Today more than ever, the figure of the linguistic mediator covers a great importance to ensure the correct communication in a world characterized by an ever-growing globalisation. Both from the point of view of the circulation of people of different languages and cultures throughout the world, and for the economic aspect, with an increasing number of companies aspiring to enter international markets and expand their activities as much as possible. To achieve this goal, however, it is necessary to start first of all from a value system that takes into account the needs and characteristics of both the territory in which the company is already operating and that of the market in which it wishes to enter. For this reason it was considered appropriate to divide the work into three chapters: the first chapter deals with the importance of the figure of the linguistic mediator in the context of globalization, providing some definitions of this phenomenon which is so important and capable of completely revolutionizing the way of thinking about human relationships and commercial and various statistics which demonstrate this importance and analyzing the differences between translation and interpreting; the second chapter examines the role of the linguistic mediator in the corporate internationalization processes by first providing a definition of the subject and then analyzing the case study of the internationalization of Disneyland Paris, after having briefly presented the company; the third chapter focuses on the analysis of the mediator's role in the corporate social responsibility, with a brief description of the skills - mainly linguistic and communicative - that the mediator must possess. Afterwards, there is the analysis of the study case of Coop Italia. The methodology followed envisaged a first phase of collecting the statistical data used for drafting the first chapter, simultaneously with the conduct of an interview with Alessandro Messina (area manager, social policy and external relations management of Nova Coop) who illustrates the story of corporate social responsibility and how it forms an integral part of the company's founding values; the next phase was the study and processing of the sources found for the completion of the chapter and for the drafting of the other two, with attention paid both to the strictly linguistic aspect - for which the basic concepts concerning interpreting, translation and mediator's skills – and to the analysis of companies and their respective organizations, both from an economic-financial and values point of view. The overall objective of this analysis is to highlight how indispensable the work of the cultural and linguistic mediator is today, not only in traditional contexts such as the insertion of immigrants in urban realities and in the social fabric of the places where they arrive, but also in a economic context in constant movement and opened towards international markets, and how correct communication is the key to effective conduct of negotiations in this context.

Oggi più che mai, la figura del mediatore linguistico è di importanza capitale per assicurare la corretta comunicazione in un mondo caratterizzato da una globalizzazione sempre crescente, sia dal punto di vista della circolazione di persone di lingue e culture diverse in tutto il mondo, sia per quanto riguarda l’aspetto economico, con un sempre maggior numero di aziende che aspirano a entrare nei mercati internazionali ed espandere il più possibile le proprie attività. Per raggiungere questo scopo, tuttavia, occorre partire innanzitutto da un sistema valoriale che tenga conto delle esigenze e delle caratteristiche sia del territorio in cui l’azienda è già operante, sia di quello del mercato in cui essa desidera inserirsi. Per questo motivo è stato ritenuto opportuno suddividere il lavoro in tre capitoli: il primo tratta l’importanza della figura del mediatore linguistico nel contesto della globalizzazione, fornendo alcune definizioni di questo fenomeno così importante e in grado di rivoluzionare completamente il modo di pensare le relazioni umane e commerciali e diverse statistiche da cui si evince tale importanza e analizzando le differenze fra traduzione e interpretariato; il secondo prende in esame il ruolo del mediatore linguistico nei processi di internazionalizzazione aziendale, fornendo dapprima una definizione della stessa e in seguito analizzando il caso di studio dell’internazionalizzazione di Disneyland Paris, dopo aver sinteticamente presentato l’azienda in questione; il terzo, infine, si concentra sull’analisi del ruolo del mediatore nella responsabilità sociale d’impresa, con una sintetica descrizione delle competenze – principalmente di tipo linguistico e comunicativo – che il mediatore deve possedere e con l’analisi del caso di studio di Coop Italia. La metodologia seguita ha previsto una prima fase di raccolta dei dati statistici utilizzati per la stesura del primo capitolo, contemporaneamente alla conduzione di un’intervista ad Alessandro Messina (responsabile di zona, direzione politiche sociali e relazioni esterne di Nova Coop) che illustra la storia della responsabilità sociale d’impresa e il modo in cui costituisce parte integrante dei valori fondanti dell’azienda; la fase successiva è stata lo studio e l’elaborazione delle fonti reperite per il completamento del capitolo e per la stesura degli altri due, con l’attenzione rivolta sia all’aspetto strettamente linguistico – per il quale non erano assolutamente trascurabili i concetti basilari riguardanti interpretariato, traduzione e competenze del mediatore – sia a quello che concerne l’analisi delle aziende e delle rispettive organizzazioni, sia da un punto di vista economico-finanziario che valoriale. L’obiettivo complessivo della presente analisi è mettere in luce quanto sia oggi irrinunciabile il lavoro del mediatore linguistico e culturale, non soltanto inteso nei contesti tradizionali quali inserimento di immigrati nelle realtà urbane e nel tessuto sociale dei luoghi in cui arrivano, ma anche in un contesto economico in costante movimento e apertura verso i mercati internazionali, e quanto una comunicazione corretta sia la chiave per un’efficace conduzione di trattative in tale contesto.

