Il presente elaborato si propone di analizzare le differenti interconnessioni tra la salute mentale e il sistema penitenziario italiano. La scelta dell’oggetto di tesi è stata fatta sintetizzando due differenti argomenti che appassionano chi scrive e, per i quali, si è voluta andare ad approfondire la conoscenza. L’elaborato concentra l’analisi sul presupposto di osservare il fenomeno con uno sguardo critico e multidimensionale, non soffermandosi solo sulle differenze di ambiti e principi che intercorrono tra le due materie bensì enfatizzando i collegamenti e le ripercussioni che vi sono tra le due. Si pone quindi, come punto di partenza, la necessità di trattare la malattia mentale come qualsiasi altra alterazione fisiologica a cui un individuo può andare incontro nel corso della vita e, nell’ambito specifico del sistema penale - giudiziario, l’importanza di riconoscere tali disturbi come influenzanti e di cui tenere grande considerazione nella scelta del percorso più adatto. L’elaborato è suddiviso in tre capitoli. Il primo capitolo offre una sommaria ricostruzione storica della visione e del trattamento della malattia mentale. Nel secondo capitolo si è trattata la multidimensionalità della malattia mentale e la sua eventuale sottovalutazione quando s’interseca con il percorso giudiziario di una persona. Dapprima si è voluta restituire una panoramica dei dati e della legislazione, nonché degli stereotipi e dello stigma che permea sulla materia oggetto di tesi; per poi concentrare l’attenzione sulle diverse possibilità che una persona con disturbi mentali ha, una volta entrata nel sistema giudiziario a seguito di un reato. L’ultimo capitolo della dissertazione è stato strutturato guardando al fenomeno analizzato applicando una delle caratteristiche strutturanti del servizio sociale ossia l’ottica trifocale.

La multidimensionalità della salute mentale nei penitenziari italiani. Percorsi tra carcere e REMS

CORRENTI, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

Il presente elaborato si propone di analizzare le differenti interconnessioni tra la salute mentale e il sistema penitenziario italiano. La scelta dell’oggetto di tesi è stata fatta sintetizzando due differenti argomenti che appassionano chi scrive e, per i quali, si è voluta andare ad approfondire la conoscenza. L’elaborato concentra l’analisi sul presupposto di osservare il fenomeno con uno sguardo critico e multidimensionale, non soffermandosi solo sulle differenze di ambiti e principi che intercorrono tra le due materie bensì enfatizzando i collegamenti e le ripercussioni che vi sono tra le due. Si pone quindi, come punto di partenza, la necessità di trattare la malattia mentale come qualsiasi altra alterazione fisiologica a cui un individuo può andare incontro nel corso della vita e, nell’ambito specifico del sistema penale - giudiziario, l’importanza di riconoscere tali disturbi come influenzanti e di cui tenere grande considerazione nella scelta del percorso più adatto. L’elaborato è suddiviso in tre capitoli. Il primo capitolo offre una sommaria ricostruzione storica della visione e del trattamento della malattia mentale. Nel secondo capitolo si è trattata la multidimensionalità della malattia mentale e la sua eventuale sottovalutazione quando s’interseca con il percorso giudiziario di una persona. Dapprima si è voluta restituire una panoramica dei dati e della legislazione, nonché degli stereotipi e dello stigma che permea sulla materia oggetto di tesi; per poi concentrare l’attenzione sulle diverse possibilità che una persona con disturbi mentali ha, una volta entrata nel sistema giudiziario a seguito di un reato. L’ultimo capitolo della dissertazione è stato strutturato guardando al fenomeno analizzato applicando una delle caratteristiche strutturanti del servizio sociale ossia l’ottica trifocale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/136165