ABSTRACT PAROLE CHIAVE Accompagnatori/familiari DEA-Pronto Soccorso Assistenza infermieristica agli accompagnatori/familiari in Pronto Soccorso Soddisfazione in Pronto Soccorso PREMESSA Le domande iniziali che hanno portato all'idea e poi allo sviluppo di questo lavoro erano ¿All'interno del contesto di un DEA-Pronto Soccorso (PS) di secondo livello ci si deve prendere cura anche dell'accompagnatore? E se sì in quali termini? Se la risposta è affermativa, quindi, cosa può e cosa deve fare l'infermiere per assistere l'accompagnatore, sostenerlo nell'affrontare la situazione di attesa in cui si trova e aiutarlo ad essere una risorsa per chi ha accompagnato e di aiuto, quantomeno non di intralcio, al curante?¿. OBIETTIVI - Analizzare le principali caratteristiche dell'accompagnatore che si incontra più frequentemente in un DEA - Pronto Soccorso di secondo livello come quello osservato; - Valutare la necessità effettiva di erogare una qualche forma di assistenza all'accompagnatore, secondo la letteratura e quanto raccolto da alcuni operatori e accompagnatori; - Individuare criticità, risorse e possibili prospettive. STRUMENTI, MATERIALI E METODI Ricerca e consultazione bibliografica della letteratura qualificata; analisi del contesto di riferimento (Pronto Soccorso AO S. Croce e Carle di Cuneo); osservazioni partecipate; questionario/intervista. RISULTATI Le fonti consultate, ancorché rare quelle incentrate specificamente sull'accompagnatore, e la maggior parte delle persone intervistate -cittadini e infermieri- sostengono la necessità di una presa in carico anche dell'accompagnatore, soprattutto se familiare. Gli aspetti maggiormente rilevati riguardano la comunicazione e la relazione, soprattutto con gli infermieri. Una buona gestione di questi aspetti influisce non solo sulla soddisfazione complessiva che si propaga attraverso il passaparola e l'esperienza indiretta ma anche sul grado di collaborazione e compliance e dunque sull'esito stesso delle cure durante la permanenza in PS e alla dimissione. Vengono proposti alcuni strumenti ed accorgimenti per favorire la gestione uniforme dell'accompagnatore e verificarne gli esiti.
Una relazione a tre, anzi a trenta: l'assistenza infermieristica per gli accompagnatori degli utenti che hanno accesso al Pronto Soccorso dell'AO S. Croce e Carle di Cuneo.
BINELLO, CECILIA
2011/2012
Abstract
ABSTRACT PAROLE CHIAVE Accompagnatori/familiari DEA-Pronto Soccorso Assistenza infermieristica agli accompagnatori/familiari in Pronto Soccorso Soddisfazione in Pronto Soccorso PREMESSA Le domande iniziali che hanno portato all'idea e poi allo sviluppo di questo lavoro erano ¿All'interno del contesto di un DEA-Pronto Soccorso (PS) di secondo livello ci si deve prendere cura anche dell'accompagnatore? E se sì in quali termini? Se la risposta è affermativa, quindi, cosa può e cosa deve fare l'infermiere per assistere l'accompagnatore, sostenerlo nell'affrontare la situazione di attesa in cui si trova e aiutarlo ad essere una risorsa per chi ha accompagnato e di aiuto, quantomeno non di intralcio, al curante?¿. OBIETTIVI - Analizzare le principali caratteristiche dell'accompagnatore che si incontra più frequentemente in un DEA - Pronto Soccorso di secondo livello come quello osservato; - Valutare la necessità effettiva di erogare una qualche forma di assistenza all'accompagnatore, secondo la letteratura e quanto raccolto da alcuni operatori e accompagnatori; - Individuare criticità, risorse e possibili prospettive. STRUMENTI, MATERIALI E METODI Ricerca e consultazione bibliografica della letteratura qualificata; analisi del contesto di riferimento (Pronto Soccorso AO S. Croce e Carle di Cuneo); osservazioni partecipate; questionario/intervista. RISULTATI Le fonti consultate, ancorché rare quelle incentrate specificamente sull'accompagnatore, e la maggior parte delle persone intervistate -cittadini e infermieri- sostengono la necessità di una presa in carico anche dell'accompagnatore, soprattutto se familiare. Gli aspetti maggiormente rilevati riguardano la comunicazione e la relazione, soprattutto con gli infermieri. Una buona gestione di questi aspetti influisce non solo sulla soddisfazione complessiva che si propaga attraverso il passaparola e l'esperienza indiretta ma anche sul grado di collaborazione e compliance e dunque sull'esito stesso delle cure durante la permanenza in PS e alla dimissione. Vengono proposti alcuni strumenti ed accorgimenti per favorire la gestione uniforme dell'accompagnatore e verificarne gli esiti.File | Dimensione | Formato | |
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