Il mediatore linguistico e culturale I suoi ruoli all’interno dell’azienda

VETTORI, SARA
2021/2022

Abstract

Oggi più che mai, la figura del mediatore linguistico è di importanza capitale per assicurare la corretta comunicazione in un mondo caratterizzato da una globalizzazione sempre crescente, sia dal punto di vista della circolazione di persone di lingue e culture diverse in tutto il mondo, sia per quanto riguarda l’aspetto economico, con un sempre maggior numero di aziende che aspirano a entrare nei mercati internazionali ed espandere il più possibile le proprie attività. Per raggiungere questo scopo, tuttavia, occorre partire innanzitutto da un sistema valoriale che tenga conto delle esigenze e delle caratteristiche sia del territorio in cui l’azienda è già operante, sia di quello del mercato in cui essa desidera inserirsi. Per questo motivo è stato ritenuto opportuno suddividere il lavoro in tre capitoli: il primo tratta l’importanza della figura del mediatore linguistico nel contesto della globalizzazione, fornendo alcune definizioni di questo fenomeno così importante e in grado di rivoluzionare completamente il modo di pensare le relazioni umane e commerciali e diverse statistiche da cui si evince tale importanza e analizzando le differenze fra traduzione e interpretariato; il secondo prende in esame il ruolo del mediatore linguistico nei processi di internazionalizzazione aziendale, fornendo dapprima una definizione della stessa e in seguito analizzando il caso di studio dell’internazionalizzazione di Disneyland Paris, dopo aver sinteticamente presentato l’azienda in questione; il terzo, infine, si concentra sull’analisi del ruolo del mediatore nella responsabilità sociale d’impresa, con una sintetica descrizione delle competenze – principalmente di tipo linguistico e comunicativo – che il mediatore deve possedere e con l’analisi del caso di studio di Coop Italia. La metodologia seguita ha previsto una prima fase di raccolta dei dati statistici utilizzati per la stesura del primo capitolo, contemporaneamente alla conduzione di un’intervista ad Alessandro Messina (responsabile di zona, direzione politiche sociali e relazioni esterne di Nova Coop) che illustra la storia della responsabilità sociale d’impresa e il modo in cui costituisce parte integrante dei valori fondanti dell’azienda; la fase successiva è stata lo studio e l’elaborazione delle fonti reperite per il completamento del capitolo e per la stesura degli altri due, con l’attenzione rivolta sia all’aspetto strettamente linguistico – per il quale non erano assolutamente trascurabili i concetti basilari riguardanti interpretariato, traduzione e competenze del mediatore – sia a quello che concerne l’analisi delle aziende e delle rispettive organizzazioni, sia da un punto di vista economico-finanziario che valoriale. L’obiettivo complessivo della presente analisi è mettere in luce quanto sia oggi irrinunciabile il lavoro del mediatore linguistico e culturale, non soltanto inteso nei contesti tradizionali quali inserimento di immigrati nelle realtà urbane e nel tessuto sociale dei luoghi in cui arrivano, ma anche in un contesto economico in costante movimento e apertura verso i mercati internazionali, e quanto una comunicazione corretta sia la chiave per un’efficace conduzione di trattative in tale contesto.
ITA
Today more than ever, the figure of the linguistic mediator covers a great importance to ensure the correct communication in a world characterized by an ever-growing globalisation. Both from the point of view of the circulation of people of different languages and cultures throughout the world, and for the economic aspect, with an increasing number of companies aspiring to enter international markets and expand their activities as much as possible. To achieve this goal, however, it is necessary to start first of all from a value system that takes into account the needs and characteristics of both the territory in which the company is already operating and that of the market in which it wishes to enter. For this reason it was considered appropriate to divide the work into three chapters: the first chapter deals with the importance of the figure of the linguistic mediator in the context of globalization, providing some definitions of this phenomenon which is so important and capable of completely revolutionizing the way of thinking about human relationships and commercial and various statistics which demonstrate this importance and analyzing the differences between translation and interpreting; the second chapter examines the role of the linguistic mediator in the corporate internationalization processes by first providing a definition of the subject and then analyzing the case study of the internationalization of Disneyland Paris, after having briefly presented the company; the third chapter focuses on the analysis of the mediator's role in the corporate social responsibility, with a brief description of the skills - mainly linguistic and communicative - that the mediator must possess. Afterwards, there is the analysis of the study case of Coop Italia. The methodology followed envisaged a first phase of collecting the statistical data used for drafting the first chapter, simultaneously with the conduct of an interview with Alessandro Messina (area manager, social policy and external relations management of Nova Coop) who illustrates the story of corporate social responsibility and how it forms an integral part of the company's founding values; the next phase was the study and processing of the sources found for the completion of the chapter and for the drafting of the other two, with attention paid both to the strictly linguistic aspect - for which the basic concepts concerning interpreting, translation and mediator's skills – and to the analysis of companies and their respective organizations, both from an economic-financial and values point of view. The overall objective of this analysis is to highlight how indispensable the work of the cultural and linguistic mediator is today, not only in traditional contexts such as the insertion of immigrants in urban realities and in the social fabric of the places where they arrive, but also in a economic context in constant movement and opened towards international markets, and how correct communication is the key to effective conduct of negotiations in this context.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/135630