Nel mondo animale vengono distinte due tipologie di produzione ritmica: una produzione ritmica spontanea individuale e una produzione ritmica di gruppo, ovvero il “chorusing”. Una delle caratteristiche che si possono studiare all’interno di una produzione rimica è la presenza o assenza di isocronia. Viene definito come IOI la durata corrispondente alla somma della durata del segnale (ms) e la durata della successiva pausa (ms), che deve essere sempre costante al fine di poter considerare una vocalizzazione isocrona. Il seguente studio ha lo scopo di valutare la presenza o assenza di isocronia all’interno di 69 famiglie dell’infraordine Passerida e si compone di due parti: una doppia ricerca sui database Scopus e Web of Science e un’opera di revisione. Durante la parte di ricerca, le 69 famiglie sono state associate di volta in volta a 24 parole chiave diverse (su entrambi i motori di ricerca); partendo dal numero di articoli trovati ad ogni associazione, sono stati poi selezionati solo gli articoli che contenessero informazioni e/o dati utili alla valutazione dell’isocronia, ad esempio spettrogrammi, dati numerici, descrizione a parole delle caratteristiche temporali. Con dati numerici si intendono: media della durata del segnale con deviazione standard, media della durata della pausa con deviazione standard, media dell’IOI con deviazione standard (nel caso in cui questi ultimi due dati non fossero stati presenti, è stato possibile calcolarli utilizzando i primi citati). È stato successivamente effettuato un double check e creato un file Excel con il numero di articoli totali e il numero di articoli utili allo studio. Durante l’opera di revisione, gli articoli selezionati sono stati letti e analizzati con lo scopo di trovare dati sulla presenza di una possibile isocronia, all’interno delle vocalizzazioni delle varie specie trattate dagli autori. In particolare, il mio lavoro si è concentrato sulle prime 20 famiglie in ordine alfabetico, dalle quali ho estrapolato e analizzato 48 articoli. I 48 articoli, con le varie informazioni trovate, sono stati inseriti all’interno di un Airtable. In generale, è stata riscontrata una chiara presenza di isocronia nel 10% delle famiglie considerate, una probabile presenza nel 90%, una probabile assenza nel 60% e una chiara assenza nello 0%. Considerando i primi due valori e il fatto che alcune famiglie rientrino in più di una categoria, possiamo ipotizzare che l’isocronia sia un carattere importante per il 90% delle famiglie indagate. Per quanto riguarda le funzioni di queste vocalizzazioni, è stato riscontrato un trend nei confronti di funzioni legate alla territorialità e alla difesa, alla comunicazione, al riconoscimento individuale, alla copulazione e corteggiamento. Il presente studio ha preso in considerazione solamente 20 delle 69 famiglie iniziali, tuttavia i risultati ottenuti sembrano ipotizzare l’importanza dell’isocronia all’interno di questo gruppo. Studi futuri, sulle restanti famiglie, potranno valutare se questa caratteristica potrà essere generalizzata a livello di famiglia.
Il ritmo degli uccelli canori: una valutazione dell'isocronia dei Passeridi
LACCI, SOFIA
2021/2022
Abstract
Nel mondo animale vengono distinte due tipologie di produzione ritmica: una produzione ritmica spontanea individuale e una produzione ritmica di gruppo, ovvero il “chorusing”. Una delle caratteristiche che si possono studiare all’interno di una produzione rimica è la presenza o assenza di isocronia. Viene definito come IOI la durata corrispondente alla somma della durata del segnale (ms) e la durata della successiva pausa (ms), che deve essere sempre costante al fine di poter considerare una vocalizzazione isocrona. Il seguente studio ha lo scopo di valutare la presenza o assenza di isocronia all’interno di 69 famiglie dell’infraordine Passerida e si compone di due parti: una doppia ricerca sui database Scopus e Web of Science e un’opera di revisione. Durante la parte di ricerca, le 69 famiglie sono state associate di volta in volta a 24 parole chiave diverse (su entrambi i motori di ricerca); partendo dal numero di articoli trovati ad ogni associazione, sono stati poi selezionati solo gli articoli che contenessero informazioni e/o dati utili alla valutazione dell’isocronia, ad esempio spettrogrammi, dati numerici, descrizione a parole delle caratteristiche temporali. Con dati numerici si intendono: media della durata del segnale con deviazione standard, media della durata della pausa con deviazione standard, media dell’IOI con deviazione standard (nel caso in cui questi ultimi due dati non fossero stati presenti, è stato possibile calcolarli utilizzando i primi citati). È stato successivamente effettuato un double check e creato un file Excel con il numero di articoli totali e il numero di articoli utili allo studio. Durante l’opera di revisione, gli articoli selezionati sono stati letti e analizzati con lo scopo di trovare dati sulla presenza di una possibile isocronia, all’interno delle vocalizzazioni delle varie specie trattate dagli autori. In particolare, il mio lavoro si è concentrato sulle prime 20 famiglie in ordine alfabetico, dalle quali ho estrapolato e analizzato 48 articoli. I 48 articoli, con le varie informazioni trovate, sono stati inseriti all’interno di un Airtable. In generale, è stata riscontrata una chiara presenza di isocronia nel 10% delle famiglie considerate, una probabile presenza nel 90%, una probabile assenza nel 60% e una chiara assenza nello 0%. Considerando i primi due valori e il fatto che alcune famiglie rientrino in più di una categoria, possiamo ipotizzare che l’isocronia sia un carattere importante per il 90% delle famiglie indagate. Per quanto riguarda le funzioni di queste vocalizzazioni, è stato riscontrato un trend nei confronti di funzioni legate alla territorialità e alla difesa, alla comunicazione, al riconoscimento individuale, alla copulazione e corteggiamento. Il presente studio ha preso in considerazione solamente 20 delle 69 famiglie iniziali, tuttavia i risultati ottenuti sembrano ipotizzare l’importanza dell’isocronia all’interno di questo gruppo. Studi futuri, sulle restanti famiglie, potranno valutare se questa caratteristica potrà essere generalizzata a livello di famiglia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/135448