democrazia e mass-media in N. Chomsky

Oggetto di questo lavoro è l'analisi che il filosofo americano Noam Chomsky fa del sistema mediatico e propagandistico statunitense, da cui si evince, attraverso esempi di avvenimenti accaduti tra gli anni Settanta e l'inizio del nuovo millennio, che il sistema dei media è strettamente legato alla politica e all'élite statunitense. Per quanto gli Stati Uniti si considerino paese democratico, innovativo e aperto a nuovi pensieri e modelli di ideologie, Chomsky dimostra quanto, invece, il potere politico, che si serve dei media e della propaganda politica, crei delle ideologie e delle credenze che si diffondono nella popolazione americana, e non solo. La propaganda politica, infatti, aspira a portare idee delle élites americane anche al di fuori dei confini degli Stati Uniti, ritenendo fermamente il loro pensiero e la loro gestione politica superiore a qualsiasi altro tipo di governo. La pubblicità - intendendo con questo termine ciò che è reso pubblico, di dominio pubblico, ciò di cui il popolo è messo al corrente - non sempre, anzi, quasi mai, corrisponde alla realtà. L'opinione pubblica risulta manipolata e pilotata dalla politica e dai media. Il popolo sembra affidarsi alle credenze e alle ideologie stabilite e create, con strategie ben precise, dalla politica statunitense. Chomsky mostra, inoltre, come il popolo statunitense, inconsapevole delle intenzioni e delle tattiche politiche, acconsenta a una politica che lascia intravedere solo gli aspetti positivi della sua gestione, mascherando la realtà, spesso brutale, con (finte) intenzioni perbenistiche spinte da uno spirito ¿attento¿ e ¿umano¿ dell'America, cosa di cui il popolo è fiero.