Abstract Introduction: Migraine is a neurological disease characterized by high prevalence in the global population, with a significant impact in terms of disability, use of health resources and social costs. On the basis of the clinical characteristics and criteria established by the International Headache Society (IHS) it is possible to distinguish some specific diagnostic sub-categories such as migraine with aura, chronic migraine and medication overuse headache (MOH) with a particular impact on the quality of life. Treatment, including attack therapy and prevention therapy, must be tailored to the individual patient's response. Purpose: The heterogeneity of migraine, that can be observed in the variety of triggering factors, clinical characteristics, comorbidities and in the response to therapies, requires the identification of subgroups of patients with peculiar phenotypic characteristics that can help the clinicians in the diagnostic-therapeutic process, avoiding misdiagnosis and favoring the choice of the most appropriate therapy for that type of patient. Methods: A principal component analysis (PCA) was performed on the clinical data of approximately 1300 patients diagnosed with migraine and included in the Italian Register of Headaches (Study RICe). Results: By analysing categorical variables through PCA we extracted 3 components: the first is strongly correlated with the diagnostic categories (such as MOH and chronic migraine) and, inversely, to the main clinical characteristics that define migraine, identifying a group of patients with a phenotype less attributable to the typical migraine presentation; the second is correlated with the diagnostic categories and with the clinical characteristics in the same direction, describing a group of “typical” patients; the third one describes a subgroup in which, aside from the diagnosis, there are correlations between pain localization at presentation and the presence of characteristics of migraine such as worsening in case of physical activity, high pain intensity and the presence of allodynia. Considering the quantitative variables, 2 components were extracted: the first related to age, BMI and monthly migraine days; the second is strongly correlated with the NRS. Conclusions: On the basis of these results, some relevant clinical phenotypes were identified: a group of patients with a diagnosis of chronic migraine or MOH may present features not typical of migraine, which can lead to misdiagnosis and underdiagnosis problems; another group has a notable association between BMI, age, and number of migraine episodes per month. Further studies will be needed to evaluate the association between these phenotypes and other relevant characteristics, including the level of disability or response to drug therapy.

Abstract Introduzione: L’emicrania è una patologia neurologica ampiamente diffusa nella popolazione globale, con un impatto significativo in termini di disabilità, utilizzo delle risorse sanitarie e costi. Sulla base delle caratteristiche cliniche e dei criteri stabiliti dall’International Headache Society (IHS) è possibile distinguere alcune sottocategorie diagnostiche specifiche come l’emicrania con aura, l’emicrania cronica e la cefalea da abuso di farmaci sintomatica con una particolare ricaduta sulla qualità di vita. Il trattamento, distinto in terapia dell’attacco e terapia di profilassi, deve essere adeguato alla risposta del singolo paziente. Scopo: L’elevata eterogeneità dell’emicrania, che si può osservare nei fattori scatenanti, nelle caratteristiche cliniche del mal di testa, nelle comorbilità e nella risposta alle terapie, spinge alla ricerca di sottogruppi di pazienti con peculiari caratteristiche fenotipiche che possano aiutare il medico nell’iter diagnostico-terapeutico, evitando diagnosi errate e favorendo la scelta della terapia più appropriata per quel tipo di paziente. Metodi: Un’analisi delle componenti principali (PCA) è stata eseguita sui dati clinici di circa 1300 pazienti con diagnosi di emicrania conferiti nel Registro Italiano delle Cefalee (Studio RICe). Risultati: La PCA ha estratto 3 componenti per le variabili categoriche: la prima è fortemente correlata alle diagnosi e, in maniera opposta, alle principali caratteristiche cliniche che definiscono l’emicrania, identificando un gruppo di pazienti con un fenotipo meno ascrivibile al quadro tipico dell’emicrania; la seconda è correlata con uguale direzione sia alle diagnosi che alle caratteristiche cliniche, descrivendo un gruppo di pazienti “tipici”; la terza descrive un gruppo di pazienti in cui, a prescindere dalla diagnosi, vi sono delle correlazioni tra le localizzazioni di esordio del dolore e la presenza di caratteristiche dell’emicrania come il peggioramento con l’attività fisica, l’intensità del dolore e la presenza di allodinia. Per le variabili quantitative sono state estratte 2 componenti: la prima correlata all’età, al BMI e al numero di episodi di emicrania al mese; la seconda correlata fortemente all’NRS. Conclusioni: Sulla base dei risultati sono stati identificati alcuni fenotipi clinicamente rilevanti: un gruppo di pazienti affetti da emicrania cronica o da MOH risulterebbe meno identificato dalle caratteristiche cliniche che normalmente permettono la diagnosi di emicrania, potendo risultare in problemi di sottodiagnosi e diagnosi errata; un altro gruppo presenta una notevole associazione tra BMI, età, e numero di episodi di emicrania al mese. Ulteriori studi saranno necessari per valutare l'associazione tra questi fenotipi e altre caratteristiche rilevanti, tra cui il livello di disabilità o la risposta alla terapia farmacologica.

