Lo scopo di questo lavoro di tesi è analizzare sul piano teorico il complesso rapporto tra due diritti costituzionali, diritto di cronaca e presunzione di non colpevolezza che, a fronte di un difficile bilanciamento, da anni sono al centro del dibattito giuridico. Il primo capitolo illustra la natura dei due diritti, ne presenta il fondamento, i margini di applicazione e le ragioni che, negli ultimi anni, ne hanno causato un parziale indebolimento. In riferimento al diritto di cronaca verranno presentati i limiti imposti ai giornalisti e verrà definito il concetto di cronaca giudiziaria, principale ambito di riferimento di questo scritto. La violazione della presunzione di non colpevolezza ai fini di una cronaca deliberata e sensazionalista ha come diretta conseguenza la spettacolarizzazione dell’informazione. Da questo deriva la definizione di processo mediatico, concetto approfondito nel secondo capitolo in merito al quale si chiariranno i ruoli assunti dai suoi principali “attori”. Il terzo capitolo si concentra sui provvedimenti giuridici nazionali e internazionali predisposti per contenere la cronaca giudiziaria ed estendere la portata del la presunzione di innocenza. Se il rispetto di entrambi i diritti quasi mai comporta compromessi pacifici, è certamente impensabile l’esclusione di uno in funzione dell’altro. Una cronaca giudiziaria portata agli estremi può causare danni incalcolabili all’imputato che, strattonato nel vortice mediatico, si vede sottoposto ad un processo parallelo per il quale non esiste assoluzione. D’altro canto, la presunzione di innocenza non può pretendere di dilatare eccessivamente i tempi dell’informazione e tanto meno metterla completamente a tacere.

Giusto processo: il fragile confine tra diritto di cronaca e presunzione di non colpevolezza

SANTILLO, FRANCESCO
2021/2022

Abstract

Lo scopo di questo lavoro di tesi è analizzare sul piano teorico il complesso rapporto tra due diritti costituzionali, diritto di cronaca e presunzione di non colpevolezza che, a fronte di un difficile bilanciamento, da anni sono al centro del dibattito giuridico. Il primo capitolo illustra la natura dei due diritti, ne presenta il fondamento, i margini di applicazione e le ragioni che, negli ultimi anni, ne hanno causato un parziale indebolimento. In riferimento al diritto di cronaca verranno presentati i limiti imposti ai giornalisti e verrà definito il concetto di cronaca giudiziaria, principale ambito di riferimento di questo scritto. La violazione della presunzione di non colpevolezza ai fini di una cronaca deliberata e sensazionalista ha come diretta conseguenza la spettacolarizzazione dell’informazione. Da questo deriva la definizione di processo mediatico, concetto approfondito nel secondo capitolo in merito al quale si chiariranno i ruoli assunti dai suoi principali “attori”. Il terzo capitolo si concentra sui provvedimenti giuridici nazionali e internazionali predisposti per contenere la cronaca giudiziaria ed estendere la portata del la presunzione di innocenza. Se il rispetto di entrambi i diritti quasi mai comporta compromessi pacifici, è certamente impensabile l’esclusione di uno in funzione dell’altro. Una cronaca giudiziaria portata agli estremi può causare danni incalcolabili all’imputato che, strattonato nel vortice mediatico, si vede sottoposto ad un processo parallelo per il quale non esiste assoluzione. D’altro canto, la presunzione di innocenza non può pretendere di dilatare eccessivamente i tempi dell’informazione e tanto meno metterla completamente a tacere.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/135714