XXI secolo, pianeta Terra, lancio clamoroso verso un nuovo modello di civiltà. Il mondo attraversa un’interconnessione in cui le tecnologie iniziano a convergere in obbiettivi comuni, sempre più globali. Dove ci porterà quel razzo? Cosa dobbiamo aspettarci? Si parla di mobile internet, intelligenza artificiale, software intelligenti, big data, Internet delle cose, il tutto racchiuso nel potente scrigno dell’evoluzione semantica del web verso il Web 3.0. Una definizione interessante di questo concetto viene descritta da Derrick Kerckhove, direttore del McLuhan Program dell’Università di Toronto, secondo il quale la rete del futuro funzionerà come il cervello umano. “Sfruttando le capacità di due emisferi opposti e complementari, sarà possibile riprodurre in rete la bipolarità emisferica del nostro cervello”. Si insediano in questa nuova dimensione termini come immersione, immersività, presenza, emodiment, che vanno a generare un intero vocabolario, il quale fa riferimento alla tendenza delle nuove tecnologie di costruire luoghi abitabili ed esplorabili, anche se separati dallo spazio occupato dal nostro corpo. Il vero ideatore del termine “Web 3.0” può essere considerato Tim Berners‐Lee, che nel maggio del 2006 ne delineò le possibili innovazioni. Esso descrive un insieme di tecnologie emergenti, definite da John Markoff, giornalista del New York Times, nel 2006, come “la nuova generazione dei servizi internet”. Preceduto dal World Wide Web negli anni Novanta del Novecento e dal Web 2.0 del primo decennio del Duemila, esso ha rivoluzionato sia la struttura delle connessioni personali e globali, sia l’influenza della comunicazione per quanto riguarda l’organizzazione della rete sociale. Il nuovo Web, infatti, si stabilisce per essere comprensibile non più agli utenti, ma ai software. Esso presuppone un Web strutturato su database, il quale utilizzo si ottiene con il diffondersi dell’Intelligenza Artificiale, della tecnologia 3D e della Realtà Aumentata. Il presente elaborato mira ad intraprendere un percorso di analisi del Web 3.0 nell’ambito del marketing e della digitalizzazione pubblicitaria, descrivendo le nuove tecnologie immersive, in ascesa, quali la realtà mista, la realtà virtuale e la realtà aumentata. In seguito a una presentazione delle stesse, verranno definiti i concetti di immersione e presenza nel continuum tra reale e virtuale. Seguirà, poi, una distinzione delle tecnologie, descritte tramite la storia e le aree applicative nelle quali vengono impiegate. Successivamente si proseguirà con l’introduzione del concetto di Stereoscopia, visione sviluppatasi già all'inizio del 1500 e oggetto di interesse di diversi studiosi durante l’intero arco della storia dell’umanità. Arricchita dalla descrizione di tecniche di visualizzazione stereoscopica e dei dispositivi utilizzati in questo ambito. Il capitolo terzo, invece, proporrà lo studio delle interfacce aptiche, dispositivi che permettono di manovrare un robot reale o virtuale, ricevendo delle sensazioni tattili in risposta, incentrando l’analisi sulla nuova frontiera del marketing odierno: il marketing esperienziale. L’elaborato proseguirà, poi, con l’analisi dell’evoluzione tecnologica dell’esperienza virtuale nel marketing, tramite una distinzione degli utilizzi della realtà virtuale e aumentata in questo ambito. Infine, verrà presentato il caso studio del Metaverso, universo digitale e opportunità in crescita per l’espansione di multinazionali e aziende.
Digitalizzazione pubblicitaria e Web 3.0: l’evoluzione del marketing tra realtà virtuale e aumentata.
BALDACCINI, GIULIA
2021/2022
Abstract
XXI secolo, pianeta Terra, lancio clamoroso verso un nuovo modello di civiltà. Il mondo attraversa un’interconnessione in cui le tecnologie iniziano a convergere in obbiettivi comuni, sempre più globali. Dove ci porterà quel razzo? Cosa dobbiamo aspettarci? Si parla di mobile internet, intelligenza artificiale, software intelligenti, big data, Internet delle cose, il tutto racchiuso nel potente scrigno dell’evoluzione semantica del web verso il Web 3.0. Una definizione interessante di questo concetto viene descritta da Derrick Kerckhove, direttore del McLuhan Program dell’Università di Toronto, secondo il quale la rete del futuro funzionerà come il cervello umano. “Sfruttando le capacità di due emisferi opposti e complementari, sarà possibile riprodurre in rete la bipolarità emisferica del nostro cervello”. Si insediano in questa nuova dimensione termini come immersione, immersività, presenza, emodiment, che vanno a generare un intero vocabolario, il quale fa riferimento alla tendenza delle nuove tecnologie di costruire luoghi abitabili ed esplorabili, anche se separati dallo spazio occupato dal nostro corpo. Il vero ideatore del termine “Web 3.0” può essere considerato Tim Berners‐Lee, che nel maggio del 2006 ne delineò le possibili innovazioni. Esso descrive un insieme di tecnologie emergenti, definite da John Markoff, giornalista del New York Times, nel 2006, come “la nuova generazione dei servizi internet”. Preceduto dal World Wide Web negli anni Novanta del Novecento e dal Web 2.0 del primo decennio del Duemila, esso ha rivoluzionato sia la struttura delle connessioni personali e globali, sia l’influenza della comunicazione per quanto riguarda l’organizzazione della rete sociale. Il nuovo Web, infatti, si stabilisce per essere comprensibile non più agli utenti, ma ai software. Esso presuppone un Web strutturato su database, il quale utilizzo si ottiene con il diffondersi dell’Intelligenza Artificiale, della tecnologia 3D e della Realtà Aumentata. Il presente elaborato mira ad intraprendere un percorso di analisi del Web 3.0 nell’ambito del marketing e della digitalizzazione pubblicitaria, descrivendo le nuove tecnologie immersive, in ascesa, quali la realtà mista, la realtà virtuale e la realtà aumentata. In seguito a una presentazione delle stesse, verranno definiti i concetti di immersione e presenza nel continuum tra reale e virtuale. Seguirà, poi, una distinzione delle tecnologie, descritte tramite la storia e le aree applicative nelle quali vengono impiegate. Successivamente si proseguirà con l’introduzione del concetto di Stereoscopia, visione sviluppatasi già all'inizio del 1500 e oggetto di interesse di diversi studiosi durante l’intero arco della storia dell’umanità. Arricchita dalla descrizione di tecniche di visualizzazione stereoscopica e dei dispositivi utilizzati in questo ambito. Il capitolo terzo, invece, proporrà lo studio delle interfacce aptiche, dispositivi che permettono di manovrare un robot reale o virtuale, ricevendo delle sensazioni tattili in risposta, incentrando l’analisi sulla nuova frontiera del marketing odierno: il marketing esperienziale. L’elaborato proseguirà, poi, con l’analisi dell’evoluzione tecnologica dell’esperienza virtuale nel marketing, tramite una distinzione degli utilizzi della realtà virtuale e aumentata in questo ambito. Infine, verrà presentato il caso studio del Metaverso, universo digitale e opportunità in crescita per l’espansione di multinazionali e aziende.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/136854