Dark triad: il lato oscuro del contesto lavorativo

La "dark triad" è un costrutto che unisce tre tratti di personalità ritenuti culturalmente sgradevoli. I tre tratti sono: il machiavellismo, definibile come la tendenza a manipolare le altre persone accompagnata da una mancanza di empatia e da scarsi livelli di affetto. Il narcisismo è identificabile con un grande senso di superiorità del sé, una ricerca spasmodica di attenzione e richieste di ammirazione da parte degli altri. E infine la psicopatia è composta da quattro caratteristiche principali: assenza di empatia, un basso livello di ansia, alti livelli di impulsività e una sfrenata ricerca del rischio. Chi ha alti livelli nei tratti della "dark triad" riesce a ottenere successo lavorativo e posizioni di comando, nonostante la tossicità di queste caratteristiche sia culturalmente riconosciuta. Questo ha riscontrato molto interesse nei ricercatori e dal 2002, quando Delroy L. Paulhus e Kevin M. Williams hanno formalizzato il costrutto, gli studi sul tema si sono moltiplicati. La "dark triad" è implicata in molti ambiti del contesto lavorativo e ha molte conseguenze sulla vita lavorativa. Infatti, il lavoratore che mostra questi tratti di personalità potrebbe avere effetti positivi sulla propria carriera, infatti la “dark triad” è correlata positivamente con l'avanzamento professionale e la leadership. Però allo stesso modo la “dark triad” è correlata ad effetti negativi come il “burnout”, l'esaurimento emotivo e la scarsa soddisfazione lavorativa che riguardano soprattutto i “follower”.