Prognostic factors of intermediate-risk differentiated thyroid cancer according to ATA 2015 Introduction: The recurrence rate of intermediate risk differentiated thyroid carcinoma (DTC) is between 5% and 20%, and the therapeutic strategy, that ranges from simple follow-up to radiometabolic therapy, is a matter of debate. Aim: We investigated clinical and histopathological features of patients affected by intermediate-risk DTC that might lead to perform radiometabolic therapy, and the potential risk factors for post-treatment recurrence at 1 and 3 years from diagnosis. Methods: This retrospective observational study included 121 patients who underwent thyroidectomy for intermediate-risk DTC between January 2017 and December 2020 in two centres (Endocrinology, Diabetology and Metabolism - Department of Medical Sciences, Turin and Endocrinology - Department of Translational Medicine, Novara). For each patient, demographic, biochemical and histopathological features of DTC were evaluated. Data about radioiodine (RAI) treatment were recorded and rate of tumour recurrence at 1 and 3 years from diagnosis was assessed. Multivariate logistic regression models were used to identify risk factors recurrence. Results: Most of patients were females (M/F:1/3) with a mean age at diagnosis of 48.4 ± 14.9 years. Overall, 92 patients (76.0%) underwent RAI treatment. This subgroup had a higher prevalence of extrathyroidal extension (53.3% vs 31.0%, p=0.03), clinical lymph node metastasis at diagnosis (74.4% vs 45.0%, p=0.01), a higher number (5.5 ± 4.5 vs 1.8 ± 0.7, p=0.02) and dimensions (12.2 ± 8.4 vs 0.6 ± 0.7, p=0.01) of metastatic lymph nodes than patients who did not undergo RAI. These patients underwent more often to a therapeutic dissection of the central compartment of the neck (28.3% vs 10.3%, p=0.04) and of the lateral one (29.3% vs 6.9%, p=0.01); furthermore, they more frequently showed a malignant cytological pattern (45,7% vs 17,2%, p=0,004). Tumour relapse was observed in 18.1% and 20.8% of cases at 1 and 3 years from diagnosis, respectively. Multivariate logistic regression analysis did not show any significant association between the presence of tumour relapse and DTC histopathological phenotype. A higher stimulated Tg levels in patients undergoing RAI (OR=1.015, IC 95% 1.001-1.029, p=0.042) and an early onset of the neoplasia (OR=0.929, IC 95% 0.868-0.994, p=0.032) emerged as the only independent risk factors for 1 year-tumour relapse. Instead, the 3-year-tumour relapse was independently predicted only by the presence of 1 year-tumour relapse (OR=15.414, IC 95% 1.120-212.101, p=0.041). Discussion: In our study, a malignant cytology, the presence of extrathyroidal extension and clinical lymph node metastasis represent the main indicators for referring patients to RAI. Stimulated Tg levels in patients undergoing RAI, and the age at diagnosis are the only factors that independently influence the risk of recurrences in patients with intermediate-risk DTC after one year, and the recurrence after one year is the only risk factor for the relapse of the disease after 3 years. We could therefore assume that patients with tumors classified as intermediate risk after initial treatment and which relapse one year after treatment need a personalized and prolonged follow-up beyond 5 years.

