This paper aims to study how the labelling theory, according to which the way people are seen by others influences the idea they have of themselves and their future behaviors (Thompson, 2014), could be applied to people who refuse to be vaccinated against Covid-19, defined no vax (Treccani, 2017). In particular, attention will be focused on the causes and negative effects of social labelling and later, it will be observed if even those who are against the obligation to vaccinate could be considered "victims" of stigmatization. In order to study this possible aspect of labeling theory, an in-depth analysis of the scientific literature concerning this theory was initially carried out. To do this, scientific texts found through the use of Psycinfo and Google Scholar were used. Later, some online newspaper articles were used to delve into the evolution of no vax thinking, the possible causes and consequences of this social stigma. Finally, a comparison was made between the information found in scientific literature and that read in journalistic articles to identify the possible similarities. At the end of this work, a possible correspondence has been identified in the causes that lead to stigmatization: social categorization (see Fatto Quotidiano.it, 2022; see Stampa.it, 2022; Schlier & Lincoln, 2019) and power (Lacaze, 2008; see Magnani, 2021; Repubblica.it, 2021). Moreover, a similarity has been seen in some of the negative effects produced by labelling: the removal from society (Ciaravolo, 2012; see D.L. 105/2021; D.L. 127/2021), the reduction of quality of life (Thompson, 2014; see D.L. 105/2021; D.L. 127/2021), the increased likelihood of committing future deviant acts (Ciaravolo, 2012; see, Fatto Quotidiano.it, 2022; Repubblica.it, 2021), the change of the concept of self (Ciaravolo, 2012), the implementation of strategies to protect against some effects (Di Claudio, 2022; Link et al., 1989; see Repubblica.it, 2021), discrimination (Di Claudio, 2022; Lacaze, 2008) and waiting for refusal (Link, 1987). However, this study is only a research proposal, therefore its only intent is to raise the doubt that there may be a possible application of the labeling theory to people no vax. It is clear that further studies are needed to deal with this phenomenon scientifically.

Questo elaborato si propone di studiare come la teoria dell’etichettamento sociale, secondo cui la maniera in cui le persone vengono viste dalle altre influenza l’idea che hanno di sé e i loro comportamenti futuri (Thompson, 2014), potrebbe essere applicata alle persone che rifiutano di vaccinarsi contro il Covid-19, definite no vax (Treccani, 2017). In particolare, si porrà l’attenzione sulle cause e sugli effetti negativi dell’etichettamento sociale e in seguito, si osserverà se anche i soggetti che sono contro l’obbligo vaccinale potrebbero essere considerati “vittime” della stigmatizzazione. Per studiare questo possibile risvolto della teoria dell’etichettamento è stata svolta, inizialmente, un’analisi approfondita della letteratura scientifica riguardante tale teoria. Per far ciò, sono stati utilizzati testi scientifici trovati tramite l’utilizzo di PsycInfo e Google Scholar. Successivamente, sono stati usati alcuni articoli di giornale online per approfondire l’evoluzione del pensiero no vax, le possibili cause e conseguenze di tale stigma sociale. Infine, si è svolto un confronto tra le informazioni trovate nella letteratura scientifica e quelle lette negli articoli giornalistici per individuarne le possibili similitudini. Al termine di questo elaborato è stata individuata una possibile corrispondenza nelle cause che portano alla stigmatizzazione: la categorizzazione sociale (vedi il Fatto Quotidiano.it, 2022; vedi la Stampa.it, 2022; Schlier & Lincoln, 2019) e il potere (Lacaze, 2008; vedi Magnani, 2021; Repubblica.it, 2021). Inoltre, è stata vista una somiglianza in alcuni degli effetti negativi prodotti dall’etichettamento: l’allontanamento dalla società (Ciaravolo, 2012; vedi D.L. 105/2021; D.L. 127/2021), la riduzione della qualità di vita (Thompson, 2014; vedi D.L. 105/2021; D.L. 127/2021), l’aumento della probabilità di commettere atti devianti futuri (Ciaravolo, 2012; vedi, Il Fatto Quotidiano, 2022; Repubblica.it, 2021), il cambiamento del concetto di sé (Ciaravolo, 2012), la messa in atto di strategie per proteggersi da tali effetti (Di Claudio, 2022; Link et al., 1989; vedi Repubblica.it, 2021), la discriminazione (Di Claudio, 2022; Lacaze, 2008) e l’attesa di rifiuto (Link, 1987). Tuttavia, questo studio è solamente una proposta di ricerca, pertanto ha come unico intento porre il dubbio che possa esserci una possibile applicazione della teoria dell’etichettamento alle persone no vax. Risulta evidente che sono necessari ulteriori studi per trattare in maniera scientifica questo fenomeno.

