"La stampa, la polvere da sparo e la bussola: queste tre invenzioni hanno completamente cambiato la faccia e lo stato delle cose in tutto il mondo”. Francis Bacon (1561-1626) sosteneva infatti che “nessun impero, nessuna setta e nessuna stella” avessero mai esercitato così tanto potere ed influenza nella vita dell’uomo così come queste tre invenzioni. La stampa tramite il suo contributo in ambito letterario, la polvere da sparo nella guerra e la bussola nella navigazione. Se pensiamo a come fosse il mondo prima dell’invenzione della stampa ci renderemmo così presto conto che si tratta di un mondo diverso, non solo dal punto di vista mediatico di come le informazioni viaggiano e vengono recapitate da cittadino in cittadino, ma soprattutto dal punto di vista psicologico e della percezione che i cittadini hanno del mondo. Essa ha infatti superato i limiti spazio temporali tipici della cultura orale, ampliando gli orizzonti culturali di ciascuno, come una rivoluzione inavvertita, permettendo la standardizzazione del sapere. Con la digitalizzazione e l’avvento delle nuove tecnologie – in particolare di internet e degli smartphones – essa ha subito diversi mutamenti e si è dovuta adattare ai nuovi media. Dalla carta stampata si è infatti arrivati alle testate online, sino ai social media e alla diffusione delle notizie tramite i social network. Seppur l’obiettivo e lo scopo della stampa è sempre stato quello di informare e di diffondere il sapere, questo passaggio dall’analogico al digitale ha portato con sé delle conseguenze, sia dal punto di vista pratico e funzionale riguardo alle modalità attraverso le quali le notizie vengono recapitate al pubblico di lettori, sia dal punto di vista dei contenuti e della qualità degli stessi. Attraverso l’analisi di alcuni versi di un celebre testo di Franz Grillparzer, scrittore e drammaturgo austriaco dell’’800, questa trattazione si pone quindi l’obiettivo di analizzare questi cambiamenti e di osservarne le dinamiche all’interno di un contesto spazio-temporale più ampio.
La digitalizzazione e la disinformazione: da Franz Grillparzer ai nuovi media
GROSSO, ILENIA
2021/2022
Abstract
"La stampa, la polvere da sparo e la bussola: queste tre invenzioni hanno completamente cambiato la faccia e lo stato delle cose in tutto il mondo”. Francis Bacon (1561-1626) sosteneva infatti che “nessun impero, nessuna setta e nessuna stella” avessero mai esercitato così tanto potere ed influenza nella vita dell’uomo così come queste tre invenzioni. La stampa tramite il suo contributo in ambito letterario, la polvere da sparo nella guerra e la bussola nella navigazione. Se pensiamo a come fosse il mondo prima dell’invenzione della stampa ci renderemmo così presto conto che si tratta di un mondo diverso, non solo dal punto di vista mediatico di come le informazioni viaggiano e vengono recapitate da cittadino in cittadino, ma soprattutto dal punto di vista psicologico e della percezione che i cittadini hanno del mondo. Essa ha infatti superato i limiti spazio temporali tipici della cultura orale, ampliando gli orizzonti culturali di ciascuno, come una rivoluzione inavvertita, permettendo la standardizzazione del sapere. Con la digitalizzazione e l’avvento delle nuove tecnologie – in particolare di internet e degli smartphones – essa ha subito diversi mutamenti e si è dovuta adattare ai nuovi media. Dalla carta stampata si è infatti arrivati alle testate online, sino ai social media e alla diffusione delle notizie tramite i social network. Seppur l’obiettivo e lo scopo della stampa è sempre stato quello di informare e di diffondere il sapere, questo passaggio dall’analogico al digitale ha portato con sé delle conseguenze, sia dal punto di vista pratico e funzionale riguardo alle modalità attraverso le quali le notizie vengono recapitate al pubblico di lettori, sia dal punto di vista dei contenuti e della qualità degli stessi. Attraverso l’analisi di alcuni versi di un celebre testo di Franz Grillparzer, scrittore e drammaturgo austriaco dell’’800, questa trattazione si pone quindi l’obiettivo di analizzare questi cambiamenti e di osservarne le dinamiche all’interno di un contesto spazio-temporale più ampio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/135840