La tesi tratta della figura della Sirena nella letteratura, attraverso un percorso che espone dapprima gli elementi più generali per poi spostarsi a quelli più particolari. La dissertazione, infatti, prende l'avvio con la descrizione del mito e delle crudeli figure femminili che hanno popolato la mitologia antica, passa, quindi, ad analizzare la vita delle Sirene, le quali fanno parte di questa tradizione letteraria ricca di donne malvagie e, infine, considera un aspetto particolare di queste creature, cioè la loro voce nella sua presenza o nella sua assenza. Il primo capitolo è volto a introdurre il mito e le sue funzioni nel mondo antico, e a presentare la figura delle donne nella mitologia antica. Le figure femminili che sono state prese in considerazione sono quelle che si sono sviluppate nell'antica Grecia, che erano dotate di caratteri ferini e animaleschi, che terrorizzavano gli uomini e incarnavano le loro paure. Dunque, questo primo capitolo ha la funzione di introdurre la mitologia riguardante le donne mitologiche, in particolare quelle spietate, per poi inserire proprio all'interno di tale contesto le Sirene, protagoniste dei due successivi capitoli. Nel secondo capitolo è stata presentata la vita letteraria delle Sirene, esaminata in ordine cronologico, partendo dalla loro nascita, passando alle loro metamorfosi e infine alla loro morte. Attorno alle Sirene sono sorti molti racconti, perciò non è possibile individuare una singola coppia di genitori, né un'unica trasformazione e nemmeno un unico modo in cui esse siano morte, ma a seconda delle fonti che vengono considerate, le informazioni variano. Nel corso dell'analisi è stata messa in rilievo la grande malleabilità del mito, sempre aperto a nuove interpretazioni e riscritture, e che permette di creare molti intrecci tra le varie narrazioni. Spesso non è stato possibile trovare un'unica tradizione perché tutte quelle che sono sorte e giunte fino ai tempi moderni hanno un loro valore e devono essere considerate importanti perché nate in un determinato contesto storico e sociale; perciò sono stati analizzati i punti comuni e le differenze, ipotizzando i motivi che hanno causato tali modifiche. L'ultimo capitolo della tesi riguarda un aspetto specifico delle Sirene, il loro canto nella sua presenza o assenza. Sono stati analizzati gli effetti che la loro voce o il loro silenzio esercitano sugli uomini, sulla loro funzione all'interno della letteratura e come il loro canto abbia assunto ruoli anche molto diversi a seconda dei racconti che sono stati narrati. È stato nuovamente seguito un ordine cronologico per analizzare le varie fonti, partendo dal canto distruttivo e ammaliante delle Sirene omeriche, considerando anche il contenuto e la melodia, per poi passare, sempre nell'antichità, al ruolo positivo ricoperto dalla voce delle Sirene all'interno dei riti funerari o nel mito di Er, descritto da Platone, e spostarsi ad autori vissuti nel corso dell'Ottocento e del Novecento.
Le Sirene nel mito: la crudeltà, la voce e il silenzio
SACCO, FRANCESCA
2011/2012
Abstract
La tesi tratta della figura della Sirena nella letteratura, attraverso un percorso che espone dapprima gli elementi più generali per poi spostarsi a quelli più particolari. La dissertazione, infatti, prende l'avvio con la descrizione del mito e delle crudeli figure femminili che hanno popolato la mitologia antica, passa, quindi, ad analizzare la vita delle Sirene, le quali fanno parte di questa tradizione letteraria ricca di donne malvagie e, infine, considera un aspetto particolare di queste creature, cioè la loro voce nella sua presenza o nella sua assenza. Il primo capitolo è volto a introdurre il mito e le sue funzioni nel mondo antico, e a presentare la figura delle donne nella mitologia antica. Le figure femminili che sono state prese in considerazione sono quelle che si sono sviluppate nell'antica Grecia, che erano dotate di caratteri ferini e animaleschi, che terrorizzavano gli uomini e incarnavano le loro paure. Dunque, questo primo capitolo ha la funzione di introdurre la mitologia riguardante le donne mitologiche, in particolare quelle spietate, per poi inserire proprio all'interno di tale contesto le Sirene, protagoniste dei due successivi capitoli. Nel secondo capitolo è stata presentata la vita letteraria delle Sirene, esaminata in ordine cronologico, partendo dalla loro nascita, passando alle loro metamorfosi e infine alla loro morte. Attorno alle Sirene sono sorti molti racconti, perciò non è possibile individuare una singola coppia di genitori, né un'unica trasformazione e nemmeno un unico modo in cui esse siano morte, ma a seconda delle fonti che vengono considerate, le informazioni variano. Nel corso dell'analisi è stata messa in rilievo la grande malleabilità del mito, sempre aperto a nuove interpretazioni e riscritture, e che permette di creare molti intrecci tra le varie narrazioni. Spesso non è stato possibile trovare un'unica tradizione perché tutte quelle che sono sorte e giunte fino ai tempi moderni hanno un loro valore e devono essere considerate importanti perché nate in un determinato contesto storico e sociale; perciò sono stati analizzati i punti comuni e le differenze, ipotizzando i motivi che hanno causato tali modifiche. L'ultimo capitolo della tesi riguarda un aspetto specifico delle Sirene, il loro canto nella sua presenza o assenza. Sono stati analizzati gli effetti che la loro voce o il loro silenzio esercitano sugli uomini, sulla loro funzione all'interno della letteratura e come il loro canto abbia assunto ruoli anche molto diversi a seconda dei racconti che sono stati narrati. È stato nuovamente seguito un ordine cronologico per analizzare le varie fonti, partendo dal canto distruttivo e ammaliante delle Sirene omeriche, considerando anche il contenuto e la melodia, per poi passare, sempre nell'antichità, al ruolo positivo ricoperto dalla voce delle Sirene all'interno dei riti funerari o nel mito di Er, descritto da Platone, e spostarsi ad autori vissuti nel corso dell'Ottocento e del Novecento.File | Dimensione | Formato | |
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