La teoria dell'etichettamento ai tempi del Covid-19

ROSSI, FEDERICA
2021/2022

Abstract

Questo elaborato si propone di studiare come la teoria dell’etichettamento sociale, secondo cui la maniera in cui le persone vengono viste dalle altre influenza l’idea che hanno di sé e i loro comportamenti futuri (Thompson, 2014), potrebbe essere applicata alle persone che rifiutano di vaccinarsi contro il Covid-19, definite no vax (Treccani, 2017). In particolare, si porrà l’attenzione sulle cause e sugli effetti negativi dell’etichettamento sociale e in seguito, si osserverà se anche i soggetti che sono contro l’obbligo vaccinale potrebbero essere considerati “vittime” della stigmatizzazione. Per studiare questo possibile risvolto della teoria dell’etichettamento è stata svolta, inizialmente, un’analisi approfondita della letteratura scientifica riguardante tale teoria. Per far ciò, sono stati utilizzati testi scientifici trovati tramite l’utilizzo di PsycInfo e Google Scholar. Successivamente, sono stati usati alcuni articoli di giornale online per approfondire l’evoluzione del pensiero no vax, le possibili cause e conseguenze di tale stigma sociale. Infine, si è svolto un confronto tra le informazioni trovate nella letteratura scientifica e quelle lette negli articoli giornalistici per individuarne le possibili similitudini. Al termine di questo elaborato è stata individuata una possibile corrispondenza nelle cause che portano alla stigmatizzazione: la categorizzazione sociale (vedi il Fatto Quotidiano.it, 2022; vedi la Stampa.it, 2022; Schlier & Lincoln, 2019) e il potere (Lacaze, 2008; vedi Magnani, 2021; Repubblica.it, 2021). Inoltre, è stata vista una somiglianza in alcuni degli effetti negativi prodotti dall’etichettamento: l’allontanamento dalla società (Ciaravolo, 2012; vedi D.L. 105/2021; D.L. 127/2021), la riduzione della qualità di vita (Thompson, 2014; vedi D.L. 105/2021; D.L. 127/2021), l’aumento della probabilità di commettere atti devianti futuri (Ciaravolo, 2012; vedi, Il Fatto Quotidiano, 2022; Repubblica.it, 2021), il cambiamento del concetto di sé (Ciaravolo, 2012), la messa in atto di strategie per proteggersi da tali effetti (Di Claudio, 2022; Link et al., 1989; vedi Repubblica.it, 2021), la discriminazione (Di Claudio, 2022; Lacaze, 2008) e l’attesa di rifiuto (Link, 1987). Tuttavia, questo studio è solamente una proposta di ricerca, pertanto ha come unico intento porre il dubbio che possa esserci una possibile applicazione della teoria dell’etichettamento alle persone no vax. Risulta evidente che sono necessari ulteriori studi per trattare in maniera scientifica questo fenomeno.
ITA
This paper aims to study how the labelling theory, according to which the way people are seen by others influences the idea they have of themselves and their future behaviors (Thompson, 2014), could be applied to people who refuse to be vaccinated against Covid-19, defined no vax (Treccani, 2017). In particular, attention will be focused on the causes and negative effects of social labelling and later, it will be observed if even those who are against the obligation to vaccinate could be considered "victims" of stigmatization. In order to study this possible aspect of labeling theory, an in-depth analysis of the scientific literature concerning this theory was initially carried out. To do this, scientific texts found through the use of Psycinfo and Google Scholar were used. Later, some online newspaper articles were used to delve into the evolution of no vax thinking, the possible causes and consequences of this social stigma. Finally, a comparison was made between the information found in scientific literature and that read in journalistic articles to identify the possible similarities. At the end of this work, a possible correspondence has been identified in the causes that lead to stigmatization: social categorization (see Fatto Quotidiano.it, 2022; see Stampa.it, 2022; Schlier & Lincoln, 2019) and power (Lacaze, 2008; see Magnani, 2021; Repubblica.it, 2021). Moreover, a similarity has been seen in some of the negative effects produced by labelling: the removal from society (Ciaravolo, 2012; see D.L. 105/2021; D.L. 127/2021), the reduction of quality of life (Thompson, 2014; see D.L. 105/2021; D.L. 127/2021), the increased likelihood of committing future deviant acts (Ciaravolo, 2012; see, Fatto Quotidiano.it, 2022; Repubblica.it, 2021), the change of the concept of self (Ciaravolo, 2012), the implementation of strategies to protect against some effects (Di Claudio, 2022; Link et al., 1989; see Repubblica.it, 2021), discrimination (Di Claudio, 2022; Lacaze, 2008) and waiting for refusal (Link, 1987). However, this study is only a research proposal, therefore its only intent is to raise the doubt that there may be a possible application of the labeling theory to people no vax. It is clear that further studies are needed to deal with this phenomenon scientifically.
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