In this thesis, I tried to analyse education within the Italian penitentiary system and the impact it has on prisoners. In the first chapter I analysed the four fundamental principles of punishment, which are those of personality, legality, non-derogation and proportionality. I first analysed them from a normative point of view and then explained their meaning. Secondly, I analysed conceptually and critically the different functions of punishment or sanction, which are retributive, general preventive, propositional, amendatory, and special preventive. In chapter two, I highlighted the historical evolution of education within the prison system in relation to prisoners. I started with the prison reform of 1889, analysing firstly the Zanardelli Code and secondly the Prison Construction Act and the budget allocations to deal with it. I then looked at prison reform during the Fascist regime, touching on the salient points of that historical period. Finally, I studied Law 354, the law on prison regulations and on the execution of measures for the deprivation and restriction of liberty, and the reform of 26 July 1975, which this law led to. In the third chapter, I analysed the prison system today, highlighting all the characteristics of the Italian prison system and those of the Swedish prison system, and I noted the similarities and differences between the two prison systems. In addition, I have included the interview I submitted to the Tutor of the students attending the University in Prison, Dr Marta Dotti.
In questa tesi di laurea triennale ho cercato di analizzare l’istruzione all’interno del sistema penitenziario italiano e l’impatto che essa ha sulle persone detenute. Nel primo capitolo ho analizzato i quattro principi fondamentali della pena che sono quelli di personalità, di legalità, di inderogabilità e di proporzionalità. Li ho analizzati prima, dal punto di vista normativo e poi ne ho spiegato il significato. In secondo luogo, ho analizzato dal punto di vista concettuale e dal punto di vista critico le diverse funzioni della pena e, che sono quelle retributiva, preventiva generale, propositiva, di emenda, e la preventiva speciale. Nel secondo capitolo ho messo in luce l’evoluzione storica dell’istruzione all’interno del sistema carcerario in rapporto ai detenuti. Sono partita dalla riforma penitenziaria del 1889 analizzando in primo luogo il Codice Zanardelli e in secondo luogo la legge sull’edilizia penitenziaria e gli stanziamenti di bilancio per farvi fronte. Successivamente ho preso in esame la riforma penitenziaria durante il regime fascista, toccando i punti salienti di quel periodo storico. Infine, ho approfondito la legge 354, la norma sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione delle misure privative e limitative della libertà e la riforma del 26 luglio 1975, alla quale si arrivò con questa legge. Nel terzo capitolo ho analizzato il sistema carcerario di oggi, mettendo in luce tutte le caratteristiche del sistema carcerario italiano e quelle del sistema carcerario svedese e ho rilevato analogie e differenze che ci sono tra i due sistemi penitenziari. Inoltre, ho inserito l’intervista alla Tutor degli studenti detenuti che frequentano l’Università presso il Polo universitario per studenti detenuti presso la Casa circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino, la Dottoressa Marta Dotti
L'impatto dell'istruzione sulle persone detenute. Un confronto tra Italia e Svezia
BINELLI, MARTINA
2020/2021
Abstract
In questa tesi di laurea triennale ho cercato di analizzare l’istruzione all’interno del sistema penitenziario italiano e l’impatto che essa ha sulle persone detenute. Nel primo capitolo ho analizzato i quattro principi fondamentali della pena che sono quelli di personalità, di legalità, di inderogabilità e di proporzionalità. Li ho analizzati prima, dal punto di vista normativo e poi ne ho spiegato il significato. In secondo luogo, ho analizzato dal punto di vista concettuale e dal punto di vista critico le diverse funzioni della pena e, che sono quelle retributiva, preventiva generale, propositiva, di emenda, e la preventiva speciale. Nel secondo capitolo ho messo in luce l’evoluzione storica dell’istruzione all’interno del sistema carcerario in rapporto ai detenuti. Sono partita dalla riforma penitenziaria del 1889 analizzando in primo luogo il Codice Zanardelli e in secondo luogo la legge sull’edilizia penitenziaria e gli stanziamenti di bilancio per farvi fronte. Successivamente ho preso in esame la riforma penitenziaria durante il regime fascista, toccando i punti salienti di quel periodo storico. Infine, ho approfondito la legge 354, la norma sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione delle misure privative e limitative della libertà e la riforma del 26 luglio 1975, alla quale si arrivò con questa legge. Nel terzo capitolo ho analizzato il sistema carcerario di oggi, mettendo in luce tutte le caratteristiche del sistema carcerario italiano e quelle del sistema carcerario svedese e ho rilevato analogie e differenze che ci sono tra i due sistemi penitenziari. Inoltre, ho inserito l’intervista alla Tutor degli studenti detenuti che frequentano l’Università presso il Polo universitario per studenti detenuti presso la Casa circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino, la Dottoressa Marta DottiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/136937