Lung cancer is one of the most frequent malignancies in the general population and the leading cause of death in oncology. About 70% of all lung cancer cases estimated each year are non-small cell lung cancer (NSCLC), of which adenocarcinoma is the most frequent histotype. In recent years, advances in the therapeutic field have been significantly relevant in NSCLC with the expression of gene alterations (also defined as oncogene addicted NSCLC), identified through new molecular biology approaches. These progressive discoveries have then given the possibility of producing and using innovative biological drugs, aimed at blocking uncontrolled tumor cell proliferation and therefore slowing down the evolution of the disease. These research developments were accompanied by the birth of radiomics. Radiomics is a field of application based on the extraction and analysis of a large amount of data obtained from radiological images. The subsequent correlation of the extracted characteristics with diagnostic information or therapeutic results for a specific patient population allows for the creation of prediction models that are potentially capable of revolutionizing the approach to the diagnosis and treatment of lung cancer. In this discussion the radiomic approach was described, with the detail of the analysis of the procedures that characterize it, aimed at the diagnosis, histopathological and molecular characterization of non-small cell lung cancer, as well as at the staging and management of treatments, with particular attention to oncogenic-addicted tumors. From this description the promising prospects, but also the current limitations and criticalities emerged. The studies cited and those still in progress in the field of thoracic oncology, suggest that radiomics in the next decade can be progressively implemented, in favor of patients affected by NSCLC with molecular alterations, to optimize their diagnostic-therapeutic management with methods more and more accurate and less and less invasive.

Il tumore del polmone è una delle neoplasie più frequenti nella popolazione generale e la prima causa di morte in campo oncologico. Circa il 70% di tutti i casi di tumore polmonare stimati ogni anno è rappresentato dal tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC), di cui l’adenocarcinoma è l’istotipo più frequente. Negli ultimi anni gli avanzamenti in ambito terapeutico sono stati significativamente rilevanti nel NSCLC con espressione di alterazioni geniche (definito anche oncogene addicted NSCLC), identificate attraverso nuovi approcci di biologia molecolare. Queste progressive scoperte hanno dato poi la possibilità di produrre ed impiegare innovativi farmaci biologici, volti a bloccare la proliferazione cellulare tumorale incontrollata e dunque a rallentare l’evoluzione della malattia. A questi sviluppi della ricerca, si è affiancata la nascita della radiomica. La radiomica è un campo di applicazione basato sull’estrazione e l’analisi di una grande quantità di dati ricavati dalle immagini radiologiche. La successiva correlazione delle caratteristiche estratte con le informazioni diagnostiche o i risultati terapeutici per una determinata popolazione di pazienti permette di creare modelli di previsione potenzialmente in grado di rivoluzionare l’approccio alla diagnosi ed al trattamento della neoplasia polmonare. In questa trattazione è stato descritto l’approccio radiomico, con il dettaglio dell’analisi dei procedimenti che lo caratterizzano, mirato alla diagnosi, caratterizzazione istopatologica e molecolare del tumore del polmone non a piccole cellule, nonché alla stadiazione e gestione dei trattamenti, con una particolare attenzione ai tumori oncogene-addicted. Da questa descrizione sono emerse le promettenti prospettive, ma anche gli attuali limiti e le criticità. Gli studi citati e quelli ancora in corso nell’ambito dell’oncologia toracica, suggeriscono che la radiomica nel prossimo decennio possa progressivamente essere implementata, in particolare in favore dei pazienti affetti da NSCLC con alterazioni molecolari, per ottimizzarne la gestione diagnostico-terapeutica con metodiche sempre più accurate e sempre meno invasive.

Radiomica e medicina di precisione nel tumore del polmone: applicazione nelle neoplasie oncogene addicted.

ROSSO, VANESSA
2020/2021

Abstract

Il tumore del polmone è una delle neoplasie più frequenti nella popolazione generale e la prima causa di morte in campo oncologico. Circa il 70% di tutti i casi di tumore polmonare stimati ogni anno è rappresentato dal tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC), di cui l’adenocarcinoma è l’istotipo più frequente. Negli ultimi anni gli avanzamenti in ambito terapeutico sono stati significativamente rilevanti nel NSCLC con espressione di alterazioni geniche (definito anche oncogene addicted NSCLC), identificate attraverso nuovi approcci di biologia molecolare. Queste progressive scoperte hanno dato poi la possibilità di produrre ed impiegare innovativi farmaci biologici, volti a bloccare la proliferazione cellulare tumorale incontrollata e dunque a rallentare l’evoluzione della malattia. A questi sviluppi della ricerca, si è affiancata la nascita della radiomica. La radiomica è un campo di applicazione basato sull’estrazione e l’analisi di una grande quantità di dati ricavati dalle immagini radiologiche. La successiva correlazione delle caratteristiche estratte con le informazioni diagnostiche o i risultati terapeutici per una determinata popolazione di pazienti permette di creare modelli di previsione potenzialmente in grado di rivoluzionare l’approccio alla diagnosi ed al trattamento della neoplasia polmonare. In questa trattazione è stato descritto l’approccio radiomico, con il dettaglio dell’analisi dei procedimenti che lo caratterizzano, mirato alla diagnosi, caratterizzazione istopatologica e molecolare del tumore del polmone non a piccole cellule, nonché alla stadiazione e gestione dei trattamenti, con una particolare attenzione ai tumori oncogene-addicted. Da questa descrizione sono emerse le promettenti prospettive, ma anche gli attuali limiti e le criticità. Gli studi citati e quelli ancora in corso nell’ambito dell’oncologia toracica, suggeriscono che la radiomica nel prossimo decennio possa progressivamente essere implementata, in particolare in favore dei pazienti affetti da NSCLC con alterazioni molecolari, per ottimizzarne la gestione diagnostico-terapeutica con metodiche sempre più accurate e sempre meno invasive.
ITA
Lung cancer is one of the most frequent malignancies in the general population and the leading cause of death in oncology. About 70% of all lung cancer cases estimated each year are non-small cell lung cancer (NSCLC), of which adenocarcinoma is the most frequent histotype. In recent years, advances in the therapeutic field have been significantly relevant in NSCLC with the expression of gene alterations (also defined as oncogene addicted NSCLC), identified through new molecular biology approaches. These progressive discoveries have then given the possibility of producing and using innovative biological drugs, aimed at blocking uncontrolled tumor cell proliferation and therefore slowing down the evolution of the disease. These research developments were accompanied by the birth of radiomics. Radiomics is a field of application based on the extraction and analysis of a large amount of data obtained from radiological images. The subsequent correlation of the extracted characteristics with diagnostic information or therapeutic results for a specific patient population allows for the creation of prediction models that are potentially capable of revolutionizing the approach to the diagnosis and treatment of lung cancer. In this discussion the radiomic approach was described, with the detail of the analysis of the procedures that characterize it, aimed at the diagnosis, histopathological and molecular characterization of non-small cell lung cancer, as well as at the staging and management of treatments, with particular attention to oncogenic-addicted tumors. From this description the promising prospects, but also the current limitations and criticalities emerged. The studies cited and those still in progress in the field of thoracic oncology, suggest that radiomics in the next decade can be progressively implemented, in favor of patients affected by NSCLC with molecular alterations, to optimize their diagnostic-therapeutic management with methods more and more accurate and less and less invasive.
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