Le obbligazioni fanno parte di un grande gruppo di strumenti finanziari sui quali gli investitori, pubblici e privati, effettuano i loro investimenti. Nel corso degli anni sono diventate sempre più conosciute ed utilizzate, soprattutto grazie al fatto che sono considerate titoli privi di rischio. Distinguiamo due differenti tipologie di obbligazioni: le obbligazioni di Stato o di enti pubblici e i corporate bonds, ovvero le obbligazioni societarie. In questa tesi prenderemo in considerazione quest’ultime per analizzare i loro modelli di pricing. L’elaborato sarà diviso in tre diverse parti. Il primo capitolo effettuerà un’introduzione generale sulle obbligazioni e sul mercato obbligazionario, andando poi a smentire il credo comune per cui le obbligazioni siano prive di rischio. Dunque si considererà il rating come misura per determinare la probabilità di insolvenza di un’impresa e, successivamente, si elencheranno le principali tipologie di rischio che si devono considerare nel momento in cui si decide di investire del capitale in questi strumenti finanziari. Infine, inizieremo ad introdurre il macro argomento della relazione, ovvero i modelli di pricing dei corporate bonds. In particolare, li suddivideremo nei due gruppi principali: i modelli strutturali e i modelli in forma ridotta. Nel secondo capitolo, partendo dalla spiegazione dell’equazione di Black-Scholes, analizzeremo i modelli strutturali introdotti dall’economista Robert C. Merton nel 1974. Successivamente, constatati i difetti che ne limitano l’applicazione pratica, elencheremo alcuni nuovi modelli nati per cercare di semplificare quello di Merton. Tra i più importanti avremo: il modello KMV, i modelli di first passage time di Black e Cox ed, infine, il modello di Longstaff e Schwartz. Concludendo, il terzo e ultimo capitolo dell’elaborato verterà sulla seconda grande famiglia dei modelli di pricing delle obbligazioni societarie, ovvero i modelli in forma ridotta. Essi sono modelli di recente introduzione, si differenziano dai precedenti modelli in quanto assumono che la probabilità di insolvenza sia una variabile esogena, indipendente dalla struttura societaria. Inizialmente, partiremo da una breve introduzione generale dei suddetti modelli e del processo statistico fondamentale utilizzato in essi, cioè il modello di Poisson. Seguirà un’analisi dei modelli in forma ridotta basati sullo spread delle obbligazioni e si specificherà il ruolo fondamentale del credit spread in essi. Infine, riprendendo anche il processo di Poisson, si osserverà il modello sviluppato dagli economisti Jarrow e Turnbull.
I modelli di pricing dei corporate bonds
PIUMATTI, MATTEO
2020/2021
Abstract
Le obbligazioni fanno parte di un grande gruppo di strumenti finanziari sui quali gli investitori, pubblici e privati, effettuano i loro investimenti. Nel corso degli anni sono diventate sempre più conosciute ed utilizzate, soprattutto grazie al fatto che sono considerate titoli privi di rischio. Distinguiamo due differenti tipologie di obbligazioni: le obbligazioni di Stato o di enti pubblici e i corporate bonds, ovvero le obbligazioni societarie. In questa tesi prenderemo in considerazione quest’ultime per analizzare i loro modelli di pricing. L’elaborato sarà diviso in tre diverse parti. Il primo capitolo effettuerà un’introduzione generale sulle obbligazioni e sul mercato obbligazionario, andando poi a smentire il credo comune per cui le obbligazioni siano prive di rischio. Dunque si considererà il rating come misura per determinare la probabilità di insolvenza di un’impresa e, successivamente, si elencheranno le principali tipologie di rischio che si devono considerare nel momento in cui si decide di investire del capitale in questi strumenti finanziari. Infine, inizieremo ad introdurre il macro argomento della relazione, ovvero i modelli di pricing dei corporate bonds. In particolare, li suddivideremo nei due gruppi principali: i modelli strutturali e i modelli in forma ridotta. Nel secondo capitolo, partendo dalla spiegazione dell’equazione di Black-Scholes, analizzeremo i modelli strutturali introdotti dall’economista Robert C. Merton nel 1974. Successivamente, constatati i difetti che ne limitano l’applicazione pratica, elencheremo alcuni nuovi modelli nati per cercare di semplificare quello di Merton. Tra i più importanti avremo: il modello KMV, i modelli di first passage time di Black e Cox ed, infine, il modello di Longstaff e Schwartz. Concludendo, il terzo e ultimo capitolo dell’elaborato verterà sulla seconda grande famiglia dei modelli di pricing delle obbligazioni societarie, ovvero i modelli in forma ridotta. Essi sono modelli di recente introduzione, si differenziano dai precedenti modelli in quanto assumono che la probabilità di insolvenza sia una variabile esogena, indipendente dalla struttura societaria. Inizialmente, partiremo da una breve introduzione generale dei suddetti modelli e del processo statistico fondamentale utilizzato in essi, cioè il modello di Poisson. Seguirà un’analisi dei modelli in forma ridotta basati sullo spread delle obbligazioni e si specificherà il ruolo fondamentale del credit spread in essi. Infine, riprendendo anche il processo di Poisson, si osserverà il modello sviluppato dagli economisti Jarrow e Turnbull.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/135529