In the grapevine industry, there is a need to work out strategies aiming to increase profitability and environmental sustainability of the production system, by moving from the traditional agriculture where the growing techniques are uniformly applied on the farm surface, to a site-specific management of the vineyard (precision viticulture). This type of system is based on targeted applications of the productive inputs and on the use of advanced technology to monitor the spatial and temporal variability and to differentiate the inputs according to the needs of farm micro-zones. The purpose of this approach is providing the different vineyard zones with the inputs that they really need, eliminating surplus and/or deficiencies that may reduce either the efficiency of the growing system or the wine quality. The study was carried out, in the year 2014, at TorreSanta farm, located in the countryside of Corato (Bari province, Southern Italy), in two vineyards where two of the major local grapevine varieties are grown: Moscato Bianco and Nero di Troia. The vineyards have plant density of 4,000 plants per hectare, vine distances of 2.50 x 1.00 m, and are equipped with drip irrigation (the water supplies are regulated basing on the seasonal weather). By means of a specific aerial aircraft-mounted sensors, the Normalized Difference Vegetation Index (NDVI) was calculated. After data interpretation and representation as spatially-referenced vigor maps of the two vineyards, three zones having ¿intermediate¿ ¿high¿ and ¿low¿ vigor were individuated. Vineyard fertilization and vine leaf removal were applied using variable-rate application equipment and machinery and a tractor equipped with GPS. The farm main purpose was to reduce he variability among vineyard zones having different vigor. In the Moscato Bianco and Nero di Troia vineyards, the two extreme classes of vigor were considered as ¿theses¿, and three parcels were sampled in order to evaluate the vine vegetative and reproductive behaviors. On the canopies, microclimatic and ecophysiological parameters were assessed; on the grapes, technological and phenol parameters were measured. With reference to the single year in which the observations took place, Moscato Bianco showed the most relevant differences between the theses as concerns: Red:Far red ratio of the light filtering into the foliage, the vine water status in the hottest summer period, the values of berry technological parameters during ripening, and the berry phenol traits at harvest. Nero di Troia showed the most relevant differences between theses as concerns: the canopy Red:Far Red ratio, the temperature of sun-exposed and shaded leaves, some of the berry technological parameters measured during ripening, and some of the berry phenol traits measured at harvest.
Nel settore vitivinicolo si avverte la necessità di mettere a punto strategie atte a rendere più redditizio ed ecocompatibile il sistema produttivo, passando da interventi colturali erogati uniformemente sull'intera superficie aziendale, a un'agricoltura praticata su base sito-specifica. Vengono quindi realizzate applicazioni mirate dei singoli interventi di gestione vigneto (precision viticulture) con tecnologie avanzate che monitorano la variabilità spaziale e temporale e differenziano l'intensità degli interventi tecnici secondo le esigenze delle micro-zone che compongono il vigneto. Lo scopo di quest'approccio è fornire alle diverse zone i mezzi tecnici di cui hanno realmente bisogno per conseguire i migliori risultati, eliminando gli sprechi e/o le carenze che riducono l'efficienza del sistema viticolo e la qualità delle produzioni enologiche. Lo studio è stato condotto, nel 2014, presso l'Azienda TorreSanta, sita in agro di Corato (BA), in due vigneti destinati alla coltivazione di importanti vitigni autoctoni: Moscato Bianco e Nero di Troia. I vigneti sono allevati a controspalliera, hanno densità d'impianto di 4000 ceppi per ettaro, distanze di piantagione di 2,50 x 1,00 m e sono provvisti di sistema di irrigazione con metodo d'erogazione a goccia (gli interventi irrigui vengono calibrati in funzione dell'evoluzione climatica dell'annata). E' stato affidato ad una ditta specialistica il telerilevamento aereo della riflettanza multispettrale della vegetazione, mediante specifici sensori, il calcolo dell'indice NDVI (Normalized Difference Vegetation Index), l'interpretazione e rappresentazione dei dati in mappe di vigore georeferenziate, In ciascun vigneto sono state identificate tre zone rispettivamente a vigore ¿medio¿, ¿alto¿ e ¿basso¿. L'azienda ha applicato due tecniche colturali con macchine operatrici a rateo variabile, collegate a trattrice munita di antenna GPS: concimazione con spandiconcime di precisione, diradamento fogliare con sfogliatrice a rulli. L'obiettivo perseguito dall'azienda è stato rendere più omogenee le zone del vigneto. Nelle zone delle due classi estreme di vigore (vigore alto, vigore basso) del vigneto di Moscato Bianco e del vigneto di Nero di Troia, considerate come tesi, sono state delimitate tre parcelle su cui effettuare i rilievi per la valutazione dei comportamenti vegetativi e produttivi, scopo del presente studio. Sono stati rilevati parametri microclimatici ed ecofisiologici sulle viti e parametri tecnologici e fenolici sull'uva. Limitatamente alla singola annata in cui hanno avuto luogo le osservazioni, nel vitigno Moscato Bianco le differenze più salienti tra le due tesi estreme sono state riscontrate in relazione all'indice del rapporto Red:Far red della luce filtrante nella chioma, allo stato idrico delle viti nel periodo estivo più caldo, ai valori dei parametri tecnologici della bacca durante la maturazione e dei parametri fenolici alla vendemmia. In Nero di Troia, le variazioni più salienti tra le tesi sono state riscontrate in relazione all'indice Red:Far red, alla temperatura delle foglie al sole e all'ombra, ad alcuni dei parametri tecnologici della bacca durante la maturazione e ad alcuni parametri tecnologici alla vendemmia.
