This is the story of the East India Company, whose evolution reached the legal and financial world up to begin the foundations for actual corporations.So I will to analyze the Companies organizational structure. On 31st December 1600, at the behest of Queen Elizabeth I, the most popular colonial companies was born, the British East India Company. The Company was founded by the British at the behest of an association of merchants aristocrats who aspired to navigate overseas.They were aimed to discover new lands and secure huge profits commercial products obtained from precious raw materials such as spices, silk, metals and woods Thus the East India Company was born and evolved in a context animated by the desire for the discovery and conquest of new ocean routes that opened up ahead to the new horizons of that time. Even the English Court had every interest in sailing the seas to own new lands on to exercise political, economic and legal dominion. Thanks to these choices of the English Court, the Companies accumulated huge assets and distributed them to the shareholders important profits and guaranteed the British Crown control of the colonies. Please note that in the same period the Voc was born in 1602, the Dutch India Company which was characterized by encourage wider popular participation, and was the historical competitor of our East India Company. Moreover the Dutch Company tried to trade with the Americas.Finally Companies Franҁaise des Indies Occidentales born in 1664 in France.This Company introduced a new important concept , to be ownership of the conquered lands, and granting of exclusivity of trade routes.Then I explain the juridical elements of the Companies in their historical-economic and institutional evolution, though very important point of interest also active today:1) The identification as a person ; 2) The limited liability of the shareholders; 3) The shares own certificate.The last part the, regards the final conclusions so the end of the British Companies, due to the failure of the colonial discovery, and the failure of the Governance.
Il presente elaborato ha come fine quello di raccontare la storia della Compagnia delle Indie Orientali, la cui evoluzione ha interessato il mondo giuridico e finanziario fino a gettare le fondamenta delle moderne società di capitali. Analizzeremo la loro struttura organizzativa per fare emergere il modo in cui sono nate le antiche Companies.Era il 31 dicembre 1600 quando, per volere della Regina Elisabetta I, nasceva la più popolare tra le compagnie coloniali, la British East India Company che è l’oggetto del presente elaborato. La Compagnia era stata fondata dagli inglesi per il volere di un’associazione di mercanti aristocratici che aspiravano di espandersi oltreoceano, al di là del Capo di Buona Speranza. Essi avevano come obiettivo quello di scoprire nuove terre e assicurarsi ingenti profitti commerciali ricavati dalle materie prime pregiate quali le spezie, la seta, i metalli e legni preziosi.Anche la Corte inglese aveva tutto l’interesse di solcare i mari per possedere nuove terre su cui esercitare il dominio politico, economico e giuridico. Per questo concesse alla Compagnia cospicui finanziamenti, autonomia di governo, una propria giurisdizione e il controllo dei commerci e dei profitti derivanti dalle materie prime di cui l’India disponeva. Grazie a queste scelte della Corte inglese le Compagnie accumularono patrimoni ingenti, distribuirono ai soci importanti profitti e garantirono alla Corona inglese il controllo delle colonie. Nello scenario dell’espansione coloniale occorre ricordare che nel 1602 nasceva contemporaneamente la Voc, la Compagnia delle Indie Olandesi che si caratterizzava per favorire una partecipazione popolare più ampia. Da subito si porrà come competitrice della Compagnia inglese; furono, per esempio, gli stessi olandesi a fondare nel 1621 la Compagnia delle Indie Occidentali destinata al commercio con le Americhe. Infine merita di essere ricordata la Companies Franҁaise des Indies Occidentales, nata nel 1664 in Francia. Questa Compagnia nasce con una prerogativa innovativa, quella del conferimento della proprietà delle terre di conquista e della concessione dell’esclusività delle rotte di commercio. Oltre a questa prima in cui si spiega così la nascita e la decadenza delle Compagnie delle Indie, vero e proprio motore del colonialismo europeo in epoca moderna fra i secoli XVI e XVIII, l’elaborato tocca altri due punti. Anzitutto gli elementi giuridici delle Compagnie nella loro evoluzione storico-economica ed istituzionale e, in secondo luogo, le caratteristiche emerse dallo sviluppo delle Compagnie coloniali che le avvicinano al modello attuale delle società per azioni. Da essi emergono i seguenti elementi fondamentali: 1) La personificazione che portò all’identificazione della società come soggetto autonomo rispetto ai soci. 2) L’acquisizione del beneficio della responsabilità limitata dei soci per le obbligazioni sociali. 3) Le quote delle compagnie rappresentate da shares, le azioni, certificati cartacei che da una parte provavano il diritto a ricevere la restituzione del capitale investito e gli utili realizzati e dall’altro erano facilmente scambiabili. 4) La differenza dei ruoli fra soci e soci direttori che anticipa a livello embrionale l’assemblea e l’amministrazione. 5) L’intervento statale che era però visto negativamente dagli inglesi che prediligevano le Compagnie di iniziativa privata. La conclusione dell’elaborato descrive il declino delle Compagnie avvenuto tra la fine del 1700 -1800.