Fenotipi clinici dell'emicrania: analisi delle componenti principali nel Registro Italiano delle Cefalee (Studio RICe)

SANTABARBARA, FRANCESCO
2021/2022

Abstract

Abstract Introduzione: L’emicrania è una patologia neurologica ampiamente diffusa nella popolazione globale, con un impatto significativo in termini di disabilità, utilizzo delle risorse sanitarie e costi. Sulla base delle caratteristiche cliniche e dei criteri stabiliti dall’International Headache Society (IHS) è possibile distinguere alcune sottocategorie diagnostiche specifiche come l’emicrania con aura, l’emicrania cronica e la cefalea da abuso di farmaci sintomatica con una particolare ricaduta sulla qualità di vita. Il trattamento, distinto in terapia dell’attacco e terapia di profilassi, deve essere adeguato alla risposta del singolo paziente. Scopo: L’elevata eterogeneità dell’emicrania, che si può osservare nei fattori scatenanti, nelle caratteristiche cliniche del mal di testa, nelle comorbilità e nella risposta alle terapie, spinge alla ricerca di sottogruppi di pazienti con peculiari caratteristiche fenotipiche che possano aiutare il medico nell’iter diagnostico-terapeutico, evitando diagnosi errate e favorendo la scelta della terapia più appropriata per quel tipo di paziente. Metodi: Un’analisi delle componenti principali (PCA) è stata eseguita sui dati clinici di circa 1300 pazienti con diagnosi di emicrania conferiti nel Registro Italiano delle Cefalee (Studio RICe). Risultati: La PCA ha estratto 3 componenti per le variabili categoriche: la prima è fortemente correlata alle diagnosi e, in maniera opposta, alle principali caratteristiche cliniche che definiscono l’emicrania, identificando un gruppo di pazienti con un fenotipo meno ascrivibile al quadro tipico dell’emicrania; la seconda è correlata con uguale direzione sia alle diagnosi che alle caratteristiche cliniche, descrivendo un gruppo di pazienti “tipici”; la terza descrive un gruppo di pazienti in cui, a prescindere dalla diagnosi, vi sono delle correlazioni tra le localizzazioni di esordio del dolore e la presenza di caratteristiche dell’emicrania come il peggioramento con l’attività fisica, l’intensità del dolore e la presenza di allodinia. Per le variabili quantitative sono state estratte 2 componenti: la prima correlata all’età, al BMI e al numero di episodi di emicrania al mese; la seconda correlata fortemente all’NRS. Conclusioni: Sulla base dei risultati sono stati identificati alcuni fenotipi clinicamente rilevanti: un gruppo di pazienti affetti da emicrania cronica o da MOH risulterebbe meno identificato dalle caratteristiche cliniche che normalmente permettono la diagnosi di emicrania, potendo risultare in problemi di sottodiagnosi e diagnosi errata; un altro gruppo presenta una notevole associazione tra BMI, età, e numero di episodi di emicrania al mese. Ulteriori studi saranno necessari per valutare l'associazione tra questi fenotipi e altre caratteristiche rilevanti, tra cui il livello di disabilità o la risposta alla terapia farmacologica.
Clinical phenotypes of migraine: principal component analysis in Italian Register of Headaches (RICe Study)
Abstract Introduction: Migraine is a neurological disease characterized by high prevalence in the global population, with a significant impact in terms of disability, use of health resources and social costs. On the basis of the clinical characteristics and criteria established by the International Headache Society (IHS) it is possible to distinguish some specific diagnostic sub-categories such as migraine with aura, chronic migraine and medication overuse headache (MOH) with a particular impact on the quality of life. Treatment, including attack therapy and prevention therapy, must be tailored to the individual patient's response. Purpose: The heterogeneity of migraine, that can be observed in the variety of triggering factors, clinical characteristics, comorbidities and in the response to therapies, requires the identification of subgroups of patients with peculiar phenotypic characteristics that can help the clinicians in the diagnostic-therapeutic process, avoiding misdiagnosis and favoring the choice of the most appropriate therapy for that type of patient. Methods: A principal component analysis (PCA) was performed on the clinical data of approximately 1300 patients diagnosed with migraine and included in the Italian Register of Headaches (Study RICe). Results: By analysing categorical variables through PCA we extracted 3 components: the first is strongly correlated with the diagnostic categories (such as MOH and chronic migraine) and, inversely, to the main clinical characteristics that define migraine, identifying a group of patients with a phenotype less attributable to the typical migraine presentation; the second is correlated with the diagnostic categories and with the clinical characteristics in the same direction, describing a group of “typical” patients; the third one describes a subgroup in which, aside from the diagnosis, there are correlations between pain localization at presentation and the presence of characteristics of migraine such as worsening in case of physical activity, high pain intensity and the presence of allodynia. Considering the quantitative variables, 2 components were extracted: the first related to age, BMI and monthly migraine days; the second is strongly correlated with the NRS. Conclusions: On the basis of these results, some relevant clinical phenotypes were identified: a group of patients with a diagnosis of chronic migraine or MOH may present features not typical of migraine, which can lead to misdiagnosis and underdiagnosis problems; another group has a notable association between BMI, age, and number of migraine episodes per month. Further studies will be needed to evaluate the association between these phenotypes and other relevant characteristics, including the level of disability or response to drug therapy.
DAVICO, CHIARA
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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