The dissertation focuses on the spread of vine cultivation and winemaking practices in Israel, a country in which Jewish religion plays an important role due to the presence of a high number of devotees. Furthermore, wine consumption and the significance that this drink takes on in Judaism are analysed. First of all, the aim of the discourse is to show how a widespread food such as wine can take in different meanings, sometimes even opposite ones, according to places and cultures. The objective is also to examine how and to what extent the role assumed by wine and vine within Jewish religion can be transported into daily society and influence consumption practices and values commonly attributed to it. From medicine to magical and religious practices, throughout its history wine has always known many non-food uses and each culture has attributed to wine its own myths and metaphors. The paper starts from an historical and geographical localisation of the origins of wine, located in the very region where today the state of Israel stands, and it goes on with the study of the current state of the wine sector in the country. In addition to the different uses and functions of wine in the ritual sphere of Jewish religion, which are still in use today, the daily consumption among the Israelites are analysed. Through the interpretation of the role that wine takes on in sacred texts, the reasons that led to kashrut’s rules of wine production are investigated and an attempt is made to explain why Jewish religion allows wine consumption to its worshippers, despite condemning its excessive use. Next, the development of vine cultivation and the evolution of wine sector in Israel are presented. The main focus is on the key moments for renewal, which include the improvement in the quality of Israeli wines and a gradual increase in the number of wineries. The current wine-growing regions both in the north and in the south of Israel are then illustrated with their specific characteristics. Finally, the analysis of the most recent marketing and product promotion strategies adopted by wineries, which heavily prioritize wine’s past in the country, leads to one of the most important aspects for future developments in the sector: the consolidation of wine tourism.
La dissertazione è incentrata sullo studio della diffusione della coltivazione della vite e delle pratiche di vinificazione in Israele, Paese in cui la religione ebraica, dato l’elevato numero di fedeli, ricopre un ruolo molto importante. Inoltre, vengono analizzati il consumo di vino ed il significato che questa bevanda assume nell’ebraismo, dalla sua nascita sino ai giorni nostri. Per prima cosa si vuole mostrare come un alimento così diffuso come il vino possa, a seconda del luogo e della cultura, assumere significati diversi, talvolta persino opposti tra loro, diventando sempre qualcosa in più di una semplice bevanda per dissetare il corpo. Lo scopo è altresì quello di analizzare in che modo e in che misura il ruolo assunto dal vino e dalla vite all’interno della religione ebraica possa trasporsi nella società e influenzarne le quotidiane pratiche di consumo e l’insieme dei valori che comunemente gli vengono attribuiti. Dalla medicina alle pratiche magico religiose, nel corso della sua storia il vino ha conosciuto anche numerosi utilizzi extra alimentari; ogni cultura ha attribuito i propri miti e le proprie metafore a questo fluido spesso considerato misterioso. L’elaborato parte dalla collocazione storica e geografica delle origini del vino, situate proprio nelle regioni in cui oggi sorge lo stato di Israele, per arrivare a studiare la situazione odierna del settore vitivinicolo nel Paese. Oltre alle funzioni rituali e ai numerosi impieghi del vino in ambito cultuale per la religione ebraica, tutt’oggi in uso, vengono analizzate le modalità di consumo quotidiano diffuse tra gli israeliti già prima della nascita dell’ebraismo. Attraverso lo studio del ruolo che il vino assume nei testi sacri, si indagano poi i motivi che hanno portato alla kasherut del vino e si cerca di spiegare perché la religione ebraica concede il consumo di vino ai fedeli, seppur condannandone l’uso eccessivo. Successivamente, vengono presentati lo sviluppo della coltivazione della vite e l’evoluzione del settore vitivinicolo in Israele. L’attenzione è rivolta principalmente ai momenti decisivi per il rinnovamento, di cui fanno parte il progressivo miglioramento della qualità dei vini israeliani e il graduale aumento del numero di aziende. Vengono poi illustrate le diverse regioni vinicole attuali, nel nord e nel sud di Israele, con le loro peculiarità e caratteristiche. Infine, l’analisi delle più recenti strategie di marketing e di promozione dei prodotti adottate dalle cantine, che puntano molto sulla storia e sul passato del vino nel Paese, portano ad uno dei punti chiave per gli sviluppi futuri del settore: il consolidamento del turismo enologico.
La coltivazione e la diffusione della vite in un Paese a forte connotazione di fede: il ruolo del vino in Israele e nell’ebraismo
BORETTAZ, IRENE
2021/2022
Abstract
La dissertazione è incentrata sullo studio della diffusione della coltivazione della vite e delle pratiche di vinificazione in Israele, Paese in cui la religione ebraica, dato l’elevato numero di fedeli, ricopre un ruolo molto importante. Inoltre, vengono analizzati il consumo di vino ed il significato che questa bevanda assume nell’ebraismo, dalla sua nascita sino ai giorni nostri. Per prima cosa si vuole mostrare come un alimento così diffuso come il vino possa, a seconda del luogo e della cultura, assumere significati diversi, talvolta persino opposti tra loro, diventando sempre qualcosa in più di una semplice bevanda per dissetare il corpo. Lo scopo è altresì quello di analizzare in che modo e in che misura il ruolo assunto dal vino e dalla vite all’interno della religione ebraica possa trasporsi nella società e influenzarne le quotidiane pratiche di consumo e l’insieme dei valori che comunemente gli vengono attribuiti. Dalla medicina alle pratiche magico religiose, nel corso della sua storia il vino ha conosciuto anche numerosi utilizzi extra alimentari; ogni cultura ha attribuito i propri miti e le proprie metafore a questo fluido spesso considerato misterioso. L’elaborato parte dalla collocazione storica e geografica delle origini del vino, situate proprio nelle regioni in cui oggi sorge lo stato di Israele, per arrivare a studiare la situazione odierna del settore vitivinicolo nel Paese. Oltre alle funzioni rituali e ai numerosi impieghi del vino in ambito cultuale per la religione ebraica, tutt’oggi in uso, vengono analizzate le modalità di consumo quotidiano diffuse tra gli israeliti già prima della nascita dell’ebraismo. Attraverso lo studio del ruolo che il vino assume nei testi sacri, si indagano poi i motivi che hanno portato alla kasherut del vino e si cerca di spiegare perché la religione ebraica concede il consumo di vino ai fedeli, seppur condannandone l’uso eccessivo. Successivamente, vengono presentati lo sviluppo della coltivazione della vite e l’evoluzione del settore vitivinicolo in Israele. L’attenzione è rivolta principalmente ai momenti decisivi per il rinnovamento, di cui fanno parte il progressivo miglioramento della qualità dei vini israeliani e il graduale aumento del numero di aziende. Vengono poi illustrate le diverse regioni vinicole attuali, nel nord e nel sud di Israele, con le loro peculiarità e caratteristiche. Infine, l’analisi delle più recenti strategie di marketing e di promozione dei prodotti adottate dalle cantine, che puntano molto sulla storia e sul passato del vino nel Paese, portano ad uno dei punti chiave per gli sviluppi futuri del settore: il consolidamento del turismo enologico.File | Dimensione | Formato | |
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