Il controllo dei biodeteriogeni è importante per preservare i beni culturali da danno meccanico, degrado chimico ed estetico. Sul biodeterioramento si può intervenire in modo indiretto, operando sulle condizioni ambientali, o diretto, trattando gli organismi. In generale, strategie e prodotti sono sempre più orientati ad una maggiore sostenibilità sia per l’ambiente sia per la salute umana. È soprattutto considerata centrale, nella diagnostica preliminare alla realizzazione degli interventi di pulitura, la realizzazione di misure che accertino l’effettiva devitalizzazione degli organismi bersaglio o la loro resistenza ai trattamenti. Possono essere condotte diverse analisi in base alla tipologia di organismi, come analisi fluorimetriche (su organismi fotoautotrofi), marcatura di cellule vitali e non mediante specifiche colorazioni e misurazioni morfometriche (su eterotrofi). Un’ulteriore strategia recentemente proposta è quella di valutare la quantità residua di ATP mediante luminometria, approccio ritenuto vantaggioso in termini di risposta rapida e acquisizione di un dato quantitativo. Nel presente lavoro, in particolare, è stata valutata l’applicabilità del luminometro MVP-Icon (Biocontrol) al di fuori del contesto dell’industria alimentare per il quale è concepito. In particolare la sua applicazione è stata valutata su funghi microcoloniali (biodeteriogeni di beni culturali lapidei), funghi mitosporici (Stachybotrys chartarum, Penicillium chrysogenum; biodeteriogeni di collezioni antropologiche e librarie), alghe verdi coccoidi e filamentose (colonizzatrici di superfici lapidee), trattati o meno con prodotti biocidi. Il risultato delle analisi ATP-metriche è stato confrontato per i funghi con analisi morfometriche e per le alghe con analisi fluorimetriche dell’efficienza fotosintetica. L’indagine condotta su Stachybotrys chartarum ha mostrato una sostanziale congruenza nell’esito delle analisi morfometriche ed ATP-metriche, evidenziando l’efficacia del trattamento con il biocida BiotinT preparato in acqua e isopropanolo (50:50), che blocca la crescita e abbatte i valori di ATP (<13 pg per unità di superficie testata), e l’inefficacia del medesimo prodotto preparato in solo isopropanolo (ATP> 5000 pg). Anche le misure ATP-metriche realizzate su Penicillium chrysogenum trattato con BiotinT hanno evidenziato risposte congruenti, mostrando l’efficacia di una dose maggiore di biocida (16 μl cm^-2) rispetto ad una inferiore (8 μl cm^-2), mentre il trattamento dei funghi microcoloniali con una dose internedia (12 μl cm^-2) è risultato inefficace. Anche per le alghe verdi, il trattamento con BiotinT è risultato efficace, determinando un azzeramento dei parametri fotosintetici e anche un abbattimento dei valori di ATP (<5 pg), variazioni non rilevate con un trattamento con benzalconio cloruro. In conclusione, i risultati ottenuti con il luminometro MVP-Icon, confrontati con altri approcci diagnostici, hanno evidenziato l’idoneità delle misure ATP-metriche nel rilevare l’efficacia dei trattamenti biocidi su microrganismi deteriogeni mantenuti in coltura.
Applicazione del luminometro MVP Icon (Biocontrol) nella valutazione dell’efficacia di trattamenti biocidi per il controllo del biodeterioramento
RONCO, ARIANNA
2020/2021
Abstract
Il controllo dei biodeteriogeni è importante per preservare i beni culturali da danno meccanico, degrado chimico ed estetico. Sul biodeterioramento si può intervenire in modo indiretto, operando sulle condizioni ambientali, o diretto, trattando gli organismi. In generale, strategie e prodotti sono sempre più orientati ad una maggiore sostenibilità sia per l’ambiente sia per la salute umana. È soprattutto considerata centrale, nella diagnostica preliminare alla realizzazione degli interventi di pulitura, la realizzazione di misure che accertino l’effettiva devitalizzazione degli organismi bersaglio o la loro resistenza ai trattamenti. Possono essere condotte diverse analisi in base alla tipologia di organismi, come analisi fluorimetriche (su organismi fotoautotrofi), marcatura di cellule vitali e non mediante specifiche colorazioni e misurazioni morfometriche (su eterotrofi). Un’ulteriore strategia recentemente proposta è quella di valutare la quantità residua di ATP mediante luminometria, approccio ritenuto vantaggioso in termini di risposta rapida e acquisizione di un dato quantitativo. Nel presente lavoro, in particolare, è stata valutata l’applicabilità del luminometro MVP-Icon (Biocontrol) al di fuori del contesto dell’industria alimentare per il quale è concepito. In particolare la sua applicazione è stata valutata su funghi microcoloniali (biodeteriogeni di beni culturali lapidei), funghi mitosporici (Stachybotrys chartarum, Penicillium chrysogenum; biodeteriogeni di collezioni antropologiche e librarie), alghe verdi coccoidi e filamentose (colonizzatrici di superfici lapidee), trattati o meno con prodotti biocidi. Il risultato delle analisi ATP-metriche è stato confrontato per i funghi con analisi morfometriche e per le alghe con analisi fluorimetriche dell’efficienza fotosintetica. L’indagine condotta su Stachybotrys chartarum ha mostrato una sostanziale congruenza nell’esito delle analisi morfometriche ed ATP-metriche, evidenziando l’efficacia del trattamento con il biocida BiotinT preparato in acqua e isopropanolo (50:50), che blocca la crescita e abbatte i valori di ATP (<13 pg per unità di superficie testata), e l’inefficacia del medesimo prodotto preparato in solo isopropanolo (ATP> 5000 pg). Anche le misure ATP-metriche realizzate su Penicillium chrysogenum trattato con BiotinT hanno evidenziato risposte congruenti, mostrando l’efficacia di una dose maggiore di biocida (16 μl cm^-2) rispetto ad una inferiore (8 μl cm^-2), mentre il trattamento dei funghi microcoloniali con una dose internedia (12 μl cm^-2) è risultato inefficace. Anche per le alghe verdi, il trattamento con BiotinT è risultato efficace, determinando un azzeramento dei parametri fotosintetici e anche un abbattimento dei valori di ATP (<5 pg), variazioni non rilevate con un trattamento con benzalconio cloruro. In conclusione, i risultati ottenuti con il luminometro MVP-Icon, confrontati con altri approcci diagnostici, hanno evidenziato l’idoneità delle misure ATP-metriche nel rilevare l’efficacia dei trattamenti biocidi su microrganismi deteriogeni mantenuti in coltura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/136621