Il turismo "halal" ha il principale scopo di soddisfare i bisogni e le esigenze dei turisti musulmani, rispettando il più possibile i principi fondamentali dell'Islam. Considerando il numero crescente di musulmani nel mondo, l'introduzione di offerte "halal" o "Muslim friendly" potrebbe rappresentare un grosso vantaggio economico per tutti i Paesi che volessero fornire questo tipo di servizio. Il mercato halal, molto proficuo dato l'alto numero di fedeli, non include solo la produzione di alimenti, ma anche di farmaci, cosmetici o vestiti (modest fashion). In questo elaborato inizialmente vengono fornite delle informazioni generali che permettono di comprendere maggiormente il concetto di turismo "halal", approfondendo il significato dei termini "halal" e "haram". Inoltre, si parla di come l'islamofobia e il razzismo possano frequentemente rappresentare un ostacolo. Spesso, infatti, a causa dei numerosi pregiudizi, portati dalla scarsa conoscenza di questa cultura, in molti Paesi non si comprende il reale vantaggio che si potrebbe trarre da questo tipo di turismo. Successivamente vengono analizzati dati che riguardano la diffusione del turismo "halal" nel mondo, prendendo in considerazione sia Paesi a prevalenza islamica, come la Malesia o la Turchia, sia Paesi in cui prevalgono altre religioni, come Singapore o il Giappone. Si dimostra come sia possibile creare un'offerta turistica "Muslim friendly" approfondendo la conoscenza di una cultura diversa dalla propria, riuscendo anche a riscontrare un grande successo. Infine, viene presa in esame la situazione dell'Italia nei confronti del turismo "halal", evidenziando come questo Paese debba ancora compiere molti progressi prima di riuscire a proporre un'offerta adeguata per i musulmani. L'Italia, infatti, non dispone ancora delle tecnologie necessarie per evolversi in molti ambiti del turismo, tuttavia, si pensa che questo Paese abbia un gran potenziale per tutto ciò che ha da offrire soprattutto dal punto di vista culturale. Facendo riferimento al turismo "halal", l'Italia potrebbe sfruttare gli avvenimenti storici per creare un'offerta turistica adatta ai musulmani, evidenziando come la presenza degli arabi sul territorio abbia influenzato la tradizione e la cultura italiane. In conclusione, da questo studio si evince che il turismo "halal" o "Muslim friendly" potrebbe giovare alle economie di molti Paesi se solo ci fosse una maggiore apertura nei confronti della tradizione islamica. É necessario considerare il fatto che non si debba alienare il turista musulmano, ma si dovrebbe ampliare l'offerta in modo tale da permettere a questo viaggiatore di conoscere meglio la cultura e la tradizione di un determinato luogo avendo a disposizione delle opzioni "Muslim friendly".

IL TURISMO HALAL: OFFERTA E SVILUPPO IN ITALIA E NEL MONDO

SABIA, FEDERICA
2021/2022

Abstract

Il turismo "halal" ha il principale scopo di soddisfare i bisogni e le esigenze dei turisti musulmani, rispettando il più possibile i principi fondamentali dell'Islam. Considerando il numero crescente di musulmani nel mondo, l'introduzione di offerte "halal" o "Muslim friendly" potrebbe rappresentare un grosso vantaggio economico per tutti i Paesi che volessero fornire questo tipo di servizio. Il mercato halal, molto proficuo dato l'alto numero di fedeli, non include solo la produzione di alimenti, ma anche di farmaci, cosmetici o vestiti (modest fashion). In questo elaborato inizialmente vengono fornite delle informazioni generali che permettono di comprendere maggiormente il concetto di turismo "halal", approfondendo il significato dei termini "halal" e "haram". Inoltre, si parla di come l'islamofobia e il razzismo possano frequentemente rappresentare un ostacolo. Spesso, infatti, a causa dei numerosi pregiudizi, portati dalla scarsa conoscenza di questa cultura, in molti Paesi non si comprende il reale vantaggio che si potrebbe trarre da questo tipo di turismo. Successivamente vengono analizzati dati che riguardano la diffusione del turismo "halal" nel mondo, prendendo in considerazione sia Paesi a prevalenza islamica, come la Malesia o la Turchia, sia Paesi in cui prevalgono altre religioni, come Singapore o il Giappone. Si dimostra come sia possibile creare un'offerta turistica "Muslim friendly" approfondendo la conoscenza di una cultura diversa dalla propria, riuscendo anche a riscontrare un grande successo. Infine, viene presa in esame la situazione dell'Italia nei confronti del turismo "halal", evidenziando come questo Paese debba ancora compiere molti progressi prima di riuscire a proporre un'offerta adeguata per i musulmani. L'Italia, infatti, non dispone ancora delle tecnologie necessarie per evolversi in molti ambiti del turismo, tuttavia, si pensa che questo Paese abbia un gran potenziale per tutto ciò che ha da offrire soprattutto dal punto di vista culturale. Facendo riferimento al turismo "halal", l'Italia potrebbe sfruttare gli avvenimenti storici per creare un'offerta turistica adatta ai musulmani, evidenziando come la presenza degli arabi sul territorio abbia influenzato la tradizione e la cultura italiane. In conclusione, da questo studio si evince che il turismo "halal" o "Muslim friendly" potrebbe giovare alle economie di molti Paesi se solo ci fosse una maggiore apertura nei confronti della tradizione islamica. É necessario considerare il fatto che non si debba alienare il turista musulmano, ma si dovrebbe ampliare l'offerta in modo tale da permettere a questo viaggiatore di conoscere meglio la cultura e la tradizione di un determinato luogo avendo a disposizione delle opzioni "Muslim friendly".
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