Gustavo Zagrebelsky è un ex giudice della Corte costituzionale italiana, oltre ad aver insegnato diritto costituzionale nelle Università di Torino e di Sassari. I suoi studi sui più grandi giuristi italiani del passato, come Costantino Mortati, Leopoldo Elia e Piero Calamandrei, così come la sua esperienza come professore e giudice, lo hanno portato a sviluppare un'idea profonda di come il diritto contemporaneo sia cambiato negli ultimi decenni. Dalla pubblicazione di Diritto mite, avvenuta nel 1992, Zagrebelsky inizia a spiegare le novità che la moderna Costituzione italiana, che ha introdotto, accanto al lato formale della legge (lex), il lato materiale (ius), ha fornito al diritto contemporaneo e allo Stato costituzionale. La legge ha fatto molta strada dalla nascita della Costituzione, come spiega Zagrebelsky nei suoi libri: il sistema giuridico, che era una raccolta coerente di leggi, si è ora trasformato in un insieme caotico di regole, che rende il lavoro dei giudici più difficile di quello che era; lo Stato, che era governato solo dalla legge, si è ora trasformato nel moderno Stato costituzionale, dove la legge stessa è stata messa sotto processo dalla Corte costituzionale; infine, la scienza giuridica, che in precedenza era considerata una tecnica formale e astratta, si è ora trasformato in una scienza pratica con importanti conseguenze sulla realtà, fornendo ai giudici un ruolo significativo nella creazione di nuovi diritti. Evidenziare queste differenze e spiegarne la causa è proprio lo scopo di Diritto mite, Intorno alla Legge, e Diritto allo Specchio, i tre libri di Zagrebelsky che saranno discussi nel seguente lavoro. Leggendo le sue opere, è facile convincersi della lunga distanza che l'umanità ha percorso dal dopoguerra ad oggi.

Ripartire dalla giustizia: la filosofia di Gustavo Zagrebelsky tra diritto e politica ​

IACOVIELLO, LEONE NICCOLÒ
2022/2023

Abstract

Gustavo Zagrebelsky è un ex giudice della Corte costituzionale italiana, oltre ad aver insegnato diritto costituzionale nelle Università di Torino e di Sassari. I suoi studi sui più grandi giuristi italiani del passato, come Costantino Mortati, Leopoldo Elia e Piero Calamandrei, così come la sua esperienza come professore e giudice, lo hanno portato a sviluppare un'idea profonda di come il diritto contemporaneo sia cambiato negli ultimi decenni. Dalla pubblicazione di Diritto mite, avvenuta nel 1992, Zagrebelsky inizia a spiegare le novità che la moderna Costituzione italiana, che ha introdotto, accanto al lato formale della legge (lex), il lato materiale (ius), ha fornito al diritto contemporaneo e allo Stato costituzionale. La legge ha fatto molta strada dalla nascita della Costituzione, come spiega Zagrebelsky nei suoi libri: il sistema giuridico, che era una raccolta coerente di leggi, si è ora trasformato in un insieme caotico di regole, che rende il lavoro dei giudici più difficile di quello che era; lo Stato, che era governato solo dalla legge, si è ora trasformato nel moderno Stato costituzionale, dove la legge stessa è stata messa sotto processo dalla Corte costituzionale; infine, la scienza giuridica, che in precedenza era considerata una tecnica formale e astratta, si è ora trasformato in una scienza pratica con importanti conseguenze sulla realtà, fornendo ai giudici un ruolo significativo nella creazione di nuovi diritti. Evidenziare queste differenze e spiegarne la causa è proprio lo scopo di Diritto mite, Intorno alla Legge, e Diritto allo Specchio, i tre libri di Zagrebelsky che saranno discussi nel seguente lavoro. Leggendo le sue opere, è facile convincersi della lunga distanza che l'umanità ha percorso dal dopoguerra ad oggi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/136572