Oggi i Chatbot sono sempre più diffusi, al punto che spesso abbiamo a che fare con loro senza nemmeno rendercene conto. Si tende sempre di più ad umanizzare tali assistenti digitali e in particolare, tale antropomorfizzazione, si sta muovendo verso il mondo femminile. I Chatbot non solo hanno nomi, voci e avatar femminili ma compiono anche lavori tipicamente giudicati “femminili”. Vediamo come si arriva alla realizzazione di questi Chatbot, che noi identifichiamo come donne, pronti ad aiutarci a risolvere velocemente i nostri problemi, non lasciando spazio alle imperfezioni.
Il concetto di genere nei chatbot: un mezzo per rafforzare stereotipi e convenzioni rappresentative?
RIZZI, FLAVIA
2020/2021
Abstract
Oggi i Chatbot sono sempre più diffusi, al punto che spesso abbiamo a che fare con loro senza nemmeno rendercene conto. Si tende sempre di più ad umanizzare tali assistenti digitali e in particolare, tale antropomorfizzazione, si sta muovendo verso il mondo femminile. I Chatbot non solo hanno nomi, voci e avatar femminili ma compiono anche lavori tipicamente giudicati “femminili”. Vediamo come si arriva alla realizzazione di questi Chatbot, che noi identifichiamo come donne, pronti ad aiutarci a risolvere velocemente i nostri problemi, non lasciando spazio alle imperfezioni.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/136128