Viviamo in una fase storica caratterizzata dalla digitalizzazione tecnologica, un fenomeno fisico determinato dal passaggio dell’informazione stessa dalla sua forma analogica a quella digitale. Il vincolamento dell’informazione alle tecnologie digitali apporterà dei mutamenti sociali, economici e politici modificando le modalità stesse in cui avviene l’atto comunicativo. I primi cambiamenti avvennero negli anni ’70-’80, durante la cosiddetta “era dell’informazione”. In questo periodo la diffusione delle nuove tecnologie informatiche e comunicative trasformarono la conoscenza in una vera e propria risorsa che consentirà di trarre un vantaggio competitivo sia in campo economico che politico. I cambiamenti causati dalla rivoluzione comunicativa porteranno a una mentalità più aperta verso le nuove tecnologie dando inizio ad un periodo di sperimentazioni attraverso varie iniziative ministeriali. Il primo passo significativo fu il Piano Nazionale Informatica (PNI), iniziativa promossa dalla senatrice Franca Falcucci durante un convegno CEE, seguito successivamente da altre iniziative. Nonostante i passi in avanti compiuti dalla MIUR secondo le teorie di Seymour Papert bisognerebbe integrare le nuove tecnologie raggiungono il massimo potenziale come supporto didattico onnipresente. L’isolamento del computer nelle aule informatiche, sotto forma di materia separata, ostacolerà le varie innovazioni che il computer potrebbe apportare al sistema didattico. Si darà sempre di più importanza al grado di interattività tra la macchina e l’allievo, facilitata soprattutto dall’introduzione dell’ipertestualità e ipermedialità attivando così la curiosità del bambino. Per favorire l’efficacia della didattica verranno sviluppati gli ambienti di apprendimento incoraggiando il lavoro di gruppo all’interno di uno spazio digitale dove l’allievo potrà sviluppare le proprie conoscenze e competenze. Papert svilupperà il primo programma capace di fornire uno spazio virtuale dove l’allievo potrà manifestare la propria creatività con il linguaggio LOGO. L’obiettivo del LOGO è creare consapevolezza dei propri errori siccome l’individuazione dello sbaglio è facilitata all’interno del programma. Il “Costruzionismo” di Papert si fonderà sull’epistemologia dell'errore, attraverso il processo di tentativo ed errore il bambino cerca di formulare una soluzione, sviluppando così le proprie abilità di problem-solving e stimolando il pensiero logico costruttivista. . L’inizio della didattica si distinguerà per la presenza delle reti telematiche, permettendo di sorpassare le distanze fisiche e creando legami sociali istaurati per scopi didattici, dando nascita ad un’intelligenza collettiva. Grazie alla rete si espanderanno anche le forme di didattica a distanza, utilizzate principalmente negli ambienti universitari e che richiederanno nuove strategie per una lezione efficace, mantenendo la centralità dello studente e adattando l’insegnamento a questa nuova forma di didattica. La DAD incontrerà varie difficolta nell’attuarsi, tra queste la più marcante è il digital divide. Il Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (BES), farà emergere percentuali inquietanti. L’impossibilità di esercitare il proprio diritto all’istruzione, a causa della pandemia, incrementerà in maniera preoccupante l’abbandono scolastico spingendo il Ministero dell’Istruzione a trovare soluzioni a lungo termine, necessarie in una situazione senza precedenti.
Digitalizzazione scolastica: un lungo processo accelerato dalla pandemia.
SPINOAE, ALEXANDRU
2020/2021
Abstract
Viviamo in una fase storica caratterizzata dalla digitalizzazione tecnologica, un fenomeno fisico determinato dal passaggio dell’informazione stessa dalla sua forma analogica a quella digitale. Il vincolamento dell’informazione alle tecnologie digitali apporterà dei mutamenti sociali, economici e politici modificando le modalità stesse in cui avviene l’atto comunicativo. I primi cambiamenti avvennero negli anni ’70-’80, durante la cosiddetta “era dell’informazione”. In questo periodo la diffusione delle nuove tecnologie informatiche e comunicative trasformarono la conoscenza in una vera e propria risorsa che consentirà di trarre un vantaggio competitivo sia in campo economico che politico. I cambiamenti causati dalla rivoluzione comunicativa porteranno a una mentalità più aperta verso le nuove tecnologie dando inizio ad un periodo di sperimentazioni attraverso varie iniziative ministeriali. Il primo passo significativo fu il Piano Nazionale Informatica (PNI), iniziativa promossa dalla senatrice Franca Falcucci durante un convegno CEE, seguito successivamente da altre iniziative. Nonostante i passi in avanti compiuti dalla MIUR secondo le teorie di Seymour Papert bisognerebbe integrare le nuove tecnologie raggiungono il massimo potenziale come supporto didattico onnipresente. L’isolamento del computer nelle aule informatiche, sotto forma di materia separata, ostacolerà le varie innovazioni che il computer potrebbe apportare al sistema didattico. Si darà sempre di più importanza al grado di interattività tra la macchina e l’allievo, facilitata soprattutto dall’introduzione dell’ipertestualità e ipermedialità attivando così la curiosità del bambino. Per favorire l’efficacia della didattica verranno sviluppati gli ambienti di apprendimento incoraggiando il lavoro di gruppo all’interno di uno spazio digitale dove l’allievo potrà sviluppare le proprie conoscenze e competenze. Papert svilupperà il primo programma capace di fornire uno spazio virtuale dove l’allievo potrà manifestare la propria creatività con il linguaggio LOGO. L’obiettivo del LOGO è creare consapevolezza dei propri errori siccome l’individuazione dello sbaglio è facilitata all’interno del programma. Il “Costruzionismo” di Papert si fonderà sull’epistemologia dell'errore, attraverso il processo di tentativo ed errore il bambino cerca di formulare una soluzione, sviluppando così le proprie abilità di problem-solving e stimolando il pensiero logico costruttivista. . L’inizio della didattica si distinguerà per la presenza delle reti telematiche, permettendo di sorpassare le distanze fisiche e creando legami sociali istaurati per scopi didattici, dando nascita ad un’intelligenza collettiva. Grazie alla rete si espanderanno anche le forme di didattica a distanza, utilizzate principalmente negli ambienti universitari e che richiederanno nuove strategie per una lezione efficace, mantenendo la centralità dello studente e adattando l’insegnamento a questa nuova forma di didattica. La DAD incontrerà varie difficolta nell’attuarsi, tra queste la più marcante è il digital divide. Il Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (BES), farà emergere percentuali inquietanti. L’impossibilità di esercitare il proprio diritto all’istruzione, a causa della pandemia, incrementerà in maniera preoccupante l’abbandono scolastico spingendo il Ministero dell’Istruzione a trovare soluzioni a lungo termine, necessarie in una situazione senza precedenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/135547