La conoscenza delle vicende storiche degli Stati Uniti d’America in Italia non è molto diffusa né molto approfondita, ciò che si impara durante le esperienze scolastiche è solo la punta dell’iceberg. Si tende spesso a liquidare l’argomento affermando semplicemente che la grande depressione fu dovuta al fenomeno della sovraproduzione ovvero che si produceva di più di ciò che si vendeva ma con un’analisi più profonda è evidente che la grande depressione non è stata soltanto dovuta ad un difetto dell’assorbimento dell’offerta. È inoltre riduttivo definire il New Deal come il piano in cui vennero messe in pratica le idee di Keynes, sicuramente l’economista diede un contributo importante ma non fu l’unico. L’idea di un intervento dello Stato come regolatore dell’economia è sicuramente fondamentale per capire e definire ciò che il New Deal è stato ma allo stesso tempo questo concetto è riduttivo per spiegare ciò che questo programma fu in grado di mettere in pratica. New Deal ha significato anche creazione di posti di lavoro, interventi in agricoltura, nuovi modi di formare e governare le colonie. È errato identificarlo come un prodotto autenticamente americano, anche se gli americani vogliono crederlo, poiché la maggior parte di questi progetti presero ispirazione da molte altre nazioni europee come la Gran Bretagna, l’Italia, la Germania, la Russia e la Svezia, accendendo così intensi dibattiti globali. Proprio per queste influenze il New Deal venne spesso additato come rosso, comunista o socialista ma pur condividendo delle politiche con l’Unione Sovietica esso non ebbe mai lo scopo di affossare la democrazia, al contrario le politiche intraprese ebbero lo scopo di dare maggiore vitalità alla democrazia. È anche importante ricordare che il New Deal ebbe una forte dimensione generazionale, furono molti i giovani che si cimentarono in questo nuovo progetto per risollevare il paese, un ruolo attivo venne svolto anche dalle donne pur se più nello sfondo e soprattutto si assistette ad un’apertura vero le minoranze, in un paese dove il razzismo verso gli afroamericani era molto forte. Nonostante le sue numerose vittorie furono molti coloro che si opposero al New Deal, l’ostacolo più grande fu lo spirito autenticamente americano, in un paese come gli Stati Uniti dove l’iniziativa privata era sempre stata favorita e sostenuta un intervento statale era visto come un’usurpazione delle libertà e gli americani avevano più paura di perdere le libertà che di morire di fame o di perdere il lavoro.
IL NEW DEAL E LO STATO SOCIALE
SORVILLO, AURORA
2021/2022
Abstract
La conoscenza delle vicende storiche degli Stati Uniti d’America in Italia non è molto diffusa né molto approfondita, ciò che si impara durante le esperienze scolastiche è solo la punta dell’iceberg. Si tende spesso a liquidare l’argomento affermando semplicemente che la grande depressione fu dovuta al fenomeno della sovraproduzione ovvero che si produceva di più di ciò che si vendeva ma con un’analisi più profonda è evidente che la grande depressione non è stata soltanto dovuta ad un difetto dell’assorbimento dell’offerta. È inoltre riduttivo definire il New Deal come il piano in cui vennero messe in pratica le idee di Keynes, sicuramente l’economista diede un contributo importante ma non fu l’unico. L’idea di un intervento dello Stato come regolatore dell’economia è sicuramente fondamentale per capire e definire ciò che il New Deal è stato ma allo stesso tempo questo concetto è riduttivo per spiegare ciò che questo programma fu in grado di mettere in pratica. New Deal ha significato anche creazione di posti di lavoro, interventi in agricoltura, nuovi modi di formare e governare le colonie. È errato identificarlo come un prodotto autenticamente americano, anche se gli americani vogliono crederlo, poiché la maggior parte di questi progetti presero ispirazione da molte altre nazioni europee come la Gran Bretagna, l’Italia, la Germania, la Russia e la Svezia, accendendo così intensi dibattiti globali. Proprio per queste influenze il New Deal venne spesso additato come rosso, comunista o socialista ma pur condividendo delle politiche con l’Unione Sovietica esso non ebbe mai lo scopo di affossare la democrazia, al contrario le politiche intraprese ebbero lo scopo di dare maggiore vitalità alla democrazia. È anche importante ricordare che il New Deal ebbe una forte dimensione generazionale, furono molti i giovani che si cimentarono in questo nuovo progetto per risollevare il paese, un ruolo attivo venne svolto anche dalle donne pur se più nello sfondo e soprattutto si assistette ad un’apertura vero le minoranze, in un paese dove il razzismo verso gli afroamericani era molto forte. Nonostante le sue numerose vittorie furono molti coloro che si opposero al New Deal, l’ostacolo più grande fu lo spirito autenticamente americano, in un paese come gli Stati Uniti dove l’iniziativa privata era sempre stata favorita e sostenuta un intervento statale era visto come un’usurpazione delle libertà e gli americani avevano più paura di perdere le libertà che di morire di fame o di perdere il lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/136759