Il diabete mellito, una delle più diffuse patologie non trasmissibili, è una malattia metabolica cronica caratterizzata da una condizione di iperglicemia (elevati livelli di glucosio nel sangue). La regolazione delle glicemia si basa sull’azione degli ormoni pancreatici insulina e glucagone; in certi casi l’attività dell’insulina può risultare alterata, portando quindi alla condizione di diabete. Diversamente da quello di tipo I, che è definito insulino-dipendente, il diabete di tipo II è insulinoindipendente e può essere trattato con medicinali di diverso tipo e con un’alimentazione corretta. Il ruolo dell’alimentazione nel controllo della glicemia e del diabete è infatti in continua scoperta; nel corso di questa tesi si illustrano gli effetti di 5 alimenti o sostanze bioattive (ad esempio estratti di alimenti): il riso nero, il riso rosso, il riso viola, l’oleuropeina e Gymnema inodorum. Grazie al loro contenuto in steroli, polifenoli e peptidi bioattivi svolgono infatti un’azione ipoglicemica o antiiperglicemica. Il riso nero waxy (il cui amido è costituito nella quasi totalità da amilopectina) agisce sui simportatori sodio-glucosio SGLT1 e sui trasportatori del glucosio GLUT2 e GLUT4, migliorando la condizione di iperglicemia di ratti resi diabetici con l’uso della streptozotocina. La crusca di riso rosso e di riso viola invece agiscono su GLUT2 e GLUT4 up-regolando la loro espressione, e in concerto con l’insulina riducono la glicemia in una linea di preadipociti murini. L’oleuropeina, un secoiridoide presente nelle olive, nelle foglie d’olivo e in minore quantità nell’olio d’oliva, costituisce la quasi totalità dell’OLE (l’estratto di foglie di olivo), che spesso viene impiegato come integratore per le sue proprietà sul sistema cardiovascolare e sulla regolazione della glicemia. In questo caso la sua azione viene valutata su una linea di cellule Caco-2/TC7 e sugli oociti di Xenopus. L’OLE agisce sui trasportatori GLUT2 e GLUT5, nonché sugli enzimi saccarasi ed isomaltasi, inibendo in modo significativo il trasporto di glucosio. Infine, Gymnema inodorum, una pianta i cui estratti sono particolarmente diffusi in Asia, contribuisce ad ridurre la glicemia grazie all’azione del suo glucoside triterpenico GIA1; questo agisce soprattutto sull’uptake di glucosio da parte dei SGLT1. Questo viene appurato in seguito a studi su una linea di cellule Caco-2, nelle quali si saggia l’assorbimento di un desossiglucosio. L’effetto del GIA1 risulta significativo se oltre all’uptake ridotto del glucosio a livello intestinale si tiene in considerazione anche l’effetto sull’attività dell’α-glucosidasi. Quanto discusso mette nuovamente in luce l’importanza di un’alimentazione equilibrata, consapevole e varia. L’utilizzo di integratori a base degli alimenti o estratti sopra citati potrebbe quindi ritenersi parte fondamentale nel trattamento del diabete mellito di tipo II.

Diabete e alimentazione: il ruolo degli alimenti nella regolazione della glicemia

GALETTO, CHIARA
2021/2022

Abstract

Il diabete mellito, una delle più diffuse patologie non trasmissibili, è una malattia metabolica cronica caratterizzata da una condizione di iperglicemia (elevati livelli di glucosio nel sangue). La regolazione delle glicemia si basa sull’azione degli ormoni pancreatici insulina e glucagone; in certi casi l’attività dell’insulina può risultare alterata, portando quindi alla condizione di diabete. Diversamente da quello di tipo I, che è definito insulino-dipendente, il diabete di tipo II è insulinoindipendente e può essere trattato con medicinali di diverso tipo e con un’alimentazione corretta. Il ruolo dell’alimentazione nel controllo della glicemia e del diabete è infatti in continua scoperta; nel corso di questa tesi si illustrano gli effetti di 5 alimenti o sostanze bioattive (ad esempio estratti di alimenti): il riso nero, il riso rosso, il riso viola, l’oleuropeina e Gymnema inodorum. Grazie al loro contenuto in steroli, polifenoli e peptidi bioattivi svolgono infatti un’azione ipoglicemica o antiiperglicemica. Il riso nero waxy (il cui amido è costituito nella quasi totalità da amilopectina) agisce sui simportatori sodio-glucosio SGLT1 e sui trasportatori del glucosio GLUT2 e GLUT4, migliorando la condizione di iperglicemia di ratti resi diabetici con l’uso della streptozotocina. La crusca di riso rosso e di riso viola invece agiscono su GLUT2 e GLUT4 up-regolando la loro espressione, e in concerto con l’insulina riducono la glicemia in una linea di preadipociti murini. L’oleuropeina, un secoiridoide presente nelle olive, nelle foglie d’olivo e in minore quantità nell’olio d’oliva, costituisce la quasi totalità dell’OLE (l’estratto di foglie di olivo), che spesso viene impiegato come integratore per le sue proprietà sul sistema cardiovascolare e sulla regolazione della glicemia. In questo caso la sua azione viene valutata su una linea di cellule Caco-2/TC7 e sugli oociti di Xenopus. L’OLE agisce sui trasportatori GLUT2 e GLUT5, nonché sugli enzimi saccarasi ed isomaltasi, inibendo in modo significativo il trasporto di glucosio. Infine, Gymnema inodorum, una pianta i cui estratti sono particolarmente diffusi in Asia, contribuisce ad ridurre la glicemia grazie all’azione del suo glucoside triterpenico GIA1; questo agisce soprattutto sull’uptake di glucosio da parte dei SGLT1. Questo viene appurato in seguito a studi su una linea di cellule Caco-2, nelle quali si saggia l’assorbimento di un desossiglucosio. L’effetto del GIA1 risulta significativo se oltre all’uptake ridotto del glucosio a livello intestinale si tiene in considerazione anche l’effetto sull’attività dell’α-glucosidasi. Quanto discusso mette nuovamente in luce l’importanza di un’alimentazione equilibrata, consapevole e varia. L’utilizzo di integratori a base degli alimenti o estratti sopra citati potrebbe quindi ritenersi parte fondamentale nel trattamento del diabete mellito di tipo II.
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