In 2020, world economies were severely affected by the crisis caused by covid-19. The coronavirus or SARS-CoV-2 is a severe acute respiratory syndrome that suddenly erupted in China and spread rapidly on a global scale. This totally new and unknown virus led to a worldwide blackout characterized by the collapse of states' health systems and a generalized disorder given by unpreparedness and inexperience regarding such a situation. This has led to devastating consequences along with a worldwide economic crisis. Despite efforts at the political and economic level aimed at the attempted limitation of macroeconomic damage caused post-pandemic, this crisis still brings with it obvious negative outcomes, concerning especially the working world. The objective of this paper is to analyze the consequences of the coronavirus pandemic on the Italian labor market, proposing in particular a focus on youth unemployment and the differences in pre- and post-pandemic matters. Specifically,in order to have a broader view, the first chapter will place attention on the unemployment rate by presenting notions according to a strictly macroeconomic overview, and a general representation of the labor market will also be made. The second chapter will analyze in detail 2020, the year in which the economic crisis from Covid-19 began, paying special attention to the "victims" of this episode. It will discuss the consequences but more importantly the measures taken to deal with this crisis, thus limiting its analysis to only those measures that had a direct impact on the youth labor market, particularly the relationship between education and the labor market and the youth unemployment rate. Two phenomena in particular will be introduced in this regard: the "Brain Drain," related to the flight of young Italian minds abroad with the hope of find better occupations with remunerations suitable to the educational qualifications obtained; and the "Over education" phenomenon, i.e. the trend that pushes more and more young Italians to accept jobs not proportional to their educational qualifications in the search for a job. In Italy, according to Istat data, the total youth unemployment rate rises to 23.7 percent: our country records the third highest youth unemployment figure in Europe. In addition, there was a general decline in university enrollment in 2020 that persisted in the following two years as well; this lowering of the average level of education has as a consequence a lowering of the quality of the labor market: since the demand for labor is closely linked to its supply, it follows that a worse supply will cause a lower demand. Regarding this aspect, attention will also be paid in this paper to the increase in the inactivity rate (those who do not have a job and/or are not looking for one) highlighting how the pandemic crisis has played a negative influence on the willingness, on the part of young people, to seek employment. The third and final chapter will present possible remedies to this youth condition: one of the most important is the Youth Guarantee project presented by the European Union; it is a new European approach to unemployment youth.

