Cyberpunk: un'analisi del genere e le sue declinazioni nell'audiovisivo animato giapponese

The aim of the discussion is an in-depth analysis of the "cyberpunk" subgenre, which originated as a mixture of dystopian and science fiction literature in the 1980s by authors such as Bruce Sterling and William Gibson. After a general introduction that provides an understanding of how this genre differs from its progenitors, how it originated and how it evolved through a socioeconomic and cultural lens, a further declination of the same was sought to be addressed. Through a historical perspective, an analysis was taken of how the cyberpunk genre has been approached in the medium of Japanese audiovisuals, through the production of various "anime" (japanese word for animated movies and TV shows) from the 1980s to the present. The body of the analysis is divided into three phases corresponding to three different moments in the evolution of the genre as reinterpreted by Japanese filmmakers and screenwriters, analyzing some works belonging to this strand and highlighting the differences with Western cyberpunk as well as establishing why these works can truly be called "cyberpunk". First through the "Precursor" phase from 1985 to 1990, in which the feature film Akira (1988) and the TV series Bubblegum Crisis (1987) were taken as the first true exponents of the genre in Japan, thereafter through the "maturity" phase from 1990 to the 2000s in which the TV series Cyber City Oedo (1990), the film Ghost in the Shell (1995), and the TV series Armitage III (1995) were taken into consideration, and then concluding with contemporary times through the analysis of the TV series Cyberpunk: Edgerunners (2022), its peculiar origins as a videogame spin-off, and possible future evolutions of the genre. Finally, in the conclusions, a future path is traced for the new conception and evolution of cyberpunk to come, influenced by unforeseen phenomena and experiences that are strongly different from those that the original authors had conceptualized to devise this subgenre of science fiction.

La trattazione si pone come scopo l'analisi approfondita del sottogenere "cyberpunk", nato come costola della letteratura distopica e fantascientifica negli anni Ottanta del Novecento ad opera di autori quali Bruce Sterling e William Gibson. Dopo un'introduzione generale che permette di capire come questo genere si distingue dai suoi capostipiti, come è nato e come si è evoluto attraverso una lente socioeconomica e culturale, si è voluta affrontare un'ulteriore declinazione dello stesso. Attraverso una prospettiva storica, si è preso in analisi come il genere cyberpunk sia stato affrontato nel medium dell'audiovisivo giapponese, attraverso la produzione di diversi "anime" dagli anni Ottanta ad oggi. Il corpo dell'analisi si divide in tre fasi corrispondenti a tre diversi momenti dell'evoluzione del genere, reinterpretato da registi e sceneggiatori nipponici, analizzando alcune opere appartenenti a questo filone ed evidenziando le differenze con il cyberpunk occidentale nonché stabilendo perché queste opere possano definirsi davvero cyberpunk. Dapprima attraverso la fase dei "Precursori" dal 1985 al 1990, in cui è stato preso in analisi il lungometraggio Akira (1988) e la serie TV Bubblegum Crisis (1987) come primi veri esponenti del genere in Giappone, in seguito attraverso la fase della "maturità" dal 1990 agli anni Duemila in cui sono stati presi in considerazione la serie TV Cyber City Oedo (1990), il film Ghost in the Shell (1995) e la serie TV Armitage III (1995), per poi concludersi con la contemporaneità attraverso l'analisi della serie Cyberpunk: Edgerunners (2022) e le possibili evoluzioni future del genere. Nelle conclusioni viene infine tracciato un percorso futuro per la nuova concezione del cyberpunk che verrà, influenzato da fenomeni imprevisti ed esperienze fortemente diverse da quelli che gli autori originali avevano concettualizzato per ideare questo sottogenere della fantascienza.