Halal products are made following Qur'anic precepts, using ingredients considered lawful by the Islamic religion, and are related to genuineness, ethicality, purity, integrity, simplicity and balance. The processes of production, storage, packaging and distribution are also of crucial importance. Over the course of time, the concept has become a lifestyle involving beauty and personal care, as well as a philosophy that is expanding beyond the borders of its countries of origin (gaining a wide scope in the context of the global market). It will deal primarily with the social construction of the body, focusing on the important role that the human corporeity plays in the processes of building and fabricating what is commonly defined as 'culture' and - in a broader sense - in the interaction with 'the stimuli that the environment [...] provides on a daily basis'. We will enter into the merits of the discourse by framing the theme of aesthetics as a religious fact (in the context of Islam), attempting to understand the concept of 'modesty' (from an anthropological point of view), its historical evolution and dealing with gender dynamics, the honour-shame complex and the condition of women. We will continue by discussing the relationship between feminine beauty, a sense of modesty and public-private morality, by reflecting on the Halal cosmetics market and thus reflecting on the expansion of such faith-based marketing, the requirements that cosmetic products must meet in order to qualify as Halal, and the challenges and opportunities that this type of industry presents. We will then turn to the area of purchase propulsion, investigating factors such as: the perspective of Muslim and non-Muslim female consumers, cultural - social and personal factors, religiosity (spiritual quotient and self-congruence), subjective norms and perceived behavioural control (subjective norms, theory of rational behaviour and conscious consumption and knowledge of halal products), design - advertising and product quality (product characteristics and factors, effects of advertising on labelling customer loyalty and brand personality), psychological factors (motivation, perception, culture, beliefs and attitudes, customer emotions, satisfaction and lifestyle, consumer trust and values) and external factors (content ingredients, health and safety issues, compliance with health standards and nature, influence of environment, importance of friends - peer group - family and colleagues). Ultimately, we will look at media exposure, its effects on individual behaviour, the topic of social media marketing, the involvement of beauty bloggers and influencers, and how the topic is dealt with on social media (first-hand information found on the web and analysis of opinions about halal cosmetics expressed by some users on an online platform).

I prodotti halal vengono realizzati seguendo i precetti coranici, mediante ingredienti considerati leciti dalla religione islamica, e sono legati alla genuinità, all’eticità, alla purezza, all’integrità, alla semplicità e all’equilibrio. Un’importanza cruciale è rivestita anche dai processi di produzione, stoccaggio, imballaggio e distribuzione. Il concetto, durante il corso del tempo, è diventato uno stile di vita che coinvolge anche la bellezza e la cura della persona, oltre che una filosofia che si sta ampliando oltre i confini dei Paesi d’origine (conquistando un ampio margine di intervento nel contesto del mercato globale). Si tratterà primariamente della costruzione sociale del corpo, focalizzando l’attenzione sul ruolo di rilievo che la corporeità umana riveste nei processi di edificazione e fabbricazione di quella definita comunemente come “cultura” e – in senso lato – nell’interazione con “gli stimoli che l’ambiente […] fornisce quotidianamente”. Si entrerà nel merito del discorso inquadrando il tema dell’estetica come fatto religioso (nel contesto dell’Islam), tentando di comprendere il concetto di “modestia” (dal punto di vista antropologico), la sua evoluzione storica e trattando di dinamiche di genere, complesso onore-vergogna e condizione della donna. Si continuerà ragionando sulla relazione intercorrente tra bellezza femminile, senso del pudore e morale pubblico-privata, compiendo delle riflessioni sul mercato dei cosmetici Halal e compiendo dunque una riflessione sull’espansione di tale marketing basato sulla fede, sui requisiti che devono essere posseduti dai prodotti cosmetici per poter essere qualificati come halal e sulle sfide e le opportunità che questo tipo di industria presenta. Ci si soffermerà poi sull’ambito della propulsione all’acquisto, indagando fattori quali: la prospettiva di consumatrici musulmane e non musulmane, fattori culturali – sociali e personali, la religiosità (quoziente spirituale e autocongruenza), norme soggettive e controllo comportamentale percepito (norme soggettive, teoria del comportamento razionale e del consumo consapevole e conoscenza dei prodotti halal), design – pubblicità e qualità del prodotto (caratteristiche e fattori di prodotto, effetti della pubblicità sull’etichettatura, fidelizzazione del cliente e personalità del brand), fattori psicologici (motivazione, percezione, cultura, credenze e atteggiamenti, emozioni del cliente, soddisfazione e stile di vita, fiducia e valori dei consumatori) e fattori esterni (ingredienti contenuti, problemi di sicurezza e salute, conformità agli standard sanitari e alla natura, influenza dell’ambiente, importanza di amici – gruppo di pari – famiglia e colleghi). In ultima istanza, si appunterà lo sguardo sull’esposizione mediatica, sui suoi effetti sul comportamento individuale, sul tema del Social Media Marketing, sul coinvolgimento delle beauty blogger e delle Influencer, e sul modo in cui l’argomento venga trattato nei social media (informazioni di prima mano reperite sul web e analisi dei pareri circa la cosmetica halal espressi da alcuni utenti su una piattaforma online).

