Il Temporary Store si presenta come lo spazio espositivo del terzo millennio, con una spiccata tendenza innovativa che lo rende uno strumento di marketing flessibile e variegato, in linea con l'evoluzione che il mondo del retail ha conosciuto negli ultimi anni. Per effettuare un'analisi efficace di uno strumento che, sebbene si trovi nella fase ascendente del proprio ciclo di vita, ha già raggiunto un'estensione e una complessità notevoli, è necessario individuare gli elementi che contraddistinguono in maniera unica il Temporary Store dai tradizionali punti vendita. Questi aspetti vengono delineati e analizzati singolarmente, con un approfondimento sulla tipologia di negozi temporanei che sorgono all'interno di stazioni ferroviarie e aeroporti; queste location sono definite ¿nonluoghi¿, con un termine coniato dall'antropologo francese Marc Augè, e plasmano in maniera significativa i punti vendita che sorgono al loro interno. Nel terzo e quarto capitolo sono esaminate le differenti strategie con cui sono implementati i Temporary Shop, rispetto ai due aspetti che li distinguono da ogni altra iniziativa di retail tradizionale: il tempo definito e lo spazio limitato. Il negozio effimero nasce per assecondare la trasformazione del rapporto tra consumatore e marca, che facendosi sempre più diretto e immediato, necessità della creazione di ¿punti di incontro¿ tra il consumatore e il prodotto o servizio finale. La comprovata efficacia è riconducibile al mix di fattori, tra cui spicca la conduzione dell'atmosfera e di tutti gli aspetti sensoriali. Il quinto capitolo infine contiene una selezione di case history, appartenenti a categorie merceologiche differenti, a dimostrare la duttilità e la forte componente creativa che caratterizzano i Temporary Store.

Il Temporary Store come strumento di comunicazione non convenzionale: casi e modelli a confronto

OPPO, ALESSANDRO
2011/2012

Abstract

Il Temporary Store si presenta come lo spazio espositivo del terzo millennio, con una spiccata tendenza innovativa che lo rende uno strumento di marketing flessibile e variegato, in linea con l'evoluzione che il mondo del retail ha conosciuto negli ultimi anni. Per effettuare un'analisi efficace di uno strumento che, sebbene si trovi nella fase ascendente del proprio ciclo di vita, ha già raggiunto un'estensione e una complessità notevoli, è necessario individuare gli elementi che contraddistinguono in maniera unica il Temporary Store dai tradizionali punti vendita. Questi aspetti vengono delineati e analizzati singolarmente, con un approfondimento sulla tipologia di negozi temporanei che sorgono all'interno di stazioni ferroviarie e aeroporti; queste location sono definite ¿nonluoghi¿, con un termine coniato dall'antropologo francese Marc Augè, e plasmano in maniera significativa i punti vendita che sorgono al loro interno. Nel terzo e quarto capitolo sono esaminate le differenti strategie con cui sono implementati i Temporary Shop, rispetto ai due aspetti che li distinguono da ogni altra iniziativa di retail tradizionale: il tempo definito e lo spazio limitato. Il negozio effimero nasce per assecondare la trasformazione del rapporto tra consumatore e marca, che facendosi sempre più diretto e immediato, necessità della creazione di ¿punti di incontro¿ tra il consumatore e il prodotto o servizio finale. La comprovata efficacia è riconducibile al mix di fattori, tra cui spicca la conduzione dell'atmosfera e di tutti gli aspetti sensoriali. Il quinto capitolo infine contiene una selezione di case history, appartenenti a categorie merceologiche differenti, a dimostrare la duttilità e la forte componente creativa che caratterizzano i Temporary Store.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
718221_iltemporarystorecomestrumentodicomunicazionenonconvenzionale.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 4.3 MB
Formato Adobe PDF
4.3 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/135358