Fattori prognostici del carcinoma differenziato della tiroide a rischio intermedio secondo ATA 2015 Introduzione: Il tasso di recidiva del carcinoma differenziato della tiroide (DTC) a rischio intermedio è compreso tra il 5% e il 20%, e la strategia terapeutica, che può variare dal semplice follow-up all’eventuale terapia metabolica, è motivo di dibattito. Scopo dello studio: Abbiamo indagato le caratteristiche cliniche e istopatologiche dei pazienti affetti da DTC a rischio intermedio che spingono a somministrare la terapia radiometabolica, e i potenziali fattori di rischio per la recidiva post-trattamento a 1 e 3 anni dalla diagnosi. Metodi: Questo studio osservazionale retrospettivo ha incluso 121 pazienti sottoposti a tiroidectomia per DTC a rischio intermedio tra gennaio 2017 e dicembre 2020 in due centri (Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo - Dipartimento di Scienze Mediche, Torino ed Endocrinologia - Dipartimento di Medicina Traslazionale, Novara). Per ogni paziente sono state valutate le caratteristiche demografiche, biochimiche e istopatologiche del tumore. Sono stati registrati i dati sul trattamento con radioiodio (RAI) ed è stato valutato il tasso di recidiva del tumore a 1 e 3 anni dalla diagnosi. Sono stati usati modelli di regressione logistica multivariata per identificare i fattori di rischio di recidiva. Risultati: La maggior parte dei pazienti era di sesso femminile (M/F:1/3), con un'età media alla diagnosi di 48.4 ± 14.9 anni. Complessivamente, 92 pazienti (76,0%) sono stati sottoposti a trattamento con RAI. Questo sottogruppo presentava una maggior prevalenza di estensione extratiroidea (53,3% vs 31,0%, p=0,03), metastasi linfonodali cliniche alla diagnosi (74,4% vs 45,0%, p=0,01), un maggiore numero (5,5 ± 4,5 vs 1,8 ± 0,7, p=0,02) e dimensioni (12,2 ± 8,4 vs 0,6 ± 0,7, p=0,01) di linfonodi metastatici rispetto al gruppo non sottoposto a RAI. Questi pazienti sono stati più spesso sottoposti a dissezione terapeutica del compartimento centrale (28,3% vs 10,3%, p=0,04) e di quello laterale (29,3% vs 6,9%, p=0,01); inoltre, presentavano più facilmente un citologico maligno (45,7% vs 17,2%, p=0,004). Una recidiva è stata osservata nel 18,1% e nel 20,8% dei casi rispettivamente a 1 e 3 anni dalla diagnosi. L'analisi di regressione logistica multivariata non ha mostrato associazioni significative tra la presenza di recidiva e il fenotipo istopatologico DTC. Un valore di Tg stimolata più elevato nei pazienti sottoposti a RAI (OR=1.015, IC 95% 1.001-1.029, p=0.042) e un’insorgenza precoce del tumore (OR=0.929, IC 95% 0.868-0.994, p=0.032) sono emersi come soli fattori di rischio indipendenti per la ricaduta a 1 anno. Invece, la recidiva del tumore a 3 anni è stata predetta in modo indipendente solo dalla recidiva a 1 anno (OR=15.414, IC 95% 1.120-212.101, p=0.041). Discussione: Nel nostro studio, una citologia maligna, la presenza di estensione extratiroidea e di metastasi linfonodali cliniche sono i principali indicatori per indirizzare i pazienti alla RAI. I livelli di Tg stimolata al momento della RAI e l'età alla diagnosi sono gli unici fattori che influenzano in modo indipendente il rischio di recidiva nei pazienti con DTC a rischio intermedio dopo un anno e la recidiva dopo un anno è l'unico fattore di rischio per la ripresa di malattia dopo 3 anni; possiamo ipotizzare che i pazienti con tumori a rischio intermedio che recidivano a un anno hanno bisogno di un follow up personalizzato e prolungato oltre i 5 anni.

Fattori prognostici del carcinoma differenziato della tiroide a rischio intermedio secondo ATA 2015