Nel 2020 le economie mondiali sono state gravemente affette dalla crisi provocata dal covid-19. Il coronavirus o SARS-CoV-2 è una sindrome respiratoria acuta grave esplosa improvvisamente in Cina e diffusasi rapidamente su scala globale. Tale virus, totalmente nuovo e sconosciuto, ha portato ad un blackout mondiale caratterizzato dal collasso dei sistemi sanitari degli Stati ed un disordine generalizzato dato dall’impreparazione ed inesperienza in merito ad una simile situazione. Ciò ha portato a conseguenze devastanti insieme ad una crisi economica mondiale. Nonostante gli sforzi a livello politico ed economico volti alla tentata limitazione dei danni macroeconomici causati post pandemia, tale crisi porta ancora oggi con sé esiti negativi evidenti, concernenti specialmente il mondo lavorativo. L’elaborato in questione si pone come obiettivo l’analisi delle conseguenze della pandemia da coronavirus sul mercato del lavoro italiano, proponendo in particolare un focus sulla disoccupazione giovanile e le differenze in materia pre e post pandemia. Nello specifico,al fine di averne una visione più ampia, il primo capitolo porrà attenzione sul tasso di disoccupazione presentando nozioni secondo un panorama strettamente macroeconomico e verrà fatta, inoltre, una rappresentazione generale del mercato del lavoro. Il secondo capitolo analizza nel dettaglio il 2020, anno in cui ha avuto inizio la crisi economica da Covid-19, ponendo particolare attenzione sulle “vittime” di tale episodio. Si parlerà delle conseguenze ma soprattutto delle misure intraprese per far fronte a tale crisi, limitandone dunque l’analisi solo alle misure che hanno avuto un impatto diretto sul mercato del lavoro dei giovani, in particolare sul rapporto tra istruzione e mercato del lavoro e sul tasso di disoccupazione giovanile. A tal proposito saranno introdotti due fenomeni in particolare: l’effetto “Brain Drain”, legato alla fuga delle giovani menti italiane all’estero con la speranza di trovare occupazioni migliori con remunerazioni adatte alle qualifiche di studio ottenute; ed il fenomeno “Over education”, ovvero la tendenza che spinge sempre più giovani italiani ad accettare lavori non proporzionali ai propri titoli di studio nella ricerca di un posto lavorativo. In Italia, secondo i dati Istat il tasso di disoccupazione totale giovanile sale al 23,7%: il nostro paese registra il terzo dato più alto sulla disoccupazione giovanile in Europa. Inoltre, nel 2020 si è registrato un calo generale delle iscrizioni alle università perdurato anche nei due anni successivi; tale abbassamento del livello medio d'istruzione ha come conseguenza un abbassamento della qualità del mercato del lavoro: posto che la domanda di lavoro è strettamente legata alla sua offerta, ne consegue che una peggiore offerta provocherà una minore domanda. Per ciò che concerne quest’aspetto, nel presente elaborato verrà posta attenzione anche sull’aumento del tasso di inattività (chi non possiede un’occupazione e/o non si trova in ricerca di una tale) evidenziando come la crisi pandemica abbia giocato un influsso negativo sulla volontà, da parte dei giovani, di ricerca di un’occupazione. Nel terzo ed ultimo capitolo verranno presentati i possibili rimedi a tale condizione giovanile: una delle più importanti è il progetto Youth Guarantee presentato dall'Unione Europea; si tratta di un nuovo approccio europeo alla disoccupazione giovanile.

