Le lotte operaie sostenute dalle varie sigle sindacali, avendo come scopo il danneggiamento della produzione di una fabbrica, scioperavano uno o più giorni, e nei casi più duri si astenevano dal lavoro ad oltranza. Gli scioperi venivano effettuati nella stragrande maggioranza dei casi per salari minimi e, a volte, anche per le condizioni ambientali e logistiche. La popolazione, in alcuni momenti, appoggiava moralmente gli scioperanti ritendendo giuste le loro motivazioni. Nei casi in cui le lotte si facevano particolarmente dure subentrava anche un sentimento di timore e paura che, in alcune occasioni, lasciava gli operai senza sostegno morale. A questo sostegno morale contribuirono gli studenti immettendosi personalmente nei cortei, sostenendo la rivendicazione dei diritti dei lavoratori. Le forme di boicottaggio possono essere più di una: economico, politico e strategico. Se praticato da una Nazione, ha quasi sempre ragioni politiche ed economiche che spesso si ritorcano sul boicottante. Il singolo individuo può praticare anche egli un boicottaggio economico. Non produrrà alcun danno finanziario, ma ne trarrà un piacere morale a titolo personale. Vice versa trattandosi sì, di un singolo, ma così detto “vip” con un vasto pubblico che lo seguirà in questa forma di protesta, potrà produrre un danno economico maggiore verso il boicottato. Se il singolo personaggio, oltre ad essere influenzato da qualsiasi mezzo, percepisce l’utilità di questa forma di protesta e, a sua volta influenzerà altri individui, aumenterà la massa dei boicottanti. Un esempio di boicottaggio in favore di una categoria di lavoratori è rappresentato da consumatori a favore dei rider contro le multinazionali dei servizi del ristoro. Le imposizioni di orari massacranti e retribuzioni relativamente basse dei rider sono state percepite dalla popolazione come vera ingiustizia sociale. I consumatori hanno iniziato a non usufruire più del servizio, inducendo a rivedere i contratti dei dipendenti. Se un popolo attraverso i social network o i mezzi di comunicazione di massa ritiene che questa forma di lotta possa danneggiare economicamente o politicamente un’altra entità o Stato, può decidere di non usufruire più di una determinata merce, contribuendo al boicottaggio ed al danno che potrebbe provocarne. Il boicottante deve però rendersi conto che le sue azioni e scelte possono anche colpire negativamente distributori o venditori. Facciamo un esempio, volendo ostacolare una grossa multinazionale produttrice di salumi, io inconsapevolmente danneggerò anche la piccola bottega dietro casa che rivende questi salumi. La domanda spontanea è: chi ne trae vantaggio da un boicottaggio e chi ne viene realmente danneggiato visto che il boicottaggio si ritorce su altre forme? Questo lavoro nasce dal desiderio di esplorare l’evoluzione di tale fenomeno e di come esso sia influenzato dai mezzi di comunicazione di massa odierni, incentrando l’attenzione sul ruolo collettivo ed individuale che hanno gli attori nella partecipazione al boicottaggio e gli effetti (positivi o negativi) del loro contributo.
Il boicottaggio nell'era digitale: il ruolo dei socialnetwork
KACABANI, MEGAN
2020/2021
Abstract
Le lotte operaie sostenute dalle varie sigle sindacali, avendo come scopo il danneggiamento della produzione di una fabbrica, scioperavano uno o più giorni, e nei casi più duri si astenevano dal lavoro ad oltranza. Gli scioperi venivano effettuati nella stragrande maggioranza dei casi per salari minimi e, a volte, anche per le condizioni ambientali e logistiche. La popolazione, in alcuni momenti, appoggiava moralmente gli scioperanti ritendendo giuste le loro motivazioni. Nei casi in cui le lotte si facevano particolarmente dure subentrava anche un sentimento di timore e paura che, in alcune occasioni, lasciava gli operai senza sostegno morale. A questo sostegno morale contribuirono gli studenti immettendosi personalmente nei cortei, sostenendo la rivendicazione dei diritti dei lavoratori. Le forme di boicottaggio possono essere più di una: economico, politico e strategico. Se praticato da una Nazione, ha quasi sempre ragioni politiche ed economiche che spesso si ritorcano sul boicottante. Il singolo individuo può praticare anche egli un boicottaggio economico. Non produrrà alcun danno finanziario, ma ne trarrà un piacere morale a titolo personale. Vice versa trattandosi sì, di un singolo, ma così detto “vip” con un vasto pubblico che lo seguirà in questa forma di protesta, potrà produrre un danno economico maggiore verso il boicottato. Se il singolo personaggio, oltre ad essere influenzato da qualsiasi mezzo, percepisce l’utilità di questa forma di protesta e, a sua volta influenzerà altri individui, aumenterà la massa dei boicottanti. Un esempio di boicottaggio in favore di una categoria di lavoratori è rappresentato da consumatori a favore dei rider contro le multinazionali dei servizi del ristoro. Le imposizioni di orari massacranti e retribuzioni relativamente basse dei rider sono state percepite dalla popolazione come vera ingiustizia sociale. I consumatori hanno iniziato a non usufruire più del servizio, inducendo a rivedere i contratti dei dipendenti. Se un popolo attraverso i social network o i mezzi di comunicazione di massa ritiene che questa forma di lotta possa danneggiare economicamente o politicamente un’altra entità o Stato, può decidere di non usufruire più di una determinata merce, contribuendo al boicottaggio ed al danno che potrebbe provocarne. Il boicottante deve però rendersi conto che le sue azioni e scelte possono anche colpire negativamente distributori o venditori. Facciamo un esempio, volendo ostacolare una grossa multinazionale produttrice di salumi, io inconsapevolmente danneggerò anche la piccola bottega dietro casa che rivende questi salumi. La domanda spontanea è: chi ne trae vantaggio da un boicottaggio e chi ne viene realmente danneggiato visto che il boicottaggio si ritorce su altre forme? Questo lavoro nasce dal desiderio di esplorare l’evoluzione di tale fenomeno e di come esso sia influenzato dai mezzi di comunicazione di massa odierni, incentrando l’attenzione sul ruolo collettivo ed individuale che hanno gli attori nella partecipazione al boicottaggio e gli effetti (positivi o negativi) del loro contributo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
885318_tesi_megan_kacabani_.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
479.59 kB
Formato
Adobe PDF
|
479.59 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/136958