La tesi intende indagare il rapporto tra la nascita e lo sviluppo del capitalismo in Occidente e il fenomeno storico del colonialismo. La trattazione analizzerà il rapporto tra i due fenomeni a partire dalla seconda meta dell’Ottocento, epoca di grande impulso per entrambi con la spartizione dell’intero continente africano da parte delle potenze europee durante la conferenza di Berlino del 1885 e la seconda rivoluzione industriale. L'analisi prenderà le mosse, nel primo capitolo, da una definizione dei concetti di Imperialismo, Colonialismo e Neocolonialismo per passare, nel secondo , a una descrizione della visione marxista del colonialismo durante la seconda internazionale e i dibattiti che suscito in quelli anni la questione coloniale . Il nodo principale della discussione era la definizione delle fasi di sviluppo sociale che dovevano intraprendere le colonie per giungere al socialismo, unica via possibile per le colonie. Partendo dalla convinzione che l’azione economica non è comprensibile in termini individualistici, bensì è influenzata dalle istituzioni sociali, verranno considerati gli elementi di contesto che hanno favorito la nascita e lo sviluppo del capitalismo in Occidente, attraverso i contributi della sociologia economica e in particolare di Max Weber. Prendendo le mosse dall'analisi scientifica dell'autore tedesco si cercherà di verificare se i contesti coloniali rispondano ai presupposti di formazione di un sistema capitalistico. Nel terzo capitolo vedremo attraverso i contributi di Karl Polanyi, quanto l’economia umana sia inserita e coinvolta in istituzioni di natura economica e non economica e quindi quanto sia determinata dal contesto sociale. Nel quarto capitolo, attraverso l’opera di Samir Amin e di Frantz Fanon, prenderemo in considerazione le conseguenze politiche , economiche e sociali del colonialismo e dell’inserimento degli Stati indipendenti nel mercato mondiale, ormai dominato dal capitalismo. Attraverso L’opera di Amin, Le développement du capitalisme en Côte d’Ivoire, pubblicata nel 1967, vedremo che, anche quando l’integrazione nel mercato globale avviene con successo, come è avvenuto in Costa d’Avorio, non è sufficiente per rispondere ai bisogni elementari delle popolazioni.

Il rapporto tra Capitalismo e Colonialismo. Nodi problematici e prospettive storiche.

KONE, ABOUDRAHAMANE
2020/2021

Abstract

La tesi intende indagare il rapporto tra la nascita e lo sviluppo del capitalismo in Occidente e il fenomeno storico del colonialismo. La trattazione analizzerà il rapporto tra i due fenomeni a partire dalla seconda meta dell’Ottocento, epoca di grande impulso per entrambi con la spartizione dell’intero continente africano da parte delle potenze europee durante la conferenza di Berlino del 1885 e la seconda rivoluzione industriale. L'analisi prenderà le mosse, nel primo capitolo, da una definizione dei concetti di Imperialismo, Colonialismo e Neocolonialismo per passare, nel secondo , a una descrizione della visione marxista del colonialismo durante la seconda internazionale e i dibattiti che suscito in quelli anni la questione coloniale . Il nodo principale della discussione era la definizione delle fasi di sviluppo sociale che dovevano intraprendere le colonie per giungere al socialismo, unica via possibile per le colonie. Partendo dalla convinzione che l’azione economica non è comprensibile in termini individualistici, bensì è influenzata dalle istituzioni sociali, verranno considerati gli elementi di contesto che hanno favorito la nascita e lo sviluppo del capitalismo in Occidente, attraverso i contributi della sociologia economica e in particolare di Max Weber. Prendendo le mosse dall'analisi scientifica dell'autore tedesco si cercherà di verificare se i contesti coloniali rispondano ai presupposti di formazione di un sistema capitalistico. Nel terzo capitolo vedremo attraverso i contributi di Karl Polanyi, quanto l’economia umana sia inserita e coinvolta in istituzioni di natura economica e non economica e quindi quanto sia determinata dal contesto sociale. Nel quarto capitolo, attraverso l’opera di Samir Amin e di Frantz Fanon, prenderemo in considerazione le conseguenze politiche , economiche e sociali del colonialismo e dell’inserimento degli Stati indipendenti nel mercato mondiale, ormai dominato dal capitalismo. Attraverso L’opera di Amin, Le développement du capitalisme en Côte d’Ivoire, pubblicata nel 1967, vedremo che, anche quando l’integrazione nel mercato globale avviene con successo, come è avvenuto in Costa d’Avorio, non è sufficiente per rispondere ai bisogni elementari delle popolazioni.
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