APPLICAZIONI DI TECNICHE DI AGRICOLTURA DI PRECISIONE IN VIGNETI AD UVA DA VINO PUGLIESI
PAOLICELLI, MICHELE
2014/2015
Abstract
Nel settore vitivinicolo si avverte la necessità di mettere a punto strategie atte a rendere più redditizio ed ecocompatibile il sistema produttivo, passando da interventi colturali erogati uniformemente sull'intera superficie aziendale, a un'agricoltura praticata su base sito-specifica. Vengono quindi realizzate applicazioni mirate dei singoli interventi di gestione vigneto (precision viticulture) con tecnologie avanzate che monitorano la variabilità spaziale e temporale e differenziano l'intensità degli interventi tecnici secondo le esigenze delle micro-zone che compongono il vigneto. Lo scopo di quest'approccio è fornire alle diverse zone i mezzi tecnici di cui hanno realmente bisogno per conseguire i migliori risultati, eliminando gli sprechi e/o le carenze che riducono l'efficienza del sistema viticolo e la qualità delle produzioni enologiche. Lo studio è stato condotto, nel 2014, presso l'Azienda TorreSanta, sita in agro di Corato (BA), in due vigneti destinati alla coltivazione di importanti vitigni autoctoni: Moscato Bianco e Nero di Troia. I vigneti sono allevati a controspalliera, hanno densità d'impianto di 4000 ceppi per ettaro, distanze di piantagione di 2,50 x 1,00 m e sono provvisti di sistema di irrigazione con metodo d'erogazione a goccia (gli interventi irrigui vengono calibrati in funzione dell'evoluzione climatica dell'annata). E' stato affidato ad una ditta specialistica il telerilevamento aereo della riflettanza multispettrale della vegetazione, mediante specifici sensori, il calcolo dell'indice NDVI (Normalized Difference Vegetation Index), l'interpretazione e rappresentazione dei dati in mappe di vigore georeferenziate, In ciascun vigneto sono state identificate tre zone rispettivamente a vigore ¿medio¿, ¿alto¿ e ¿basso¿. L'azienda ha applicato due tecniche colturali con macchine operatrici a rateo variabile, collegate a trattrice munita di antenna GPS: concimazione con spandiconcime di precisione, diradamento fogliare con sfogliatrice a rulli. L'obiettivo perseguito dall'azienda è stato rendere più omogenee le zone del vigneto. Nelle zone delle due classi estreme di vigore (vigore alto, vigore basso) del vigneto di Moscato Bianco e del vigneto di Nero di Troia, considerate come tesi, sono state delimitate tre parcelle su cui effettuare i rilievi per la valutazione dei comportamenti vegetativi e produttivi, scopo del presente studio. Sono stati rilevati parametri microclimatici ed ecofisiologici sulle viti e parametri tecnologici e fenolici sull'uva. Limitatamente alla singola annata in cui hanno avuto luogo le osservazioni, nel vitigno Moscato Bianco le differenze più salienti tra le due tesi estreme sono state riscontrate in relazione all'indice del rapporto Red:Far red della luce filtrante nella chioma, allo stato idrico delle viti nel periodo estivo più caldo, ai valori dei parametri tecnologici della bacca durante la maturazione e dei parametri fenolici alla vendemmia. In Nero di Troia, le variazioni più salienti tra le tesi sono state riscontrate in relazione all'indice Red:Far red, alla temperatura delle foglie al sole e all'ombra, ad alcuni dei parametri tecnologici della bacca durante la maturazione e ad alcuni parametri tecnologici alla vendemmia.File | Dimensione | Formato | |
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