Il 31 agosto 2021 è stato ufficialmente completato il ritiro delle truppe americane e dell’alleanza NATO dall’Afghanistan, atto finale dell’intervento occidentale cominciato esattamente vent’anni prima in risposta agli attentati dell’11 settembre 2001 ad opera della cellula terroristica Al-Qai’da, presente nel territorio afghano; vent’anni durante i quali gli occidentali, nello spazio delle tre grandi missioni “Enduring Freedom”, “International Security Assistance Force” e “Resolute Support”, hanno realizzato numerose operazioni militari volte ad eliminare i jihadisti ed espellere i talebani presenti sul territorio, nonché numerosi progetti umanitari e di ricostruzione e democratizzazione del Paese che complessivamente hanno avuto un costo economico ed umano molto elevato (oltre 2.300 miliardi spesi e 240 mila vittime). Nonostante gli elevati costi però, ancor prima che l’ultimo aereo alleato facesse ritorno in patria, i talebani hanno rapidamente riconquistato il potere, eliminando con estrema facilità il frutto dell’operato occidentale e riportando il Paese sotto la guida della sharia. Com’è possibile? Obiettivo di questa analisi è comprendere le dinamiche tali per cui, vent’anni e ingenti risorse utilizzate dopo, il Paese si ritrovi nuovamente in una situazione antecedente l’arrivo della coalizione guidata dagli Stati Uniti, nonché i motivi dell’inefficace azione degli alleati: numerosi e costanti nel tempo sono stati gli errori da loro compiuti, i quali, preferendo tutelare le loro vite, hanno lasciato gran parte delle operazioni militari nelle mani delle impreparate e frequentemente corrotte milizie afghane, facilitando così la riorganizzazione e il ritorno degli studenti coranici, i quali, avvantaggiati anche dal momentaneo spostamento dell’attenzione internazionale con la guerra irachena del 2003, non hanno riscontrato neppure una violenta opposizione civile, poiché anche il tentativo di “conquistare il cuore e le menti” della NATO per poter avviare un progetto di ricostruzione economica e sociale non è andato in porto per diverse ragioni. Ripercorrendo gli eventi storici più importanti del conflitto, inoltre, particolare focus è stato realizzato sul contributo italiano, i numerosi traguardi raggiunti e il modo in cui il sostegno popolare alla causa sia cambiato nel tempo a seconda dei diversi aspetti evidenziati ed utilizzati nella presentazione di questo all’opinione pubblica dai differenti governi che si sono susseguiti negli anni 2003-2019. Complessivamente, dunque, l’analisi, tracciando parallelamente un percorso storico dell’operato occidentale ed un’analisi critica di questo, tra errate rappresentazioni della realtà, contraddizioni e immoralità, individua gli evidenti sbagli e lacune celati in zone d’ombra che hanno determinato nel lungo periodo il fallimento, nonché l’inutilità, dell’intervento nel Paese ora nuovamente in mano ai talebani che ne stanno trasformando il profilo, sempre più vicino a diventare un Emirato.
Afghanistan: errori, contraddizioni e lacune della longest war occidentale
AMATO, MARIA
2020/2021
Abstract
Il 31 agosto 2021 è stato ufficialmente completato il ritiro delle truppe americane e dell’alleanza NATO dall’Afghanistan, atto finale dell’intervento occidentale cominciato esattamente vent’anni prima in risposta agli attentati dell’11 settembre 2001 ad opera della cellula terroristica Al-Qai’da, presente nel territorio afghano; vent’anni durante i quali gli occidentali, nello spazio delle tre grandi missioni “Enduring Freedom”, “International Security Assistance Force” e “Resolute Support”, hanno realizzato numerose operazioni militari volte ad eliminare i jihadisti ed espellere i talebani presenti sul territorio, nonché numerosi progetti umanitari e di ricostruzione e democratizzazione del Paese che complessivamente hanno avuto un costo economico ed umano molto elevato (oltre 2.300 miliardi spesi e 240 mila vittime). Nonostante gli elevati costi però, ancor prima che l’ultimo aereo alleato facesse ritorno in patria, i talebani hanno rapidamente riconquistato il potere, eliminando con estrema facilità il frutto dell’operato occidentale e riportando il Paese sotto la guida della sharia. Com’è possibile? Obiettivo di questa analisi è comprendere le dinamiche tali per cui, vent’anni e ingenti risorse utilizzate dopo, il Paese si ritrovi nuovamente in una situazione antecedente l’arrivo della coalizione guidata dagli Stati Uniti, nonché i motivi dell’inefficace azione degli alleati: numerosi e costanti nel tempo sono stati gli errori da loro compiuti, i quali, preferendo tutelare le loro vite, hanno lasciato gran parte delle operazioni militari nelle mani delle impreparate e frequentemente corrotte milizie afghane, facilitando così la riorganizzazione e il ritorno degli studenti coranici, i quali, avvantaggiati anche dal momentaneo spostamento dell’attenzione internazionale con la guerra irachena del 2003, non hanno riscontrato neppure una violenta opposizione civile, poiché anche il tentativo di “conquistare il cuore e le menti” della NATO per poter avviare un progetto di ricostruzione economica e sociale non è andato in porto per diverse ragioni. Ripercorrendo gli eventi storici più importanti del conflitto, inoltre, particolare focus è stato realizzato sul contributo italiano, i numerosi traguardi raggiunti e il modo in cui il sostegno popolare alla causa sia cambiato nel tempo a seconda dei diversi aspetti evidenziati ed utilizzati nella presentazione di questo all’opinione pubblica dai differenti governi che si sono susseguiti negli anni 2003-2019. Complessivamente, dunque, l’analisi, tracciando parallelamente un percorso storico dell’operato occidentale ed un’analisi critica di questo, tra errate rappresentazioni della realtà, contraddizioni e immoralità, individua gli evidenti sbagli e lacune celati in zone d’ombra che hanno determinato nel lungo periodo il fallimento, nonché l’inutilità, dell’intervento nel Paese ora nuovamente in mano ai talebani che ne stanno trasformando il profilo, sempre più vicino a diventare un Emirato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/136375