Il cuore della tesi di laurea analizza le tematiche e le metodologie del Progetto Alice. Negli anni '80 Valentino Giacomin e Luigina De Biasi, due maestri della scuola primaria, notando nei bambini irrequietezza, mancanza di attenzione, competizione, scarsi risultati scolastici pensarono di avviare un programma speciale per educarli alla conoscenza dell'interiorità. Dopo un decennio di sperimentazione in Italia, decisero di migrare in India, nell'Uttar Pradesh, dove fondarono una piccola scuola che accoglieva i bambini rifiutati da altre scuole, con scarsa autostima e provenienti da contesti sociali umili e a rischio. La nuova scuola sviluppava i concetti chiave del Progetto Alice che erano stati elaborati in Italia, adattati al nuovo contesto. Da allora quella scuola si è molto ampliata, ha aperto altre sue sedi in altre località dell'India ed accoglie ed educa bambini dalla scuola dell'infanzia fino alla scuola superiore. I fondatori sono convinti che il cambiamento che ci auspichiamo possa avvenire nella società passi attraverso un'educazione integrata, ossia un'educazione attenta non solo a trasmettere conoscenze sul mondo che ci circonda, ma anche sul mondo interiore. A questo scopo, attraverso metodologie che spaziano dalla meditazione allo Yoga, dal racconto di storie alla recitazione di mantra, dalle visualizzazioni guidate ad esercizi di memorizzazione, dalla provocazione verbale a spazi di silenzio portano avanti un programma speciale che affronta tematiche importanti per la crescita equilibrata dei bambini: soggettività delle percezioni, legame causa- effetto nelle azioni, confini del corpo, fenomeni esterni ed interni, legame tra percezioni, pensieri ed emozioni, proiezioni del pensiero sul mondo. Questo tipo di educazione conduce i bambini alla scoperta dell'interessere, ossia al legame profondo che ci unisce con tutte le forme viventi del pianeta, fino a sviluppare una maggiore sensibilità verso il pianeta terra. Lo strumento principe nel Progetto Alice è la mindfulness, intesa sia come meditazione di consapevolezza sia come consapevolezza di pensieri, emozioni, azioni. Il Progetto Alice è supportato da un'impalcatura teorica costituita dagli scritti di importanti esponenti della pedagogia e della psicologia occidentali e orientali: Assagioli, Bateson, Gardner, Goleman, Maslow, Thich Nhat Han. Una rassegna non esaustiva di articoli illustra lo stato attuale delle ricerche sulla mindfulness applicata ad adulti, adolescenti e bambini. I risultati sembrano mostrare che la mindfulness costituisce un ottimo strumento non solo in ambito psicologico e medico (vedi disturbi quali ansia, depressione, stress e patologie come il cancro), ma anche dal punto di vista educativo. Infatti i bambini che partecipano a sedute di consapevolezza e Yoga acquistano sicurezza nelle proprie capacità, sono più collaborativi con i compagni, affrontano con minore stress le consegne scolastiche e mostrano una maggiore creatività e consapevolezza del proprio agire. Nonostante le difficoltà di applicazione del Progetto in Italia, sono convinta che questa sia la strada da percorre per partecipare alla formazione di individui consapevoli del proprio agire, del proprio ruolo e capaci di dare un significato profondo alla propria vita.
Mindfulness e bambini: la proposta educativa del Progetto Alice
BALLARIO, CRISTINA
2012/2013
Abstract
Il cuore della tesi di laurea analizza le tematiche e le metodologie del Progetto Alice. Negli anni '80 Valentino Giacomin e Luigina De Biasi, due maestri della scuola primaria, notando nei bambini irrequietezza, mancanza di attenzione, competizione, scarsi risultati scolastici pensarono di avviare un programma speciale per educarli alla conoscenza dell'interiorità. Dopo un decennio di sperimentazione in Italia, decisero di migrare in India, nell'Uttar Pradesh, dove fondarono una piccola scuola che accoglieva i bambini rifiutati da altre scuole, con scarsa autostima e provenienti da contesti sociali umili e a rischio. La nuova scuola sviluppava i concetti chiave del Progetto Alice che erano stati elaborati in Italia, adattati al nuovo contesto. Da allora quella scuola si è molto ampliata, ha aperto altre sue sedi in altre località dell'India ed accoglie ed educa bambini dalla scuola dell'infanzia fino alla scuola superiore. I fondatori sono convinti che il cambiamento che ci auspichiamo possa avvenire nella società passi attraverso un'educazione integrata, ossia un'educazione attenta non solo a trasmettere conoscenze sul mondo che ci circonda, ma anche sul mondo interiore. A questo scopo, attraverso metodologie che spaziano dalla meditazione allo Yoga, dal racconto di storie alla recitazione di mantra, dalle visualizzazioni guidate ad esercizi di memorizzazione, dalla provocazione verbale a spazi di silenzio portano avanti un programma speciale che affronta tematiche importanti per la crescita equilibrata dei bambini: soggettività delle percezioni, legame causa- effetto nelle azioni, confini del corpo, fenomeni esterni ed interni, legame tra percezioni, pensieri ed emozioni, proiezioni del pensiero sul mondo. Questo tipo di educazione conduce i bambini alla scoperta dell'interessere, ossia al legame profondo che ci unisce con tutte le forme viventi del pianeta, fino a sviluppare una maggiore sensibilità verso il pianeta terra. Lo strumento principe nel Progetto Alice è la mindfulness, intesa sia come meditazione di consapevolezza sia come consapevolezza di pensieri, emozioni, azioni. Il Progetto Alice è supportato da un'impalcatura teorica costituita dagli scritti di importanti esponenti della pedagogia e della psicologia occidentali e orientali: Assagioli, Bateson, Gardner, Goleman, Maslow, Thich Nhat Han. Una rassegna non esaustiva di articoli illustra lo stato attuale delle ricerche sulla mindfulness applicata ad adulti, adolescenti e bambini. I risultati sembrano mostrare che la mindfulness costituisce un ottimo strumento non solo in ambito psicologico e medico (vedi disturbi quali ansia, depressione, stress e patologie come il cancro), ma anche dal punto di vista educativo. Infatti i bambini che partecipano a sedute di consapevolezza e Yoga acquistano sicurezza nelle proprie capacità, sono più collaborativi con i compagni, affrontano con minore stress le consegne scolastiche e mostrano una maggiore creatività e consapevolezza del proprio agire. Nonostante le difficoltà di applicazione del Progetto in Italia, sono convinta che questa sia la strada da percorre per partecipare alla formazione di individui consapevoli del proprio agire, del proprio ruolo e capaci di dare un significato profondo alla propria vita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/135020