Nel periodo di preparazione di questa tesi ho avuto modo, tra l'altro, di verificare - grazie al ripetersi di un'espressione smarrita e interrogativa in tanti tra coloro cui comunicavo l'oggetto del mio approfondimento - quanto resti tuttora poco conosciuto il genere, cinematografico e non, del mockumentario (dall'anglosassone mockumentary). Anche per questo motivo ritengo doveroso inserire una premessa al mio discorso prima di entrare decisamente nell'analisi della fenomenologia del mockumentary. Nel presentarsi nelle forme e con i linguaggi del documentario, esso tratta di argomenti completamente inventanti, mescola i due grandi filoni cinematografici ¿ fiction e documentario- letteralmente prendendosi gioco (in inglese to mock) dello spettatore. Si tratta dunque di un genere ibrido che trova le sue prime definizioni nel corso degli anni '60-'70. Il riconoscimento del mockumentary quale genere autonomo si può far risalire agli anni Ottanta, ma un potente revival per questa spesso irriverente modalità di concepire la comunicazione cinematografica, giunge alla fine degli anni '90, soprattutto grazie al grande riscontro suscitato dal suo accostamento all'horror. Attraverso un'indagine sull'estrema labilità e aleatorietà che risiede da sempre nel confine tra documentario e fiction, realtà e rappresentazione, vero e falso, la mia tesi si propone di ricercare i prodromi di questo nuovo genere, fin dagli albori del cinema, o quantomeno le prime deviazioni delle forme canoniche di rappresentazione.

Alle origini del mockumentario

PANDOLFO, CHIARA
2012/2013

Abstract

Nel periodo di preparazione di questa tesi ho avuto modo, tra l'altro, di verificare - grazie al ripetersi di un'espressione smarrita e interrogativa in tanti tra coloro cui comunicavo l'oggetto del mio approfondimento - quanto resti tuttora poco conosciuto il genere, cinematografico e non, del mockumentario (dall'anglosassone mockumentary). Anche per questo motivo ritengo doveroso inserire una premessa al mio discorso prima di entrare decisamente nell'analisi della fenomenologia del mockumentary. Nel presentarsi nelle forme e con i linguaggi del documentario, esso tratta di argomenti completamente inventanti, mescola i due grandi filoni cinematografici ¿ fiction e documentario- letteralmente prendendosi gioco (in inglese to mock) dello spettatore. Si tratta dunque di un genere ibrido che trova le sue prime definizioni nel corso degli anni '60-'70. Il riconoscimento del mockumentary quale genere autonomo si può far risalire agli anni Ottanta, ma un potente revival per questa spesso irriverente modalità di concepire la comunicazione cinematografica, giunge alla fine degli anni '90, soprattutto grazie al grande riscontro suscitato dal suo accostamento all'horror. Attraverso un'indagine sull'estrema labilità e aleatorietà che risiede da sempre nel confine tra documentario e fiction, realtà e rappresentazione, vero e falso, la mia tesi si propone di ricercare i prodromi di questo nuovo genere, fin dagli albori del cinema, o quantomeno le prime deviazioni delle forme canoniche di rappresentazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/135219