La crescita incontrollata della finanziarizzazione e il proliferare dei centri finanziari offshore (o paradisi fiscali) in ogni angolo del globo implicano una serie di conseguenze assolutamente rilevanti sui piani economico, finanziario, sociale e giuridico in una dimensione macroscopica che accomuna tutti gli attori del mercato. Più nello specifico, il termine offshore indica, genericamente, la possibilità, per un operatore economico all’interno del mercato, di svolgere le proprie attività in un regime normativo distaccato dalla legislazione del suo paese di origine, evidentemente per trarne il più possibile vantaggi e benefici (di cui altrimenti non godrebbe) a scapito della collettività che riveste la sua comunità di appartenenza; prendendo a riferimento un’impresa, è quindi fondamentale sottolineare come decisioni manageriali legate, ad esempio, alla pianificazione finanziaria non impattano soltanto su di essa, bensì in senso lato, andando a ricadere su tutti gli stakeholders ed anche su coloro che non vengono direttamente individuati come tali. Qualora quest’impresa a cui ci si riferisce svolgesse le proprie operazioni finanziarie tramite i centri offshore, questi effetti non potrebbero che essere amplificati, come si vedrà nella tesi. Questo elaborato, strutturato in due capitoli, si propone di dare cenni introduttivi alla finanziarizzazione e alla rilevanza dei paradisi fiscali nel moderno sistema finanziario, per poi analizzare dall’esterno, più specificatamente, gli effetti di questi macrofenomeni nella finanza d’impresa, con particolare riferimento alle modifiche della governance e delle strategie finanziarie delle società e alle implicazioni legali e reputazionali derivanti dalla ricerca dei capitali con dinamiche di dumping fiscale, transfer pricing e round-tripping degli investimenti.
Finanza d'impresa e tax havens
BRAGA, DAVIDE
2021/2022
Abstract
La crescita incontrollata della finanziarizzazione e il proliferare dei centri finanziari offshore (o paradisi fiscali) in ogni angolo del globo implicano una serie di conseguenze assolutamente rilevanti sui piani economico, finanziario, sociale e giuridico in una dimensione macroscopica che accomuna tutti gli attori del mercato. Più nello specifico, il termine offshore indica, genericamente, la possibilità, per un operatore economico all’interno del mercato, di svolgere le proprie attività in un regime normativo distaccato dalla legislazione del suo paese di origine, evidentemente per trarne il più possibile vantaggi e benefici (di cui altrimenti non godrebbe) a scapito della collettività che riveste la sua comunità di appartenenza; prendendo a riferimento un’impresa, è quindi fondamentale sottolineare come decisioni manageriali legate, ad esempio, alla pianificazione finanziaria non impattano soltanto su di essa, bensì in senso lato, andando a ricadere su tutti gli stakeholders ed anche su coloro che non vengono direttamente individuati come tali. Qualora quest’impresa a cui ci si riferisce svolgesse le proprie operazioni finanziarie tramite i centri offshore, questi effetti non potrebbero che essere amplificati, come si vedrà nella tesi. Questo elaborato, strutturato in due capitoli, si propone di dare cenni introduttivi alla finanziarizzazione e alla rilevanza dei paradisi fiscali nel moderno sistema finanziario, per poi analizzare dall’esterno, più specificatamente, gli effetti di questi macrofenomeni nella finanza d’impresa, con particolare riferimento alle modifiche della governance e delle strategie finanziarie delle società e alle implicazioni legali e reputazionali derivanti dalla ricerca dei capitali con dinamiche di dumping fiscale, transfer pricing e round-tripping degli investimenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/136391