LA COMPAGNIA DELLE INDIE ORIENTALI.LINEAMENTI GIURIDICI
BORRIELLO, STEFANIA
2021/2022
Abstract
Il presente elaborato ha come fine quello di raccontare la storia della Compagnia delle Indie Orientali, la cui evoluzione ha interessato il mondo giuridico e finanziario fino a gettare le fondamenta delle moderne società di capitali. Analizzeremo la loro struttura organizzativa per fare emergere il modo in cui sono nate le antiche Companies.Era il 31 dicembre 1600 quando, per volere della Regina Elisabetta I, nasceva la più popolare tra le compagnie coloniali, la British East India Company che è l’oggetto del presente elaborato. La Compagnia era stata fondata dagli inglesi per il volere di un’associazione di mercanti aristocratici che aspiravano di espandersi oltreoceano, al di là del Capo di Buona Speranza. Essi avevano come obiettivo quello di scoprire nuove terre e assicurarsi ingenti profitti commerciali ricavati dalle materie prime pregiate quali le spezie, la seta, i metalli e legni preziosi.Anche la Corte inglese aveva tutto l’interesse di solcare i mari per possedere nuove terre su cui esercitare il dominio politico, economico e giuridico. Per questo concesse alla Compagnia cospicui finanziamenti, autonomia di governo, una propria giurisdizione e il controllo dei commerci e dei profitti derivanti dalle materie prime di cui l’India disponeva. Grazie a queste scelte della Corte inglese le Compagnie accumularono patrimoni ingenti, distribuirono ai soci importanti profitti e garantirono alla Corona inglese il controllo delle colonie. Nello scenario dell’espansione coloniale occorre ricordare che nel 1602 nasceva contemporaneamente la Voc, la Compagnia delle Indie Olandesi che si caratterizzava per favorire una partecipazione popolare più ampia. Da subito si porrà come competitrice della Compagnia inglese; furono, per esempio, gli stessi olandesi a fondare nel 1621 la Compagnia delle Indie Occidentali destinata al commercio con le Americhe. Infine merita di essere ricordata la Companies Franҁaise des Indies Occidentales, nata nel 1664 in Francia. Questa Compagnia nasce con una prerogativa innovativa, quella del conferimento della proprietà delle terre di conquista e della concessione dell’esclusività delle rotte di commercio. Oltre a questa prima in cui si spiega così la nascita e la decadenza delle Compagnie delle Indie, vero e proprio motore del colonialismo europeo in epoca moderna fra i secoli XVI e XVIII, l’elaborato tocca altri due punti. Anzitutto gli elementi giuridici delle Compagnie nella loro evoluzione storico-economica ed istituzionale e, in secondo luogo, le caratteristiche emerse dallo sviluppo delle Compagnie coloniali che le avvicinano al modello attuale delle società per azioni. Da essi emergono i seguenti elementi fondamentali: 1) La personificazione che portò all’identificazione della società come soggetto autonomo rispetto ai soci. 2) L’acquisizione del beneficio della responsabilità limitata dei soci per le obbligazioni sociali. 3) Le quote delle compagnie rappresentate da shares, le azioni, certificati cartacei che da una parte provavano il diritto a ricevere la restituzione del capitale investito e gli utili realizzati e dall’altro erano facilmente scambiabili. 4) La differenza dei ruoli fra soci e soci direttori che anticipa a livello embrionale l’assemblea e l’amministrazione. 5) L’intervento statale che era però visto negativamente dagli inglesi che prediligevano le Compagnie di iniziativa privata. La conclusione dell’elaborato descrive il declino delle Compagnie avvenuto tra la fine del 1700 -1800.File | Dimensione | Formato | |
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