Nel seguente elaborato si considererà la questione dell'attrazione per le fotografie con due approcci differenti. Nella prima parte, dopo aver introdotto brevemente le principali teorie della percezione, verranno analizzati alcuni studi sulle differenze sociali nella percezione delle immagini (Deregowski, 1972, Hudson 1960, Masuda et al., 2008, Levy et al., 1981, Hoffer & Osmond ,1967, Rhee et al. 1965, ), che hanno dimostrato quanto la percezione, e quindi il giudizio di un'immagine, non siano processi univoci: al variare della società e della persona varia lo stile percettivo. Nella seconda parte dell'elaborato, invece, si parlerà di una recente area di studio delle neuroscienze, la neuroestetica. Si farà riferimento principalmente al pensiero di Ramachandran (2011), il quale ha individuato nove leggi fondamentali della neuroestetica, con il proposito di spiegare quali sono gli stimoli visivi che più ci attraggono, e perché questo avvenga. Infine verranno presentati due studi (Tinio, 2011, Jansson-Boyd, 2011) che confermano empiricamente alcune delle affermazioni di Ramachandran (2011) rispetto alle leggi della neuroestetica.

In the following text we will consider the problem of ¿Why are we interested in photographs¿, using two differents approaches. In the first part, after introducing the main theories of perception, we will analyze some studies about social differences in the perception of imagines (Deregowski, 1972, Hudson 1960, Masuda et al., 2008, Levy et al., 1981, Hoffer & Osmond ,1967, Rhee et al. 1965, ), that demonstrated perception, and judgment of images are not unambiguous processes: perception's style changes in different society and persons. In the second part of the text we will speak about a rising branch of neuroscience, the neuroaesthetic. We will mainly consider the thought of Ramachandran (2011), who identified nine laws of neuroaesthetic, trying to explain which are the visual stimuli we are caught more by, and why does it happens. At the end we will show two studies studies (Tinio, 2011, Jansson-Boyd, 2011) that empirically confirm some Ramachandran's (2011) statements about neuroaesthetic's laws.

Psicologia e fotografia: dalle differenze sociali e individuali nella percezione delle immagini, alle leggi della neuroestetica.

ZAMARA, LUDOVICO
2012/2013

Abstract

In the following text we will consider the problem of ¿Why are we interested in photographs¿, using two differents approaches. In the first part, after introducing the main theories of perception, we will analyze some studies about social differences in the perception of imagines (Deregowski, 1972, Hudson 1960, Masuda et al., 2008, Levy et al., 1981, Hoffer & Osmond ,1967, Rhee et al. 1965, ), that demonstrated perception, and judgment of images are not unambiguous processes: perception's style changes in different society and persons. In the second part of the text we will speak about a rising branch of neuroscience, the neuroaesthetic. We will mainly consider the thought of Ramachandran (2011), who identified nine laws of neuroaesthetic, trying to explain which are the visual stimuli we are caught more by, and why does it happens. At the end we will show two studies studies (Tinio, 2011, Jansson-Boyd, 2011) that empirically confirm some Ramachandran's (2011) statements about neuroaesthetic's laws.
ITA
Nel seguente elaborato si considererà la questione dell'attrazione per le fotografie con due approcci differenti. Nella prima parte, dopo aver introdotto brevemente le principali teorie della percezione, verranno analizzati alcuni studi sulle differenze sociali nella percezione delle immagini (Deregowski, 1972, Hudson 1960, Masuda et al., 2008, Levy et al., 1981, Hoffer & Osmond ,1967, Rhee et al. 1965, ), che hanno dimostrato quanto la percezione, e quindi il giudizio di un'immagine, non siano processi univoci: al variare della società e della persona varia lo stile percettivo. Nella seconda parte dell'elaborato, invece, si parlerà di una recente area di studio delle neuroscienze, la neuroestetica. Si farà riferimento principalmente al pensiero di Ramachandran (2011), il quale ha individuato nove leggi fondamentali della neuroestetica, con il proposito di spiegare quali sono gli stimoli visivi che più ci attraggono, e perché questo avvenga. Infine verranno presentati due studi (Tinio, 2011, Jansson-Boyd, 2011) che confermano empiricamente alcune delle affermazioni di Ramachandran (2011) rispetto alle leggi della neuroestetica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/134933