ANALISI DEL PANORAMA GIOVANILE LAVORATIVO ITALIANO PRE E POST PANDEMIA COVID-19

DARABAN, LORIN FLORIN
2021/2022

Abstract

Nel 2020 le economie mondiali sono state gravemente affette dalla crisi provocata dal covid-19. Il coronavirus o SARS-CoV-2 è una sindrome respiratoria acuta grave esplosa improvvisamente in Cina e diffusasi rapidamente su scala globale. Tale virus, totalmente nuovo e sconosciuto, ha portato ad un blackout mondiale caratterizzato dal collasso dei sistemi sanitari degli Stati ed un disordine generalizzato dato dall’impreparazione ed inesperienza in merito ad una simile situazione. Ciò ha portato a conseguenze devastanti insieme ad una crisi economica mondiale. Nonostante gli sforzi a livello politico ed economico volti alla tentata limitazione dei danni macroeconomici causati post pandemia, tale crisi porta ancora oggi con sé esiti negativi evidenti, concernenti specialmente il mondo lavorativo. L’elaborato in questione si pone come obiettivo l’analisi delle conseguenze della pandemia da coronavirus sul mercato del lavoro italiano, proponendo in particolare un focus sulla disoccupazione giovanile e le differenze in materia pre e post pandemia. Nello specifico,al fine di averne una visione più ampia, il primo capitolo porrà attenzione sul tasso di disoccupazione presentando nozioni secondo un panorama strettamente macroeconomico e verrà fatta, inoltre, una rappresentazione generale del mercato del lavoro. Il secondo capitolo analizza nel dettaglio il 2020, anno in cui ha avuto inizio la crisi economica da Covid-19, ponendo particolare attenzione sulle “vittime” di tale episodio. Si parlerà delle conseguenze ma soprattutto delle misure intraprese per far fronte a tale crisi, limitandone dunque l’analisi solo alle misure che hanno avuto un impatto diretto sul mercato del lavoro dei giovani, in particolare sul rapporto tra istruzione e mercato del lavoro e sul tasso di disoccupazione giovanile. A tal proposito saranno introdotti due fenomeni in particolare: l’effetto “Brain Drain”, legato alla fuga delle giovani menti italiane all’estero con la speranza di trovare occupazioni migliori con remunerazioni adatte alle qualifiche di studio ottenute; ed il fenomeno “Over education”, ovvero la tendenza che spinge sempre più giovani italiani ad accettare lavori non proporzionali ai propri titoli di studio nella ricerca di un posto lavorativo. In Italia, secondo i dati Istat il tasso di disoccupazione totale giovanile sale al 23,7%: il nostro paese registra il terzo dato più alto sulla disoccupazione giovanile in Europa. Inoltre, nel 2020 si è registrato un calo generale delle iscrizioni alle università perdurato anche nei due anni successivi; tale abbassamento del livello medio d'istruzione ha come conseguenza un abbassamento della qualità del mercato del lavoro: posto che la domanda di lavoro è strettamente legata alla sua offerta, ne consegue che una peggiore offerta provocherà una minore domanda. Per ciò che concerne quest’aspetto, nel presente elaborato verrà posta attenzione anche sull’aumento del tasso di inattività (chi non possiede un’occupazione e/o non si trova in ricerca di una tale) evidenziando come la crisi pandemica abbia giocato un influsso negativo sulla volontà, da parte dei giovani, di ricerca di un’occupazione. Nel terzo ed ultimo capitolo verranno presentati i possibili rimedi a tale condizione giovanile: una delle più importanti è il progetto Youth Guarantee presentato dall'Unione Europea; si tratta di un nuovo approccio europeo alla disoccupazione giovanile.
ITA
In 2020, world economies were severely affected by the crisis caused by covid-19. The coronavirus or SARS-CoV-2 is a severe acute respiratory syndrome that suddenly erupted in China and spread rapidly on a global scale. This totally new and unknown virus led to a worldwide blackout characterized by the collapse of states' health systems and a generalized disorder given by unpreparedness and inexperience regarding such a situation. This has led to devastating consequences along with a worldwide economic crisis. Despite efforts at the political and economic level aimed at the attempted limitation of macroeconomic damage caused post-pandemic, this crisis still brings with it obvious negative outcomes, concerning especially the working world. The objective of this paper is to analyze the consequences of the coronavirus pandemic on the Italian labor market, proposing in particular a focus on youth unemployment and the differences in pre- and post-pandemic matters. Specifically,in order to have a broader view, the first chapter will place attention on the unemployment rate by presenting notions according to a strictly macroeconomic overview, and a general representation of the labor market will also be made. The second chapter will analyze in detail 2020, the year in which the economic crisis from Covid-19 began, paying special attention to the "victims" of this episode. It will discuss the consequences but more importantly the measures taken to deal with this crisis, thus limiting its analysis to only those measures that had a direct impact on the youth labor market, particularly the relationship between education and the labor market and the youth unemployment rate. Two phenomena in particular will be introduced in this regard: the "Brain Drain," related to the flight of young Italian minds abroad with the hope of find better occupations with remunerations suitable to the educational qualifications obtained; and the "Over education" phenomenon, i.e. the trend that pushes more and more young Italians to accept jobs not proportional to their educational qualifications in the search for a job. In Italy, according to Istat data, the total youth unemployment rate rises to 23.7 percent: our country records the third highest youth unemployment figure in Europe. In addition, there was a general decline in university enrollment in 2020 that persisted in the following two years as well; this lowering of the average level of education has as a consequence a lowering of the quality of the labor market: since the demand for labor is closely linked to its supply, it follows that a worse supply will cause a lower demand. Regarding this aspect, attention will also be paid in this paper to the increase in the inactivity rate (those who do not have a job and/or are not looking for one) highlighting how the pandemic crisis has played a negative influence on the willingness, on the part of young people, to seek employment. The third and final chapter will present possible remedies to this youth condition: one of the most important is the Youth Guarantee project presented by the European Union; it is a new European approach to unemployment youth.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/135417