: esiste una relazione tra epigenetica e comportamento?
LIOY AVRAMUTIU, FRANCESCA
2020/2021
Abstract
Il gene delle monoamino ossidasi A (MAO A) è stato soprannominato in gergo “gene guerriero” per il fatto che numerosi studi hanno portato a constatare che livelli alterati della sua espressione genica e di conseguenza l’effetto dei suoi prodotti genici, gli enzimi monoamino ossidasi, conducono all’insorgenza di comportamenti aggressivi negli individui di sesso maschile. Invece, nel sesso femminile è stato determinato che un’elevata espressione genica di MAO A porta a stati di depressione e ansia. L’attività del gene MAO A è governata da variazioni epigenetiche come il numero variabile di ripetizioni in tandem del polimorfismo VNTR e da meccanismi epigenetici come la metilazione del DNA sul promotore di tale gene. Le donne portatrici dell'allele con 3 ripetizioni hanno mostrato livelli più elevati di stabilità emotiva e quindi un nevroticismo inferiore rispetto a quelle non portatrici di questo allele. Tale dimostrazione è legata alla degradazione della serotonina, “l’ormone del buonumore”, da parte degli enzimi monoamino ossidasi. Di conseguenza, una maggiore produzione di questi enzimi comporta inevitabilmente livelli inferiori di serotonina e quindi un calo dell’umore legato a diverse patologie mentali, come la depressione, disturbi di ansia, di personalità ecc. Nella letteratura scientifica è stata studiata la relazione tra le modificazioni epigenetiche dovute anche a fattori ambientali e i livelli alterati degli enzimi monoamino ossidasi ed è stato riscontrato che, ad esempio, i bambini vittime di abusi in età infantile mostrano livelli differenti di MAO A rispetto a bambini che hanno goduto di cure materne. Questo sottolinea la possibile reversibilità dell’epigenoma. Un esempio riconducibile alla reversibilità dell’epigenoma riguarda uno studio condotto su donne affette da disturbo ossessivo compulsivo in cui si è notato che la risposta al trattamento andava di pari passo con un aumento della metilazione di MAO A. La dimostrazione di una correlazione tra la metilazione del gene MAO A e l’effetto del suo prodotto genico rende, quindi, l’epigenetica una nuova frontiera in cui la biologia e la psicologia possono unirsi per portare ad importanti scoperte in ambito terapeutico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/136963