Fin dall'antica Grecia gli individui affetti da disabilità uditive sensoriali venivano emarginati perché considerati come ostacoli per lo sviluppo della società e non avevano accesso né all'istruzione né alla vita sociale e politica. Il primo a porre l'attenzione sull'importanza dell'educazione ai sordi fu Padre Ponce de Leon, inventore della Lingua dei Segni Spagnola. Solo alla fine del 1700 furono inaugurate le prime scuole per le persone sorde e durante il Congresso di Milano del 1800 fu approvato un nuovo metodo educativo. I successivi traguardi vennero raggiunti nei primi decenni del secolo scorso con le riforme elaborate e attuate per garantire i diritti fondamentali alla comunità sorda. Nel corso del Novecento furono svolte numerose ricerche in ambito scientifico sia per approfondire le cause e le conseguenze di questa disabilità sia per trovare una soluzione che compensasse il deficit e quelle relative ai processi cognitivi e relazionali per abbattere la barriera dell'emarginazione e migliorare la qualità della vita. La disabilità uditiva condiziona il processo di socializzazione e di comunicazione dell’individuo in ogni ambiente della vita e in particolar modo sia all’interno del nucleo familiare sia in ambito scolastico. Le difficoltà relazionali si riscontrano da entrambe le parti; i genitori, dopo aver preso consapevolezza dei limiti e delle capacità del/della figlio/a instaurano un rapporto nel quale entrambe le parti possano sentirsi libere di esprimersi e, la maggior parte dei genitori non usano il labiale ma vanno incontro alle esigenze dei figli sordi comunicando con la LIS. Per quanto riguarda l’ambiente scolastico più della metà degli insegnanti non è a conoscenza della LIS e quasi tutti i docenti adottano delle tecniche per includere gli alunni sordi durante la spiegazione in classe o meglio per richiamare la loro attenzione, ma in questo modo sono sempre loro a doversi adottare al contesto e non viceversa e questo li porta a ricercare gli ambienti in cui riescono ad essere loro stessi e soprattutto contesti i cui membri sono a loro volta affetti da disabilità uditiva, in cui l’unico metodo di comunicazione è la LIS e in cui si sentono realmente inclusi. Negli ultimi decenni, grazie allo sviluppo tecnologico sono stati ideati, costruiti e perfezionati diversi tipi di apparecchi acustici in base anche ai livelli di gravità della sordità per permettere agli individui sordi di essere più autosufficienti e indipendenti. La disabilità uditiva è un problema legato alla capacità di ascolto ma può anche riguardare i disturbi legati al mal funzionamento di alcune parti dell’orecchio, come ad esempio l’acufene o tinnitus, definito come fischio costante provocato sia da fattori esterni come l’esposizione a rumori forti, sia da cause organiche interne. Tutte le tipologie di sordità e di disturbi dell’udito condizionano la vita di coloro che ne sono affetti, non esistono cure specifiche in grado di eliminarle completamente ma con le innovazioni scientifiche e tecnologiche, giorno dopo giorno, vengono perfezionati gli strumenti e le pratiche terapeutiche per garantire un maggior inserimento nell’ambiente sociale, scolastico e lavorativo, per stimolare la partecipazione e l’inclusione e soprattutto per raggiungere una condizione di benessere superiore e favorire una qualità di vita migliore.

LE DISABILITÀ UDITIVE: DALL’EDUCAZIONE ALLE STRATEGIE DI INSERIMENTO SOCIALE

PITTA, ARIANNA
2021/2022

Abstract

Fin dall'antica Grecia gli individui affetti da disabilità uditive sensoriali venivano emarginati perché considerati come ostacoli per lo sviluppo della società e non avevano accesso né all'istruzione né alla vita sociale e politica. Il primo a porre l'attenzione sull'importanza dell'educazione ai sordi fu Padre Ponce de Leon, inventore della Lingua dei Segni Spagnola. Solo alla fine del 1700 furono inaugurate le prime scuole per le persone sorde e durante il Congresso di Milano del 1800 fu approvato un nuovo metodo educativo. I successivi traguardi vennero raggiunti nei primi decenni del secolo scorso con le riforme elaborate e attuate per garantire i diritti fondamentali alla comunità sorda. Nel corso del Novecento furono svolte numerose ricerche in ambito scientifico sia per approfondire le cause e le conseguenze di questa disabilità sia per trovare una soluzione che compensasse il deficit e quelle relative ai processi cognitivi e relazionali per abbattere la barriera dell'emarginazione e migliorare la qualità della vita. La disabilità uditiva condiziona il processo di socializzazione e di comunicazione dell’individuo in ogni ambiente della vita e in particolar modo sia all’interno del nucleo familiare sia in ambito scolastico. Le difficoltà relazionali si riscontrano da entrambe le parti; i genitori, dopo aver preso consapevolezza dei limiti e delle capacità del/della figlio/a instaurano un rapporto nel quale entrambe le parti possano sentirsi libere di esprimersi e, la maggior parte dei genitori non usano il labiale ma vanno incontro alle esigenze dei figli sordi comunicando con la LIS. Per quanto riguarda l’ambiente scolastico più della metà degli insegnanti non è a conoscenza della LIS e quasi tutti i docenti adottano delle tecniche per includere gli alunni sordi durante la spiegazione in classe o meglio per richiamare la loro attenzione, ma in questo modo sono sempre loro a doversi adottare al contesto e non viceversa e questo li porta a ricercare gli ambienti in cui riescono ad essere loro stessi e soprattutto contesti i cui membri sono a loro volta affetti da disabilità uditiva, in cui l’unico metodo di comunicazione è la LIS e in cui si sentono realmente inclusi. Negli ultimi decenni, grazie allo sviluppo tecnologico sono stati ideati, costruiti e perfezionati diversi tipi di apparecchi acustici in base anche ai livelli di gravità della sordità per permettere agli individui sordi di essere più autosufficienti e indipendenti. La disabilità uditiva è un problema legato alla capacità di ascolto ma può anche riguardare i disturbi legati al mal funzionamento di alcune parti dell’orecchio, come ad esempio l’acufene o tinnitus, definito come fischio costante provocato sia da fattori esterni come l’esposizione a rumori forti, sia da cause organiche interne. Tutte le tipologie di sordità e di disturbi dell’udito condizionano la vita di coloro che ne sono affetti, non esistono cure specifiche in grado di eliminarle completamente ma con le innovazioni scientifiche e tecnologiche, giorno dopo giorno, vengono perfezionati gli strumenti e le pratiche terapeutiche per garantire un maggior inserimento nell’ambiente sociale, scolastico e lavorativo, per stimolare la partecipazione e l’inclusione e soprattutto per raggiungere una condizione di benessere superiore e favorire una qualità di vita migliore.
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