Liberare la vita. Idee e approcci per la rivoluzione delle donne in Rojava

In questa tesi si affronterà il tema della rivoluzione femminile nel Kurdistan Siriano, altrimenti detto Rojava. Per farlo si partirà innanzitutto dall’analisi del contesto, ovvero dalla storia del Kurdistan e dalla spiegazione del Confederalismo Democratico di Öcalan, facendo particolare riferimento al pilastro della liberazione delle donne. Successivamente si illustrerà come nel Rojava si sia applicato il Confederalismo Democratico portando avanti una vera e propria rivoluzione nel mondo delle donne curde e non: si parlerà delle unità di protezione femminili (YPJ), delle sezioni politiche femminili, dell’ecofemminismo, della scienza delle donne o Jineolojî e di Jinwar, città popolata esclusivamente da donne. Infine, si allargherà la prospettiva alle donne che popolano il resto del Kurdistan, per vedere quali sono le differenze determinate dai diversi contesti nazionali in cui sono situate, e si vedranno ancora i numerosi ostacoli che ci sono per l’emancipazione femminile locale, determinati soprattutto dalle categorie rigide a cui devono sottostare le donne per essere accettate. Ci sarà anche un accenno alla rappresentazione mediatica delle donne curde. L’obiettivo è esporre un’analisi dei testi e delle fonti che spiegano come in Rojava, applicando un’ideologia che scardina quelli che per l’Occidente sono dei valori centrali (il capitalismo e il patriarcato innanzitutto), si stia riuscendo a giungere a un effettivo percorso di liberazione femminile. Per questa analisi son state consultate fonti di diverso tipo: innanzitutto documenti accademici antropologici, sociologici, politici e di studi di genere, ma anche articoli di giornali, fumetti che raccontano di esperienze in Rojava, documentari e pagine social che si occupano di raccontare la situazione locale attraverso post con testimonianze. Inoltre, son stati consultati in modo diretto i testi di Öcalan che spiegano la sua ideologia e quelli del Comitato Europeo di Jineolojî.