Bellezza femminile, senso del pudore e morale pubblico-privata: il caso della cosmetica halal

CANAVOSIO, MARTINA
2022/2023

Abstract

I prodotti halal vengono realizzati seguendo i precetti coranici, mediante ingredienti considerati leciti dalla religione islamica, e sono legati alla genuinità, all’eticità, alla purezza, all’integrità, alla semplicità e all’equilibrio. Un’importanza cruciale è rivestita anche dai processi di produzione, stoccaggio, imballaggio e distribuzione. Il concetto, durante il corso del tempo, è diventato uno stile di vita che coinvolge anche la bellezza e la cura della persona, oltre che una filosofia che si sta ampliando oltre i confini dei Paesi d’origine (conquistando un ampio margine di intervento nel contesto del mercato globale). Si tratterà primariamente della costruzione sociale del corpo, focalizzando l’attenzione sul ruolo di rilievo che la corporeità umana riveste nei processi di edificazione e fabbricazione di quella definita comunemente come “cultura” e – in senso lato – nell’interazione con “gli stimoli che l’ambiente […] fornisce quotidianamente”. Si entrerà nel merito del discorso inquadrando il tema dell’estetica come fatto religioso (nel contesto dell’Islam), tentando di comprendere il concetto di “modestia” (dal punto di vista antropologico), la sua evoluzione storica e trattando di dinamiche di genere, complesso onore-vergogna e condizione della donna. Si continuerà ragionando sulla relazione intercorrente tra bellezza femminile, senso del pudore e morale pubblico-privata, compiendo delle riflessioni sul mercato dei cosmetici Halal e compiendo dunque una riflessione sull’espansione di tale marketing basato sulla fede, sui requisiti che devono essere posseduti dai prodotti cosmetici per poter essere qualificati come halal e sulle sfide e le opportunità che questo tipo di industria presenta. Ci si soffermerà poi sull’ambito della propulsione all’acquisto, indagando fattori quali: la prospettiva di consumatrici musulmane e non musulmane, fattori culturali – sociali e personali, la religiosità (quoziente spirituale e autocongruenza), norme soggettive e controllo comportamentale percepito (norme soggettive, teoria del comportamento razionale e del consumo consapevole e conoscenza dei prodotti halal), design – pubblicità e qualità del prodotto (caratteristiche e fattori di prodotto, effetti della pubblicità sull’etichettatura, fidelizzazione del cliente e personalità del brand), fattori psicologici (motivazione, percezione, cultura, credenze e atteggiamenti, emozioni del cliente, soddisfazione e stile di vita, fiducia e valori dei consumatori) e fattori esterni (ingredienti contenuti, problemi di sicurezza e salute, conformità agli standard sanitari e alla natura, influenza dell’ambiente, importanza di amici – gruppo di pari – famiglia e colleghi). In ultima istanza, si appunterà lo sguardo sull’esposizione mediatica, sui suoi effetti sul comportamento individuale, sul tema del Social Media Marketing, sul coinvolgimento delle beauty blogger e delle Influencer, e sul modo in cui l’argomento venga trattato nei social media (informazioni di prima mano reperite sul web e analisi dei pareri circa la cosmetica halal espressi da alcuni utenti su una piattaforma online).
ITA
Halal products are made following Qur'anic precepts, using ingredients considered lawful by the Islamic religion, and are related to genuineness, ethicality, purity, integrity, simplicity and balance. The processes of production, storage, packaging and distribution are also of crucial importance. Over the course of time, the concept has become a lifestyle involving beauty and personal care, as well as a philosophy that is expanding beyond the borders of its countries of origin (gaining a wide scope in the context of the global market). It will deal primarily with the social construction of the body, focusing on the important role that the human corporeity plays in the processes of building and fabricating what is commonly defined as 'culture' and - in a broader sense - in the interaction with 'the stimuli that the environment [...] provides on a daily basis'. We will enter into the merits of the discourse by framing the theme of aesthetics as a religious fact (in the context of Islam), attempting to understand the concept of 'modesty' (from an anthropological point of view), its historical evolution and dealing with gender dynamics, the honour-shame complex and the condition of women. We will continue by discussing the relationship between feminine beauty, a sense of modesty and public-private morality, by reflecting on the Halal cosmetics market and thus reflecting on the expansion of such faith-based marketing, the requirements that cosmetic products must meet in order to qualify as Halal, and the challenges and opportunities that this type of industry presents. We will then turn to the area of purchase propulsion, investigating factors such as: the perspective of Muslim and non-Muslim female consumers, cultural - social and personal factors, religiosity (spiritual quotient and self-congruence), subjective norms and perceived behavioural control (subjective norms, theory of rational behaviour and conscious consumption and knowledge of halal products), design - advertising and product quality (product characteristics and factors, effects of advertising on labelling customer loyalty and brand personality), psychological factors (motivation, perception, culture, beliefs and attitudes, customer emotions, satisfaction and lifestyle, consumer trust and values) and external factors (content ingredients, health and safety issues, compliance with health standards and nature, influence of environment, importance of friends - peer group - family and colleagues). Ultimately, we will look at media exposure, its effects on individual behaviour, the topic of social media marketing, the involvement of beauty bloggers and influencers, and how the topic is dealt with on social media (first-hand information found on the web and analysis of opinions about halal cosmetics expressed by some users on an online platform).
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