L’atto del suicidio può essere una delle cause di morte all’interno del contesto sociale ed istituzionale del carcere. Può spesso essere un modo per esprimere situazioni di disperazione che non riescono a trovare alcuna soluzione all’interno della società, può essere una fuga dalla situazione in cui ci si trova. Spesso questo argomento però non ha la giusta importanza all’interno delle priorità politiche e sociali del nostro Paese. L’obiettivo è quello di analizzare il fenomeno del suicidio all’interno del carcere dal punto di vista sociologico. Dopo una breve definizione del fenomeno e una descrizione di alcuni aspetti epidemiologici sul suicidio, il primo capitolo affronterà il tema da un punto di vista teorico partendo dal contributo fornitoci da Emile Durkheim che fu il primo a collocare la questione nell’ambito delle scienze sociali. Si cercherà di analizzare gli aspetti presi in considerazione all’interno della sua analisi, indagando sulla natura sociologica del fenomeno del suicidio. Successivamente si analizzeranno gli studi dopo Durkheim per poi passare agli studi sociali e psicologici contemporanei sul fenomeno. Il secondo capitolo presenterà una rassegna sugli studi relativi al suicidio in carcere, per poi andare a descrivere il profilo dei detenuti considerati più a rischio e più vulnerabili al suicidio, facendo riferimento alle caratteristiche individuali e ai fattori ambientali che portano l’individuo all’interno di quel contesto a porre fine alla propria vita e successivamente analizzeremo uno studio sulla capacità di coping. Infine proveremo a comprendere le esperienze del detenuto in modo da poter interpretare le loro azioni e fornire una spiegazione del fenomeno. Il terzo capitolo analizzerà attraverso diverse statistiche il fenomeno del suicidio nel contesto carcerario italiano, mostrando come questo fenomeno è cambiato nel tempo e quali problematiche emergono. Infine attenzioneremo due studi sul suicidio all’interno delle carceri italiane, il primo di Pietro Buffa e il secondo di Michele Miravalle e Giovanni Torrente, i quali ci permettono di indagare il fenomeno da una prospettiva di carattere ambientale.

Il suicidio in carcere in Italia. Una analisi sociologica

COLLURA, GIADA
2021/2022

Abstract

L’atto del suicidio può essere una delle cause di morte all’interno del contesto sociale ed istituzionale del carcere. Può spesso essere un modo per esprimere situazioni di disperazione che non riescono a trovare alcuna soluzione all’interno della società, può essere una fuga dalla situazione in cui ci si trova. Spesso questo argomento però non ha la giusta importanza all’interno delle priorità politiche e sociali del nostro Paese. L’obiettivo è quello di analizzare il fenomeno del suicidio all’interno del carcere dal punto di vista sociologico. Dopo una breve definizione del fenomeno e una descrizione di alcuni aspetti epidemiologici sul suicidio, il primo capitolo affronterà il tema da un punto di vista teorico partendo dal contributo fornitoci da Emile Durkheim che fu il primo a collocare la questione nell’ambito delle scienze sociali. Si cercherà di analizzare gli aspetti presi in considerazione all’interno della sua analisi, indagando sulla natura sociologica del fenomeno del suicidio. Successivamente si analizzeranno gli studi dopo Durkheim per poi passare agli studi sociali e psicologici contemporanei sul fenomeno. Il secondo capitolo presenterà una rassegna sugli studi relativi al suicidio in carcere, per poi andare a descrivere il profilo dei detenuti considerati più a rischio e più vulnerabili al suicidio, facendo riferimento alle caratteristiche individuali e ai fattori ambientali che portano l’individuo all’interno di quel contesto a porre fine alla propria vita e successivamente analizzeremo uno studio sulla capacità di coping. Infine proveremo a comprendere le esperienze del detenuto in modo da poter interpretare le loro azioni e fornire una spiegazione del fenomeno. Il terzo capitolo analizzerà attraverso diverse statistiche il fenomeno del suicidio nel contesto carcerario italiano, mostrando come questo fenomeno è cambiato nel tempo e quali problematiche emergono. Infine attenzioneremo due studi sul suicidio all’interno delle carceri italiane, il primo di Pietro Buffa e il secondo di Michele Miravalle e Giovanni Torrente, i quali ci permettono di indagare il fenomeno da una prospettiva di carattere ambientale.
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