BRERO, DENISE
2020/2021

Abstract

Fattori prognostici del carcinoma differenziato della tiroide a rischio intermedio secondo ATA 2015 Introduzione: Il tasso di recidiva del carcinoma differenziato della tiroide (DTC) a rischio intermedio è compreso tra il 5% e il 20%, e la strategia terapeutica, che può variare dal semplice follow-up all’eventuale terapia metabolica, è motivo di dibattito. Scopo dello studio: Abbiamo indagato le caratteristiche cliniche e istopatologiche dei pazienti affetti da DTC a rischio intermedio che spingono a somministrare la terapia radiometabolica, e i potenziali fattori di rischio per la recidiva post-trattamento a 1 e 3 anni dalla diagnosi. Metodi: Questo studio osservazionale retrospettivo ha incluso 121 pazienti sottoposti a tiroidectomia per DTC a rischio intermedio tra gennaio 2017 e dicembre 2020 in due centri (Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo - Dipartimento di Scienze Mediche, Torino ed Endocrinologia - Dipartimento di Medicina Traslazionale, Novara). Per ogni paziente sono state valutate le caratteristiche demografiche, biochimiche e istopatologiche del tumore. Sono stati registrati i dati sul trattamento con radioiodio (RAI) ed è stato valutato il tasso di recidiva del tumore a 1 e 3 anni dalla diagnosi. Sono stati usati modelli di regressione logistica multivariata per identificare i fattori di rischio di recidiva. Risultati: La maggior parte dei pazienti era di sesso femminile (M/F:1/3), con un'età media alla diagnosi di 48.4 ± 14.9 anni. Complessivamente, 92 pazienti (76,0%) sono stati sottoposti a trattamento con RAI. Questo sottogruppo presentava una maggior prevalenza di estensione extratiroidea (53,3% vs 31,0%, p=0,03), metastasi linfonodali cliniche alla diagnosi (74,4% vs 45,0%, p=0,01), un maggiore numero (5,5 ± 4,5 vs 1,8 ± 0,7, p=0,02) e dimensioni (12,2 ± 8,4 vs 0,6 ± 0,7, p=0,01) di linfonodi metastatici rispetto al gruppo non sottoposto a RAI. Questi pazienti sono stati più spesso sottoposti a dissezione terapeutica del compartimento centrale (28,3% vs 10,3%, p=0,04) e di quello laterale (29,3% vs 6,9%, p=0,01); inoltre, presentavano più facilmente un citologico maligno (45,7% vs 17,2%, p=0,004). Una recidiva è stata osservata nel 18,1% e nel 20,8% dei casi rispettivamente a 1 e 3 anni dalla diagnosi. L'analisi di regressione logistica multivariata non ha mostrato associazioni significative tra la presenza di recidiva e il fenotipo istopatologico DTC. Un valore di Tg stimolata più elevato nei pazienti sottoposti a RAI (OR=1.015, IC 95% 1.001-1.029, p=0.042) e un’insorgenza precoce del tumore (OR=0.929, IC 95% 0.868-0.994, p=0.032) sono emersi come soli fattori di rischio indipendenti per la ricaduta a 1 anno. Invece, la recidiva del tumore a 3 anni è stata predetta in modo indipendente solo dalla recidiva a 1 anno (OR=15.414, IC 95% 1.120-212.101, p=0.041). Discussione: Nel nostro studio, una citologia maligna, la presenza di estensione extratiroidea e di metastasi linfonodali cliniche sono i principali indicatori per indirizzare i pazienti alla RAI. I livelli di Tg stimolata al momento della RAI e l'età alla diagnosi sono gli unici fattori che influenzano in modo indipendente il rischio di recidiva nei pazienti con DTC a rischio intermedio dopo un anno e la recidiva dopo un anno è l'unico fattore di rischio per la ripresa di malattia dopo 3 anni; possiamo ipotizzare che i pazienti con tumori a rischio intermedio che recidivano a un anno hanno bisogno di un follow up personalizzato e prolungato oltre i 5 anni.
Prognostic factors of intermediate-risk differentiated thyroid cancer according to ATA 2015
Prognostic factors of intermediate-risk differentiated thyroid cancer according to ATA 2015 Introduction: The recurrence rate of intermediate risk differentiated thyroid carcinoma (DTC) is between 5% and 20%, and the therapeutic strategy, that ranges from simple follow-up to radiometabolic therapy, is a matter of debate. Aim: We investigated clinical and histopathological features of patients affected by intermediate-risk DTC that might lead to perform radiometabolic therapy, and the potential risk factors for post-treatment recurrence at 1 and 3 years from diagnosis. Methods: This retrospective observational study included 121 patients who underwent thyroidectomy for intermediate-risk DTC between January 2017 and December 2020 in two centres (Endocrinology, Diabetology and Metabolism - Department of Medical Sciences, Turin and Endocrinology - Department of Translational Medicine, Novara). For each patient, demographic, biochemical and histopathological features of DTC were evaluated. Data about radioiodine (RAI) treatment were recorded and rate of tumour recurrence at 1 and 3 years from diagnosis was assessed. Multivariate logistic regression models were used to identify risk factors recurrence. Results: Most of patients were females (M/F:1/3) with a mean age at diagnosis of 48.4 ± 14.9 years. Overall, 92 patients (76.0%) underwent RAI treatment. This subgroup had a higher prevalence of extrathyroidal extension (53.3% vs 31.0%, p=0.03), clinical lymph node metastasis at diagnosis (74.4% vs 45.0%, p=0.01), a higher number (5.5 ± 4.5 vs 1.8 ± 0.7, p=0.02) and dimensions (12.2 ± 8.4 vs 0.6 ± 0.7, p=0.01) of metastatic lymph nodes than patients who did not undergo RAI. These patients underwent more often to a therapeutic dissection of the central compartment of the neck (28.3% vs 10.3%, p=0.04) and of the lateral one (29.3% vs 6.9%, p=0.01); furthermore, they more frequently showed a malignant cytological pattern (45,7% vs 17,2%, p=0,004). Tumour relapse was observed in 18.1% and 20.8% of cases at 1 and 3 years from diagnosis, respectively. Multivariate logistic regression analysis did not show any significant association between the presence of tumour relapse and DTC histopathological phenotype. A higher stimulated Tg levels in patients undergoing RAI (OR=1.015, IC 95% 1.001-1.029, p=0.042) and an early onset of the neoplasia (OR=0.929, IC 95% 0.868-0.994, p=0.032) emerged as the only independent risk factors for 1 year-tumour relapse. Instead, the 3-year-tumour relapse was independently predicted only by the presence of 1 year-tumour relapse (OR=15.414, IC 95% 1.120-212.101, p=0.041). Discussion: In our study, a malignant cytology, the presence of extrathyroidal extension and clinical lymph node metastasis represent the main indicators for referring patients to RAI. Stimulated Tg levels in patients undergoing RAI, and the age at diagnosis are the only factors that independently influence the risk of recurrences in patients with intermediate-risk DTC after one year, and the recurrence after one year is the only risk factor for the relapse of the disease after 3 years. We could therefore assume that patients with tumors classified as intermediate risk after initial treatment and which relapse one year after treatment need a personalized and prolonged follow-up beyond 5 years.
GROTTOLI, SILVIA
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