Il Volto delle Notizie La rappresentazione dell'Anchorman nel racconto cinematografico e televisivo

The role of the Anchorman, a journalist, is to host the television news by reading the news, making connections and transitions between various daily events and coordinating other journalists and reporters who present their reports. Formerly a specific individual was responsible for reading to people the decrees from the authority and other news, but the first real anchorman appears with the introduction of mass media, especially television. Walter Cronkite was the first journalist to hold this position on the occasion of the presidential election of 1952. Due to its potential ability to influence the spectators the anchorman’s role has been the object of curiosity and discussion for the cinematographic medium. In 1976, the movie Network moved an hard critic to the society of that time and to the inner dynamics of television world. It tells the story of Howard Beale, an anchorman who announces his own suicide during a live broadcast because of his imminent dismissal. Network belongs to the “modern cinema” era. This is the reason why it is full of the typical features that characterize the previously said kind of cinema: pessimism, intellectual involvement, violation of the cinematographic editing rules and innovation on an expressive level. Broadcast News (1987) stages a romantic comedy with the purpose of creating a realistic portrait of the television headquarters’ world. Jane and Aaron are two competent and qualified journalists worried about the integrity of their values because of the arrival in their editorial office of a charming but shallow anchorman named Tom. Dealing with sentimental dilemmas and ethical and professional conflicts, the movie offers a sophisticated audiovisual product which is also enriched by the typical themes and expressive achievements of New Hollywood. Good Night, and Good Luck (2005) was produced as a tribute to the “brave journalists” who took action in speaking of social interest issues. The movie tells about the famous attack against the Senator McCarthy by the celebrated anchorman Ed Murrow. This event gave the spectators the possibility to think about the validity of neutrality in the journalistic world and about the behavior that a journalist and an anchorman should adopt when they tell news. Finally, The Newsroom is a TV serie from 2012 which reports the way of moral reconstitution of a television editorial office. The journalists who are committed in this project work while honoring the values of the journalistic profession, but they are also forced to collide with ideal enemies that want to pursue success and with the political and economical power. The serial stories wether printed, transmitted via radio, or published in their cinematographic and television version have always had the ability to captivate the public. Recently, the TV series have great success because of the “low intensity myths”. TV series solve troubles and offer themselves as a guide to the world for the spectators. In the Social Media era, the anchorman has not its historical influence anymore. The spectators do not believe in its omniscience and they are aware that what the anchorman tells is just a unique point of view on the story. In this context, the anchormans can not present themselves like an objective source of information: in order to conquer the spectator’s trust he has to adopt a transparent behavior avoiding to hide his identity and his opinions and trying to be always honest about the news he shares.

L’Anchorman è un giornalista che conduce il notiziario televisivo leggendo le notizie, creando i collegamenti e i passaggi tra i vari fatti di cronaca e coordinando altri giornalisti e reporter che presentano i loro servizi. In passato esistevano dei personaggi incaricati di leggere al popolo le ordinanze delle autorità o altre notizie, ma la prima vera figura di anchorman si afferma con la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, in particolare la televisione. Il primo giornalista a ricoprire questo ruolo fu Walter Cronkite in occasione delle elezioni presidenziali del 1952. La figura dell’anchorman, per via della sua potenziale capacità di influenzare gli spettatori, è stata motivo di curiosità e oggetto di riflessione da parte del medium cinematografico. Nel 1976 il film Network portava avanti una pesante critica alla società del tempo e alle dinamiche interne al mondo della televisione attraverso il racconto della storia di Howard Beale, un anchorman che decide di annunciare il suo suicidio in diretta a causa del suo imminente licenziamento. Network è un film appartenente al cinema moderno e pertanto presenta molte caratteristiche tipiche del cinema del periodo: il pessimismo, il coinvolgimento intellettuale, la trasgressione delle regole del montaggio e le innovazioni sul piano espressivo. Broadcast News, nel 1987, mette in scena una commedia romantica con lo scopo di restituire un ritratto verosimile del mondo della redazione televisiva. Jane e Aaron sono due giornalisti preparati e competenti, preoccupati per l’integrità dei loro valori a causa dell’arrivo di Tom in redazione, un anchorman affascinante ma superficiale. Tra dilemmi sentimentali e conflitti etici e professionali, il film restituisce un prodotto audiovisivo raffinato, ricco delle conquiste tematiche ed espressive tipiche della New Hollywood. Prodotto in onore dei “giornalisti coraggiosi” che sono intervenuti in problematiche di interesse sociale, Good Night, and Good Luck, nel 2005, racconta la storia del famoso attacco al senatore McCarthy da parte del celebre anchorman Ed Murrow. L’episodio permette allo spettatore di riflettere sul valore della neutralità in ambito giornalistico e sul corretto atteggiamento che un giornalista e un anchorman devono adottare quando riportano le notizie. The Newsroom, in fine, è una serie tv del 2012 che racconta il percorso di ricostruzione morale di una redazione televisiva e del suo anchorman. I giornalisti impegnati in questo progetto lavorano nel rispetto dei valori della professione giornalistica, ma sono costretti a scontrarsi con antagonisti ideali alla conquista del successo e del potere economico e politico. I racconti seriali, sia nelle versioni cartacee che radiofoniche, cinematografiche e televisive, hanno sempre avuto la capacità di coinvolgere il pubblico e in tempi recenti, le serie tv hanno avuto particolare successo perché assumono la forma di “miti a bassa intensità” rispondendo a dubbi e ponendosi come una guida al mondo per gli spettatori. Nell’era dei Social Media, l’anchorman non ha più l’influenza che aveva un tempo, gli spettatori non credono più nella sua onniscienza e sono consapevoli che ciò che racconta è solo un particolare punto di vista sulla storia. In questo contesto, l’anchorman non può più pretendere di presentarsi come una fonte di informazione obiettiva: per conquistare la fiducia dei suoi spettatori deve assumere un atteggiamento trasparente, rispettoso e onesto.