Il primo capitolo della mia tesi presenta il Journal di Matilde Manzoni. Se ne scorgono la vita, le gioie, le sofferenze e la personalità di una diarista che vale la pena conoscere. Più che l'editore è il lettore a dover cogliere la figura della protagonista di un diario e i suoi rapporti famigliari, soprattutto con il padre e la sorella Vittoria. A mio avviso, il miglior modo per comprendere la natura del Journal di Matilde è quello di metterlo a confronto con il diario intimo di Vittorio Alfieri, capostipite italiano del journal intime. Nel secondo capitolo, ho tentato di ricostruire la nascita di questo genere in Italia mettendo a fuoco le caratteristiche più rilevanti attraverso l'esempio alfieriano. Ma è attraverso il confronto tra il diario di Vittorio e quello di Matilde che si coglie il valore assoluto che per entrambi ha l'atto di specchiarsi nelle pagine dei propri « giornali ». Ogni giorno, attraverso l'atto di scrivere Alfieri e Matilde si salvano dall'oblio. Chi legge può cogliere l'io di chi scrive, il suo carattere, i suoi interessi, i suoi sentimenti e i suoi pensieri. Per ragioni diverse, in epoche diverse, i due autori vengono conosciuti nella profondità del loro animo. Il terzo capitolo presenta il diario dell'autore più ammirato e amato da Matilde, Giacomo Leopardi. Il confronto con l'autore a cui Matilde si sente vicina pare fondamentale. Per conseguire tale fine, scelgo di prendere in esame uno degli scritti diaristici meno conosciuti di Leopardi, le Memorie del primo amore. Due diari diversi, il Journal sicuramente diario intimo, le Memorie forse identificabili come romanzo-diario in quanto strutturate intorno alla nascita, la crescita e la fine del sentimento di Leopardi. Ma entrambi gli scritti sono finalizzati a interrogare se stessi, a indagare nella propria sofferenza a cui non si dà, il più delle volte, una spiegazione.

DIARISTI A CONFRONTO. MATILDE MANZONI TRA VITTORIO ALFIERI E GIACOMO LEOPARDI

CENA, CARLOTTA
2011/2012

Abstract

Il primo capitolo della mia tesi presenta il Journal di Matilde Manzoni. Se ne scorgono la vita, le gioie, le sofferenze e la personalità di una diarista che vale la pena conoscere. Più che l'editore è il lettore a dover cogliere la figura della protagonista di un diario e i suoi rapporti famigliari, soprattutto con il padre e la sorella Vittoria. A mio avviso, il miglior modo per comprendere la natura del Journal di Matilde è quello di metterlo a confronto con il diario intimo di Vittorio Alfieri, capostipite italiano del journal intime. Nel secondo capitolo, ho tentato di ricostruire la nascita di questo genere in Italia mettendo a fuoco le caratteristiche più rilevanti attraverso l'esempio alfieriano. Ma è attraverso il confronto tra il diario di Vittorio e quello di Matilde che si coglie il valore assoluto che per entrambi ha l'atto di specchiarsi nelle pagine dei propri « giornali ». Ogni giorno, attraverso l'atto di scrivere Alfieri e Matilde si salvano dall'oblio. Chi legge può cogliere l'io di chi scrive, il suo carattere, i suoi interessi, i suoi sentimenti e i suoi pensieri. Per ragioni diverse, in epoche diverse, i due autori vengono conosciuti nella profondità del loro animo. Il terzo capitolo presenta il diario dell'autore più ammirato e amato da Matilde, Giacomo Leopardi. Il confronto con l'autore a cui Matilde si sente vicina pare fondamentale. Per conseguire tale fine, scelgo di prendere in esame uno degli scritti diaristici meno conosciuti di Leopardi, le Memorie del primo amore. Due diari diversi, il Journal sicuramente diario intimo, le Memorie forse identificabili come romanzo-diario in quanto strutturate intorno alla nascita, la crescita e la fine del sentimento di Leopardi. Ma entrambi gli scritti sono finalizzati a interrogare se stessi, a indagare nella propria sofferenza a cui non si dà, il più delle volte, una spiegazione.
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